Settimana del brodetto a Porto Recanati... Telefono nel primo pomeriggio al ristorante Bagni Fiore per prenotare per venerdì sera un brodetto (per me) precisando che la mia accompagnatrice sceglierà alla carta. Chi risponde inizia a fare difficoltà perché, dice, il brodetto va fatto per minimo due persone. Gli contesto che nella settimana del brodetto ci saranno altre persone che prenderanno questo piatto, basterà inserirmi nel gruppo... Si convince, sia pure a fatica. Ore 20,30, ci presentiamo in due. La cameriera registra che siamo quelli del brodetto per uno e ci accompagna al tavolo. La mia accompagnatrice sceglie un antipasto caldo. Dopo venti minuti di attesa si presenta un cameriere con questo antipasto caldo. E, poggiando i piatti sul tavolo, mi dice che lo chef non può fare il brodetto per me. Penso che scherzi, rimango un po' così col sorriso ebete, ma dopo una decina di secondi capisco che non sta affatto scherzando. Con molta calma gli comunico che allora ce ne andremo, arrivederci e grazie: eravamo venuti solo per il brodetto appunto. Lui rimane spiazzato e mi dice che andrà subito a insistere con lo chef perché trovi una porzione (penso io) anche per me. L'antipasto caldo risulta intanto assolutamente insapore (vongole e cozze piccole e inutili, gamberi dove il piccante copre qualsiasi sapore di mare, cocciolette surgelate perché i molluschi sono duri e fuori dal guscio per metà; il sugo non è altro che un po' di passata di pomodoro di bassa qualità, senza alcun rispetto per la ricetta originaria portorecanatese che prevede largo uso di spezie, primo fra tutti il rosmarino. Torniamo a questo di brodetto... Il cameriere da lontano mi ha comunicato a gesti che ci sarà una porzione anche per me. Aspetto ancora una ventina abbondante di minuti, l'antipasto è ancora in parte nei piatti. La mia accompagnatrice non vuole nient'altro, è stomacata. Finalmente arriva un piattone fumante, contenente un mare di sugo acquoso (perfino peggiore di quello delle cocciolette) dove galleggiano sei pesci non meglio identificati, tre sono probabilmente tracine; c'è anche una seppia intera ma senza tentacoli che sembra uno straccio viola lasciato per sbaglio nel piatto; ci sono anche dei piccolissimi pezzi di cartilagine di razza, senza polpa, una vongola chiusa. E stop. Nessuna traccia di gallinella, triglia, coda di rospo, sogliola, pesce san pietro, scorfano, che costituiscono le basi del brodetto. Nemmeno mezza cicala di mare... Capisco di brodetto perché ne ho assaggiati tanti in questi cinquant'anni. Questi sono pesci di paranza presi dal surgelatore e gettati nel sugo, uno ha ancora tracce di sangue sulla lisca per scarsa cottura, la carne è stopposa, immangiabile. La mia accompagnatrice ha nel frattempo fatto notare alla cameriera che manca del tutto il pane bruscato che è l'altra caratteristica tipica del brodetto. Un po' seccata, lei si ripresenterà dieci minuti dopo con qualche mollicosa fettina bruciacchiata ai lati, che non ha niente a che vedere con l'originale. Il risultato finale come si sarà capito è una delusione vera. Il pesce rimarrà lì, compresa la seppia senza tentacoli, il sugo pure, ammesso che si possa definire tale. Cinquanta euro di conto e via di corsa. A occhio questo brodetto è costato trenta euro, visto che abbiamo preso da bere solo due birre piccole da 0,2. Deduco facilmente da tutto il contesto che il brodetto non era proprio stato fatto (deve sobollire per ore in grossi pentoloni), è un piatto pronto che deve solo essere riscaldato al momento se serve e guarnito col pane abbrustolito. Ma chiedo comunque al proprietario, allo chef e soprattutto agli organizzatori di questa Settimana del brodetto che dovrebbe rendere lustro a una cittadina da noi tanto amata, che figura barbina può essere mai questa? Se per caso avessi portato con me un amico, un turista, uno straniero... Ma che sistema è? Il brodetto era il piatto povero dei pescatori. E qui il pesce non manca di certo. Quella seppia a forma di straccio viola la porterò negli occhi...
