La location è ottima, appena sopra il corso, e l’aspetto esterno grida “entra, qui si mangia bene”, ma a volte l’aspetto può ingannare. Io e i miei amici ci siamo accomodati in un tavolo all’aperto. È difficile riprodurre l’aspetto del locale interno (che adoro), ma devo dire che anche fuori, le vibes della pizzeria sono rimaste invariate, nonostante l’organizzazione dei tavoli che dava molto l’aspetto da ristorante a mare ma con una strada accanto. Immediatamente abbiamo ordinato dell’acqua ma solo dopo aver chiesto due volte e aspettato una ventina di minuti questa è finalmente arrivata: sarà stata la confusione della serata, o la semplice distrazione del personale, ma una delle prime cose che vengono portate a tavola, a volte anche senza bisogno di chiedere, mancava. Abbiamo riscontrato anche qualche difficoltà nel chiamare il personale: il nostro come tutti gli altri i tavoli all’aperto erano completamente separati dal ristorante in sé, e spesso non c’era nessun cameriere nelle vicinanze. Inoltre, per pagare siamo stati costretti a rientrare nel locale perché impossibile utilizzare il bancomat all’esterno. Le pizze sono arrivate dopo 1 ora esatta, ma, cosa alquanto paradossale, erano fredde, e decisamente pronte già da un po’. La pizza, non era niente di che. L’impasto era discreto e purtroppo non valorizzava gli ingredienti, di assoluta qualità. La varietà di gusti e piatti è la cosa che mi è piaciuta di più: tra pizze classiche e gourmet, il menù di Pasqualino è veramente il rifugio dei golosi: temo però che nel sperimentare nuovi combinazioni e ricette, ci si sia dimenticati delle caratteristiche fondamentali della pizza margherita e le altre “tradizionali”, come la capricciosa e molte ancora. Giunti al conto abbiamo riscontrato varie difficoltà: il nostro conto e quello di un altro tavolo erano stati scambiati, e a noi sarebbe toccato pagare circa il triplo: fortuna che abbiamo ricapitolato i nostri ordini e che lo staff accorto ha riscontrato il malinteso. Dovendo aspettare per svariato tempo all’interno del locale ho avuto modo di notare il caldo soffocante e i piccoli spazi per muoversi tra i tavoli e i banconi. L’atmosfera è sempre l’elemento caratterizzante del ristorante ma ogni minuto che passava, aumentava sempre di più il fastidio di trovarmi compressa e rinchiusa tra...
Read moreEsperienza pessima da tutti i punti di vista: comfort, accoglienza e cibo. Locale poco inclusivo che discrimina le persone con intolleranze e le donne in gravidanza. La prima cosa che si percepisce appena si entra nel locale è la temperatura elevata. Nonostante ci fossero i condizionatori accesi, l’aria all’interno era soffocante e a fine serata molti di noi avevano le magliette inzuppate di sudore (sono esplicita per far capire la situazione di disagio vissuta). Comfort pari a zero. La serata prevedeva un giro pizza pubblicizzato con lo slogan “tutta la pizza che riesci a mangiare”. Peccato che le prime 6 pizze (e anche ultime) portate per 12 persone erano: 2 con l’uovo sparso su tutta la superficie della pizza, 2 con pulled pork e 2 personalizzate per la donna incinta e per la persona intollerante al lattosio. Essendo sapori troppo forti, le pizze sono rimaste nel piatto e tutti aspettavamo il secondo giro pizza, mai arrivato. Pertanto, abbiamo chiesto gentilmente al personale del locale se fosse possibile avere altri gusti in quanto nessuno riusciva a mangiare quelle pizze. Ci è stato detto che “la politica del locale prevede di non poter portare altre pizze se prima non vengono consumate quelle del primo giro e che avevano già fatto un’eccezione a portare le due pizze per le persona intollerante al lattosio e la donna incinta”. Inclusività pari a zero. Discriminazione pari a infinito. A quel punto ci siamo alzati per andare via e abbiamo pagato 23€ a persona. Aggiungo che quei 5 minuti che siamo rimasti davanti alla cassa per pagare, ci hanno fatto spostare infinite volte perché gli bloccavamo il passaggio In conclusione: TRATTAMENTO, ACCOGLIENZA, CONFORT E CIBO PESSIMI. Non ci andate perché ve ne pentirete!!! Pagherete soltanto per farvi una sauna e per sperimentare il digiuno. Zero stelle...
Read moreAbbiamo organizzato una rimpatriata tra ex colleghi di università e, per l'occasione, abbiamo scelto di fare un giro pizza, sperando di trascorrere una bella serata insieme. Eravamo in 12, tra cui una persona intollerante al lattosio e una donna incinta. All'inizio, tutto sembrava andare bene, ma quando sono iniziate ad arrivare le pizze, sono sorti i problemi. Ci hanno portato solo 6 pizze, di cui 4 dai gusti a dir poco discutibili. Nonostante ciò, abbiamo cercato di consumare il consumabile e abbiamo atteso il secondo giro di pizze, che però non è mai arrivato.
Quando abbiamo chiesto spiegazioni, ci è stato detto che dovevamo prima consumare tutte le pizze presenti sul tavolo, tra cui una con l'uovo e una con il kebab, decisamente poco adatte ai gusti della maggior parte delle persone. Abbiamo quindi chiesto se fosse possibile avere qualche pizza con gusti più tradizionali, ma ci è stato negato, dicendoci che era una questione di "politica" del locale.
Come se non bastasse, ci è stato anche detto che avevano già fatto un'eccezione per la donna incinta e per l'intollerante al lattosio, come se non avessero diritto a mangiare una pizza adatta a loro, nonostante avessero pagato come tutti gli altri. Far passare un diritto come un'eccezione è davvero assurdo.
Alla fine, ci siamo alzati e ce ne siamo andati, tra imbarazzo e shock generale. Se ci avessero avvertito che avrebbero portato pizze così poco appetibili solo per bloccare il giro pizza, avremmo semplicemente ordinato delle pizze normali. In conclusione, abbiamo speso 24 euro a testa per mangiare praticamente nulla. Un'esperienza...
Read more