Osteria del Sagrantino — Restaurant in Olgiate Olona

Osteria di 5.6 tavoli all interno. Menu impone 3o4 portate per antipasto primo e secondo. Abbiamo preso un antipasto tagliere dove c'erano quattro o cinque fettine trasparenti di prosciutto e coppa e salame ,sottaceti e sott'oli 3 primi 2 risotti ortica e tagliatelle al ragù di cinghiale e 4 dolci.. due bottiglie d'acqua gassata e naturale e due bottiglie piccole. Costo 120euro.. il risotto 18 euro due cucchiai di riso cioe mezzo piatto , non sapeva di niente. Le tagliatelle.. peggio.. sugo scongelato e riscaldato . Eccessivi per 18 euro al piatto.. Ora .. posso capire che dobbiamo lavorare per guadagnare .. ma cosi proprio no.. questo vuol dire rubare e approfittare del turista. Non consiglio proprio !!! e non venite a giustificare con le solite battute di propaganda.. perchè pensare sempre che il turista sia incapace di valutare è un grosso sbaglio. Rispondendo alla vostra banale risposta. diciamo che il tagliere non è stato diviso in 4 , ma , solo assaggiato o finito dove la bimba , non piaceva. Ripeto; come si poteva dividere in 4 persone un tagliere del genere, quando due persone non mangiano carne , con 6 fette trasparenti di salumi. Credo , visto l'esperienza di poter affermare che , arrampicarsi su gli specchi non si arriva a niente e tanto meno vendere...

Ho apprezzato tantissimo l'antipasto servito sul tagliere. Aver saputo come sarebbe proseguita la cena, avrei preso un altro antipasto. Seduti al tavolo tra le 20:45 e le 21:00, dopo aver ordinato abbastanza in fretta, ci è stato servito l'antipasto più di un'ora dopo e i primi/secondi ben un'ora e passa dopo aver finito l'antipasto. Inutile dire che dopo quasi 3 ore eravamo stufi e abbiamo optato per un "veloce" caffè e siamo andati a casa . La sorpresa è stata in cassa: tagliere di antipasto diviso in 4, due primi e due secondi, bottiglia di vino normalissima (non ricordo nemmeno cosa fosse, una di quelle da 15€ che sta all'inizio della carta dei vini e che solitamente si trova a pochi euro al supermercato - forse la cantina era Il Pozzo) 80€ a coppia. E il bello è che l'unico mezzo di pagamento accettato sono stati i contanti, ovviamente lo scontrino fiscale è stato un miraggio. Mai più, dato che i risotti alle fragole avevano un unico sapore: il sale. La carne senza lode e senza infamia. Mi spiace perché se mi fossi fermato all'antipasto avrei dato anche una stella in più. Ah, dimenticavo: una Menabrea...

Su suggerimento di un amico abbiamo deciso di fare la cena aziendale in questa osteria e non potevamo fare scelta migliore. Location tranquilla, ben curata, con ampie vetrate che danno sul cortile fruibile nella bella stagione. Personale gentile e preparato, che entra bene in sintonia con i clienti per soddisfare al meglio le loro richieste. I piatti sono quelli della tradizione lombarda, con materie prime di qualità. Le carni provengono da un allevamento della zona. Lo stufato d'asino e il risotto con l'ossobuco li abbiamo trovati eccellenti. Anche i dolci sono ottimi e vengono impiattati con grande cura per deliziare anche gli occhi oltre che il palato. Stefano (il proprietario nonché lo chef) si assicura che tutto sia di nostro gradimento con una breve e discreta visita ai tavoli dei commensali, con estrema cordialità e disponibilità. Per i piatti da noi consumati possiamo dire che i prezzi sono adeguati. Ci ritorneremo volentieri anche con le nostre rispettive famiglie. Consigliamo. CLASA...