Tavolo da sei, locale vuoto dentro, due tavoli fuori. Arriviamo alle 21:30 circa. Il cameriere prende l’ordinazione qualche minuto dopo, ci porta l’acqua e aspettiamo. Dopo la prima mezz’ora d’attesa per le pizze abbiamo pensato di chiamare chi l’ha visto. La polizia ha risposto che prima delle 24 ore non si può denunciare una scomparsa, quindi, abbiamo deciso di aspettare. La prima pizza, la prima pizza incriminata, oserei dire, è arrivata alle 22:40, la seconda e la terza arrivano qualche minuto dopo, sembra tutto normale. Sembra. La terza pizza è stata uno scambio di persona: non era lei, il segno particolare mancante era la salsiccia fresca, scambiata per la secca. La quinta pizza arriva 10 minuti dopo: era margherita, come si può sbagliare una margherita… la sesta… Ancora ho gli incubi… la sesta pizza… La mia amata, che aspettavo da ormai un’ora e un quarto… era cruda anche lei… Parliamo delle pizze crude, perché sento che il delitto vada approfondito… La scelta della cottura non ha soddisfatto me e il mio amico, ma è stata, diciamo, in tono col locale. Il teatro, oserei dire ispirato dal teatro classico, l’anfiteatro. La platea a metà. Così è stata la cottura: a metà. Mezza cotta mezza cruda. Questo tocco stilistico sottile non è passato inosservato ad un amante del teatro come me. Il problema è che al pizzaiolo non è piaciuto che glielo abbiamo fatto notare. Alla prima è uscito chiedendo in continuazione con tono drammatico: “che cosa intendi cruda? Che la vuoi cotta di più? Cioè me lo dovete dire. Cosa vuol dire cruda? Cioè, cosa vuoi che faccia?” Beh, amico, poche cose so, ma una è certa: la volevamo cotta. Tutta. Lo so che è strano ma… Andiamo avanti. La seconda pizza cruda è stata un’offesa all’animo dell’uomo. Disse che fu cotta. Ma non fosse. Non era. Cioè, avete capito. Praticamente ci affondavi la forchetta e affogava nel succhetto del würstel crudo e l’olezzo della salsa, poi se tiravi la pasta si allungava di più di Beautiful. Ma per lui, era perfetta così, e lo rispetto. La perfezione, come la bellezza, è oggettiva. In quest’ora di attesa abbiamo approfondito tanti temi della vita, la guerra, la solitudine, la fame… E ci ha resi più forti. Ora ci vogliamo più bene di prima. La mia psicologa dopo che le ho raccontato questo evento drammatico ha spiegato il fenomeno con il trauma bonding.
So che a questo commento seguirà un commento sprezzante da parte del proprietario. Signore, signora, vossignoria. Mi lasci dire solo che io non me ne intenderò di pizze, ancor meno di gestione di un locale. Ma per ora, come ho potuto notare, a numero di clienti siamo uguali. Penso che con una così poca affluenza gli errori risaltino ancora di più, e mi creda, purtroppo non me ne frega di quello che ha da dire, perché il victim blaming non si fa e secondo la cancel culture lei verrà denunciato alle autorità dell’internette.
Vabbè tutto ciò per dire, le pizze facevano schifo e abbiamo aspettato 1:15 ore. Non ce ne siamo andati solo perché gli altri locali erano chiusi. Il messaggio è lungo ma meno...
Read more23 agosto, siamo ad Ozieri. Sono le h 20 e quindi optiamo x una pizza. Siamo in due, io e mia nipotina di 10 anni e la scelta cade sulla pizzeria Al Teatro. Il locale è ancora vuoto, il posto è carino con una fila di tavoli e sedie in legno che si affacciano sul paese, di lato ed attaccati al muro alcuni tavoli e sedie di plastica dove la cameriera che ci accoglie ci fa accomodare. Essendo al momento gli unici clienti chiedo cortesemente se possiamo spostarci in un tavolo più carino ed arieggiato: no è tutto prenotato. Nel frattempo arrivano altri clienti che vengono fatti accomodare anche loro ai tavolini in plastica: tanto spazio disponibile, ma i tavoli assegnati troppo vicini ma siamo all aperto. Le pizze sono normalmente buone.alee h 21 abbiamo finito e noto che i tavoli in legno tutti prenotati sono ancora liberi. Pazienza. Alla cassa devo attendere che il proprietario, presumo, finisca una...
Read moreUn posto con un potenziale enorme, gestito malissimo. Vedere uno schermo TV sopra il palco di un teatro è veramente uno scempio, ma che attrattiva storica è?! Avevamo prenotato un tavolo per 2 per godere dell'affaccio caratteristico sulla piazza, un'altra coppia era già seduta nella parte panoramica: a noi hanno dato il peggior tavolo disponibile, davanti alla porta di passaggio per clienti e personale. Abbiamo chiesto di essere spostati (non c'era nessun altro ed erano già le 21) - la risposta è stata "nel caso arrivassero gruppi grandi non sappiamo dove metterli". Ce ne siamo andati. NB. Venuti apposta da fuori per cenare lì (cosa detta al telefono, al momento di prenotare), attirati dall'estetica e dalle recensioni sul cibo... Mai più. Consigliato un corso per...
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