Pranzo di Pasqua rovinato dalla cafonaggine e dalla mancanza di rispetto del titolare e di una cameriera. Innanzitutto, le pietanze proposte erano differenti dal menu concordato (vedi foto allegata). In particolare, è stato servito branzino al posto del più costoso rombo. La cameriera aveva persino il coraggio do sostenere che il branzino costasse al chilo più del rombo. Arrivati al momento del dolce, che doveva essere un semifreddo, la cameriera chiede se a tutto il tavolo andasse bene un sorbetto al limone. Alle rimostranze di una dei commensali, la cameriera risponde che avrebbe controllato quanti semifreddi erano rimasti e agli altri avrebbe servito sorbetto. Dopo una breve consultazione con qualcuno della cucina, esce servendo un solo semifreddo e dicendo che i sorbetti erano terminati. Paradossalmente, neanche l'opzione che stava usando per raggirarci (il sorbetto) era disponibile. Preciso che tutti gli altri tavoli della sala stavano mangiando il semifreddo a quattro ganasce, e che il titolare stava amabilmente conversando con uno di questi tavoli. La cameriera sosteneva che i tavoli serviti con il semifreddo fossero arrivati prima, quando ciò non corrisponde assolutamente a verità. Alla richiesta di chiarimenti, il titolare si presenta e reagisce in malo modo alla richiesta di uno sconto sul prezzo di €60, visto che mancava il dolce. Risponde che era da folli chiedere uno sconto su questo tipo di menù e minaccia di chiamare il questore perché stavamo disturbando gli altri tavoli. Veniva nel frattempo proposto come dolce di emergenza, fragole tagliate a metà senza alcun tipo di guarnizione. Prezzo finale 60 euro, ovviamente chiediamo di pagare con carta per assicurarci che almeno il soggetto in questione paghi quanto dovuto all'erario. Può accadere che una cucina dimentichi di preparare il dolce concordato per 15 commensali (anche se ciò ha dell'incredibile), ma pensare di poter raggirare i clienti con arroganza è inaccettabile. Da segnalare inoltre come la cameriera abbia preso le parti del gestore del ristorante e non del cliente leso, gettando ulteriore benzina sul fuoco andando a deriderci con il...
Read moreSiamo andati a cena ieri sera in questo ristorante situato in un bell’edificio del 500, e tutto sembrava andare per il meglio fino a che non sono arrivate le portate (1 ora di attesa ma eravamo stati avvertiti dal titolare che c’erano molti primi in uscita e ci sarebbe voluto un pó). Sono arrivati i primi (piatto forte della casa consigliato a gran voce dal titolare) e il guazzetto di pesce.. Subito dal primo assaggio ci siamo accorti che mancava completamente sapiditá, era come se non avessero salato nulla, nè la pasta nè il sugo nè il sugo del guazzetto. Alla nostra richiesta di sale al cameriere, il titolare è venuto a constatare la problematica cercando di giustificare la cucina con un improbabile “ci piace usare poco il sale nel nostro ristorante” (per spiegare meglio le nostre abitudini alimentari diró solo che siamo umbri, abituati al pane sciapo pertanto. Sembrava proprio si fossero dimenticati di mettercelo)… Il mio guazzetto era privo di gusto, anche dopo aver aggiunto un pó di sale. Le grigliate sono state il secondo choc: i piatti sono arrivati presentando un pó d’acqua sul fondo che non lasciava presagire nulla di buono; gli spiedini (non so se seppia o totano) erano molli, mi sento di poter dire (senza certezza ovviamente) che erano stati lessati prima di essere messi sulla griglia, se ce li hanno messi; totalmente insapore e si scioglievano in bocca, texture inconsistente e un sapore che definirei incerto e non deciso come mi aspetto da un totano definito freschissimo. Insapore anche il resto del pesce che componeva la girgliata, sempre con questa “sensazione” (non voglio dire che ne sono certo ma di grigliate ne ho mangiate tante ) di lesso . Il proprietario ha capito il nostro sconforto e si è creata un pó di tensione data dall’imbarazzo dato che noi eravamo veramente scioccati dall’aver visto sprofondare nell’abisso le nostre aspettative culinarie. 190 euro per 5 persone con una passerina da 15 euro e niente caffè o dessert. Un pó caro per l’offerta ma se avessimo mangiato bene e non ci si fosse rovinata la serata ci poteva...
Read moreL' attenzione, manca l' attenzione. L' attenzione al luogo: una location molto suggestiva ( la vecchia osteria del porto d' Ascoli di epoca rinascimentale successivamente fu la caserma dei doganieri tra lo Stato Pontificia e il Regno) mal valorizzata, specialmente nella seconda sala, con un allestimento privo di gusto che non sfrutta minimamente la bellezza della struttura (acquario tipo Inca , trompe l' œil di paesaggio marino probabilmente ligure...). La tradizione marinaresca Sambenedettese presente solo nella prima sala che invece valorizza la struttura. L' attenzione al cliente: attesa molto lunga tra gli antipasti e i primi, ma si può perdonare, succede! Quello che poco si tollera è servire un vino bianco caldo. Il vino lo abbiamo scelto noi ma avremmo preferito che ci venisse detto che non era in fresco e ci saremmo volentieri affidati ad un suggerimento. Attenzione ai piatti: quasi tutti i piatti provati, ottimi. Ottimo equilibrio tra la tradizione e la rivisitazione in chiave moderna. Da non perdere le olive di pesce e le triglie marinate. Anche qui purtroppo il giudizio viene compromesso da un piatto non all' altezza (che sempre può succedere) sul quale il ristoratore ha fatto finta di nulla. Avevamo preso spaghetti al nero di seppia ( insapori, sciapi, colorati di nero ma che sapevano solo di pasta bollita) lasciati interamente nel piatto. Il piatto è stato sparecchiato e nessuno si è premurato di sapere come mai. Sarebbe un posto da 4 stelle o forse più se ci fosse maggiore attenzione. Qualcosa può sempre andare storto ma...
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