Read moreDire VERGOGNOSO è fare un complimento. Abbiamo prenotato un tavolo per 11 persone per pranzo. Sin da subito abbiamo dovuto attendere mezz’ora per poter ordinare ( erano già le 14 del pomeriggio e la maggior parte dei tavoli era già in servizio da almeno 1 ora). Appena entrate ci hanno chiesto se gradissimo dell’acqua, inutile dire che anche quella ci è arrivata mezz’ora dopo, avendo sollecitato 2/3 volte. Visto l’andazzo abbiamo optato per 2 primi diversi (5+5 porzioni) e a seguire 5 porzioni di frittura, evitando troppe ordinazioni. Nonostante questo abbiamo dovuto aspettare 1 ora e mezzo con tanto di prese in giro da parte dei camerieri che ogni mezz'ora passavano e dicevano: “Tra poco arriva eh”. La prima fiamminga di primo è arrivata alle 15 e 30…. E indovina indovinello il sugo era sbagliato. A questo punto io mi rivolgo al cameriere chiedendo se gli altri primi sarebbero arrivati dopo un’ora oppure un pó più velocemente…. La sua risposta stizzita è stata : “se non hai pazienza a ferragosto, non uscire di casa”. ……… PREGO???? Inutile dire che questa risposta ha generato il caos con tanto di prepotenza e arroganza da parte del cameriere, come se avesse ragione, con tanto di “speriamo di non rivedervi più” AHHAHAHHAHAHHA E per non farci mancare nulla, hanno sbagliato anche il sugo del secondo primo, e come se non bastasse, le porzioni non erano minimamente per 10 persone. Quindi siamo morte di fame. A questo punto abbiamo deciso di annullare la frittura perché eravamo talmente piene da scoppiare……. NO scherzo perché erano le 16 e ci eravamo allegramente rotte le p””lle. Camerieri inesistenti, titolari che ballano con i calici di vino nella sala, disattenzione più totale. Mamma mia da brividi. Magari il prossimo anno fate il menù fisso che magari VE CONVIENE, per chi ce vole veni ovviamente perché per me se chiudete fate un favore al lungomare di porto...
Read moreLivello di organizzazione imbarazzante. Abbiamo cenato sabato scorso. Ci siamo seduti alle 20, quando ancora il ristorante era quasi vuoto, una volta ordinato (un totale di 3 piatti) il primo piatto è arrivato a distanza di almeno 15 minuti dal terzo così che è stato impossibile mangiare contemporaneamente (a meno che non si volesse mangiare i piatti freddi). La cosa però non stupisce visto che le pietanze venivano consegnate rigorosamente una per volta (i camerieri si muovevano molto, ma con pochi risultati e spesso sembrava non sapessero cosa fare). Sicuramente il problema però non è legato ai camerieri in sé, ma piuttosto all'organizzazione generale che impedisce un lavoro fluido con un minor dispendio di energie da parte di tutti. Inoltre ci è arrivato prima il pane dell'acqua. Io ho ordinato la frittura, che mi è arrivata con una fettina di limone piccolissima; quando ho chiesto altro limone ho dovuto chiederlo più volte e anche dopo che mi sono alzata per andarlo a prendere io stessa ho dovuto aspettare altri 10 minuti prima che mi arrivasse rendendo impossibile mangiare la frittura calda e croccante. Quando i camerieri uscivano a dare le portate ai tavoli gli veniva indicato l'area in cui dovevamo andare e poi dovevano fare la caccia al tesoro per capire dove fosse il numero del tavolo a cui dovevano consegnare i piatti (si guardavano intorno finché non arrivavano al tavolo giusto perché i numeri erano messi a caso). Una volta arrivati i nostri piatti nessuno più si è curato di noi, nonostante i camerieri ci passassero continuamente intorno e ci guardassero spessissimo proprio a causa della caccia ai tavoli. Peccato perché la location merita veramente, ma considerato il servizio sicuramente non torneremo. Inoltre abbiamo riscontrato questi problemi anche sugli...
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