Ristorone — Restaurant in San Lazzaro di Savena

Mercoledì 23/8/2023 a pranzo, ho ordinato, un piatto di paccheri, al tonno, con olive taggiasche, una bottiglia di acqua minerale naturale, ma non era disponibile, quindi ho dovuto acquistare l' unica acqua disponibile, cioè acqua del rubinetto=(filtrata o microfiltrata fresca), appena finito di mangiare la pasta, sono andato un attimo alla toilette e al mio ritorno, con mia grande sorpresa, il mio tavolo era stato dato ad altre persone, mi avevano portato via la bottiglia dell' acqua che ne conteneva ancora la metà e il pane del coperto. Mi sono avvicinato ad una delle cameriere, forse la titolare del locale, (era la 1° volta che andavo in questo locale) e a bassa voce le ho detto che non si fa così con i clienti e che non avevo ancora finito di bere la mia acqua, né di mangiare, ero solo andato un attimo alla toilette. Lei ha chiesto alle altre 2 cameriere, chi avesse sparecchiato il mio tavolo, e gli ha detto che si aspetta che la persona al tavolo abbia pagato, poi si può liberare il tavolo, poi si è scusata del disagio arrecatomi, ma il suo atteggiamento, il tono della voce alto che hanno sentito tutti i presenti, perché il locale era strapieno, mi ha messo molto a disagio, infatti l' ho invitata a parlare con un tono più basso e suoi modi privi di rispetto per la dignità delle altre cameriere (perché le ha riprese davanti a tutti), non mi sono piaciuti per niente. La persona con cui parlavo ha detto che mi avrebbe preparato un altro tavolo, ma io non mi sono più sentito a mio agio, in quell' ambiente e in quella situazione, quindi non ho accettato la sua proposta. Allora mi voleva offrire il caffè, che io ho rifiutato, perché non lo bevo mai. Allora mi voleva offrire un limoncello, ma anche quello lo ho rifiutato, perché non bevo alcoli. Quando ho pagato il conto, il totale era di 19€. Così suddivisi:14€ i paccheri, 2,50€ il coperto e 2,50€ per la bottiglia da 75cl di acqua del rubinetto filtrata. Se posso permettermi, di darvi un consiglio, per un' altra volta, in cui dovesse succedervi un inconveniente di questo tipo=(per me, molto spiacevole), anziché offrire il caffè, o il limoncello o qualunque altra cosa, non fate pagare il coperto e l' acqua, che purtroppo non ho potuto consumare, perché li avete portati via dal mio tavolo prima che avessi finito di pranzare. Spero di essere stato preciso e rispettoso nel mio raccolto dell' accaduto. Nonostante, non abbia gradito, il vostro servizio alla mia persona, ho però apprezzato il lavoro del cuoco/a, perché i paccheri erano buoni, e anche l' accoglienza sorridente e gentile della cameriera più giovane. Se farete meglio in futuro, sarò lieto di fare una recensione migliore. Per il momento, la mia recensione, non vi dà la sufficienza. Grazie al cuoco/a e alla cameriera gentile e sorridente. Un sorriso può scaldare il cuore e mettere a proprio agio chi lo riceve, (è come dire mi fa piacere che tu sia qui adesso). Distinti...

Incuriositi dalle recensioni entusiastiche – molte decantavano la freschezza del pescato – ci siamo avventurati al Ristorone, persuasi di trovarci davanti a una piccola enclave gastronomica.

La posizione è comoda: a pochi metri dall’arteria principale, con parcheggio adiacente. All’ingresso, nonostante la prenotazione, ci è stato chiesto di attendere qualche minuto. Il nostro tavolo, però, era già pronto. Forse un rituale introduttivo, un assaggio dello stile di accoglienza della casa.

L’ambiente ha un’estetica da osteria senza fronzoli: arredamento spartano, illuminazione generosa, sedute che invogliano più a una sosta veloce che a una serata conviviale. Un classicismo rustico che potrebbe anche avere senso, se supportato da un servizio meno… vaporosamente distratto.

La cucina, purtroppo, non ha riscattato l’esperienza. La mia compagna, sedotta dalle lodi sul pesce, ha ordinato un antipasto misto. La composizione, benché visivamente generosa, era una sinfonia scomposta di elementi vegetali – cipolle sottaceto in gran spolvero – con 2 gamberoni relegati a comparse.

Per secondo, ci siamo affidati al consiglio del cameriere, che con tono ispirato ci ha proposto le capesante “attaccate al guscio”, quasi si trattasse di un evento raro. I piatti, arrivati con coreografica indifferenza, contenevano 5 capesante ciascuno, cotte con eccessivo zelo. La rosolatura ha annichilito la delicatezza del mollusco. Nessuna mantecatura, nessun passaggio fugace sotto il grill. Solo calore, fretta e poco amore.

Ma il momento surreale è giunto col servizio. Il nostro tavolo, vicinissimo a quello accanto, è stato oggetto di un curioso balletto: il cameriere ha prelevato due volte, senza chiedere, il sale e il pepe dal nostro tavolo per portarli ai vicini, parlando con loro come se noi non esistessimo. Ci siamo guardati perplessi, chiedendoci se fossimo diventati invisibili.

Il conto, neanche a dirlo, decisamente iodato. Le capesante hanno lasciato traccia più sullo scontrino che nel ricordo. Il personale, sempre affaccendato, orbitava attorno a noi come se fossimo da evitare.

Non torneremo. Il Ristorone, almeno per noi, resta...

We ended up getting diverted to Bologna while trying to make our way back to Venice, due to the Emilia-Romagna flooding, and stayed at the nearby NH Hotel down the road. We asked for local restaurant recommendations and were very pleased to have this restaurant recommended to us! The food was excellent, authentic Bolognese pasta, and the service and atmosphere were excellent as well. Motif also very pleasant & cozy, with hanging bulbs, local decorations and a little corner dedicated to a friend of the restaurant that rides in MotoGP. Glad...