Ristorante La baracca — Restaurant in Settimo Vittone

Tra le montagne, in una frazione di Settimo Vittone, vi è la trattoria "La Baracca", un edificio nello stile rurale e locale, di pietra, costeggiato da un ampio parcheggio. L'ambiente è intimo, accogliente, pulito, estremamente curato, con un grande camino che scalda l'intero salone in una giornata invernale. Ho avuto l'occasione di pranzare alla Baracca il giorno di Natale con la mia famiglia. Siamo stati accolti col sorriso e con garbo e ci è stato chiesto se preferissimo pranzare dal lato della finestra oppure no; una piccola gentilezza che ho apprezzato. L'acqua ed il vino sono arrivati subito così come un' entrè di salmone, polpo e patate. I vini sono stati eccezionali: di ottima qualità, abbinati perfettamente alle portate. Dalla portata successiva però, mi sarei aspettata qualcosa in più. Avevo concordato precedentemente con il ristorante alcuni cambiamenti sul menù originale, in quanto non mangio quasi alcun tipo di carne. Queste mie richieste non sono state esaudite. Anzi, la cucina si è completamente dimenticata del menù concordato, che prevedeva un flan di verdure, tortini salati, le castagne col burro e portate rigorosamente senza funghi. Dopo l'entrè, ci hanno servito un cestino di polenta con le lumache, lenticchie e cotechino, purè di zucca e patate ed un tortino a base di porcini. Ovviamente io ho mangiato solo un cucchiaio di lenticchie ed il purè. Il primo prevedeva una crepes di pesto trapanese (io odio il pecorino e non sono stata in grado di mangiarla) e degli agnolotti ai porcini (anche qui, ho saltato il primo). Come alternativa, ci hanno proposto una vellutata di porri, zucca e patate. Abbiamo accettato (erano 3 su 5 le persone ad aver scelto un menù senza carne) ed anziché una vellulata liquida, come io mi sarei aspettata, è arrivato un tortino. Non ho mai assaggiato un piatto così salato. Non ero nemmeno in grado di percepire il dolce sapore delle verdure. Inutile dire che non l'ho mangiato. Come alternativa ai secondi, ci è stata portata della polenta col burro. Non avendo mangiato nulla dei piatti precedenti ed avendo solo continuato a bere vino nel frattempo, ho deciso di dare alla polenta una possibilità ed in effetti, era molto buona, anche se, converrete con me, che la polenta è un piatto che stufa abbastanza e dopo non aver mangiato nulla, ero scocciata. Poi sono arrivati i dolci: un tris di dessert deliziosi: una torta di mele rovesciata, una panna cotta e bunet ed una meringata. I dolci sono stati sublimi. Dovendo quindi fare un'attenta analisi, direi che: la location ed il ristorante sono sicuramente piacevoli, gli ingredienti freschi e ricercati, il personale gentile e cortese, la cucina non mi è piaciuta perché non ha rispettato quanto concordato precedentemente al telefono e le alternative proposte non hanno soddisfatto le mie aspettative. Tengo a precisare che questa è la mia pura opinione personale. Ritengo che una persona che ami una cucina a base di carne, specie di montagna, una cucina in parte salata, molto condita e grassa, possa godere di un'ottima esperienza culinaria. Nel mio caso, per negligenza, gusto e sfortuna, non darei una seconda possibilità a...

Ci sono tornato ieri sera per festeggiare il compleanno della mia ragazza, e non posso che confermare la valutazione già precedentemente data. Abbiamo ordinato due porzioni di stracotto con porcini, polenta concia, vino della casa rosso, un dolce e caffè. Merita una nota il pane con le noci e l'uvetta, veramente buonissimo. Porzioni abbondanti, prezzi assolutamente nella media, nessuna sorpresa al momento del conto (40 euro in due) e, come già avvenuto le volte precedenti, il proprietario ci ha offerto un'ottima grappa a fine pasto.

Il locale si presenta intimo, caratteristico, caldo e accogliente, merito anche del bel camino che scalda tutta la sala.

Peccato solamente per uno degli altri ospiti, che dopo aver sbafato, ha pensato bene di tornare e lamentarsi del conto e della cucina, offendendo i proprietari e disturbando la cena a tutti i presenti. Nonostante suddetto individuo, che probabilmente sperava di mangiare gratis, è stata una serata...

Nn abbiamo pranzato in questo locale... Siamo entrati x chiedere la disponibilità di un tavolo x 4 persone alle 12,00 circa...rivolgendoci a una signora mora di capelli sui 45 anni..." Buongiorno ha un tavolo x 4...." la risposta della sig. "Se aspettate il tavolo c'è se nn aspettate il tavolo nn c'è"...(se volela dirci che era presto, forse bastavo dire, sì, Signori, abbiamo la disponibilità di un tavolo...il ristorante apre alle 12,30... X noi andava benone... abbiamo anche giustificato la signora, forse nn si è espressa bene... perché dall'accento nn era italiana...ma nel dubbio abbiamo preferito cambiare ristorante...penso che bisognerebbe avere più attenzione, rivolgendosi ai clienti, xchè un cliente perso nn è mai una buona pubblicità. Cmq...