Kresios is a two Michelin headed by Chef Giuseppe Iannotti and located in an old country-house. The restaurant is small for the size of its area. I think it only has 4 or 5 tables. The atmosphere is elaxed and informal . The name of the menu, "Mr.Brown", a reference to the movie "Reservoir Dogs". There’s no choice here, just one surprise tasting menu divided into appetizers, main and desserts, each consisting of various bites. Chef Iannotti is known for his innovative and experimental approach to Italian cuisine, blending traditional flavors with modern techniques. His cooking is inspired by Spanish, Japanese cuisines and other global trends. The combination has already resulted in his two dishes signature dishes: the concentrated spaghetto allo scoglio and the risotto with black olives. My experience was unfortunately disappointing. The first fish course had a very hard texture. Almost every dish, including the signature concentrated spaghetto allo (which has 52 ingredients), were very very overly salty. There is an obvious attempt to be creative but the outcome is unappealing. And they don’t serve soft drinks!! If that was the restaurant’s policy then provide other alternatives. I have seen this in many upscale restaurants in various cities and some are very creative on drinks. Kresios had none. So your options other than...
Read moreKresios, sotto la visione creativa dello chef Giuseppe Iannotti, non è semplicemente un ristorante: è un’esperienza immersiva, un viaggio che sfuma i confini tra alta cucina e narrazione cinematografica. Il menu unico, “Mr. Brown”, richiama esplicitamente Le Iene di Quentin Tarantino, e come nel celebre film, anche qui nulla è lasciato al caso. Ogni piatto è un capitolo, ogni interazione un frame, e ogni dettaglio sembra volutamente progettato per confondere e affascinare il cliente. Proprio come in una scena tarantiniana, in cui dialoghi serrati e ambigui celano significati più profondi, il servizio alterna momenti di rigida formalità a improvvise incursioni di leggerezza e simpatia, creando un’atmosfera in cui è difficile capire dove finisca il gioco e inizi la realtà. Come Mr. White e Mr. Pink che discutono animatamente sui ruoli da interpretare, anche i camerieri sembrano muoversi tra le regole della grande ristorazione e un atteggiamento più rilassato, quasi provocatorio. Questa dualità contribuisce a mantenere alta la tensione narrativa della cena, in cui lo spettatore – pardon, il cliente – non sa mai esattamente cosa aspettarsi. Il percorso gastronomico si sviluppa in una serie di piatti tecnicamente impeccabili, sebbene non privi di spunti di riflessione. Tra gli antipasti, il pollo croccante con patate emerge come un piatto che, pur nella sua semplicità, riesce a sorprendere per l’equilibrio perfetto tra consistenze e sapori. Similmente, il “Raffaello” di foie gras è un piccolo capolavoro di eleganza, che racchiude in un boccone tutto il lusso e la raffinatezza della cucina di Iannotti. Tuttavia, non tutti i piatti risultano perfettamente riusciti. Il tagliolino di zucchine sembra quasi fuori luogo, come una scena che non si incastra perfettamente nel ritmo del film. Il sapore piatto e la consistenza poco invitante la rendono un elemento dissonante rispetto alla maestria generale del menu. I primi piatti, invece, offrono momenti memorabili. La pastina con il formaggino, pur rievocando un piatto infantile e rassicurante, è interpretata con una tale precisione tecnica da lasciare il segno, mentre lo spaghetto allo scoglio è un’esplosione di sapori marini, intenso e avvolgente, come un climax narrativo inaspettato. I secondi piatti, seppur gustosi, presentano qualche eccesso. Alcune preparazioni risultano un po’ troppo grasse, quasi come se la scena si fosse dilatata troppo, perdendo in parte quella tensione necessaria per mantenere viva l’attenzione del pubblico. Anche le temperature di servizio non sono sempre state impeccabili, un dettaglio che, come un montaggio impreciso, può distrarre dall’esperienza complessiva. Il dolce alla violetta, infine, è una chiusura che può dividere. Se da un lato si apprezza l’audacia della scelta, dall’altro il sapore evoca sensazioni nostalgiche non sempre piacevoli, un ricordo d’infanzia che potrebbe non incontrare il gusto di tutti. Tuttavia, è impossibile non riconoscere la perfezione delle sue consistenze, eccezionali e quasi epiche, che elevano questo dessert a un livello tecnico altissimo. Un po' come i film di Tarantino: audaci, spiazzanti, capaci di stupire, ma non per tutti i palati. La piccola pasticceria, con la sua presentazione giocosa, strizza l’occhio a quell’ironia che pervade tutta l’esperienza da Kresios. Sebbene non memorabile a livello di gusto, riesce a strappare un sorriso, chiudendo il pasto con una nota leggera e divertente. In definitiva, cenare da Kresios è un’esperienza che sfida le aspettative, in cui la tensione tra forma e sostanza è costante, e dove si è consapevoli di essere parte di un gioco più grande. Chef Iannotti riesce a orchestrare il tutto con maestria, trasformando la cena in un vero e proprio atto narrativo. Forse non tutto è perfetto, e alcuni momenti sembrano volutamente fuori registro, ma questo fa parte del fascino di un ristorante che non si accontenta di seguire le regole, ma preferisce...
Read moreEsperienza magnifica. Location molto bella. Servizio impeccabile. Personale accogliente, professionale, ma contemporaneamente simpatici e scherzosi. Abbiamo cenato in due, il mio accompagnatore non ha mangiato carne, ma in questo locale hanno tante valide alternative. Come benvenuto ci hanno servito dei biscotti tradizionali al finocchietto e dei grissini tirati a mano. I biscotti, molto simili a dei taralli per la forma, erano buoni. Croccanti, con la giusta punta di finocchietto. Inoltre erano ancora caldi quando sono arrivati. I grissini erano sottilissimi, come capelli. Erano croccanti e si sentiva molto la nota d'olio d'oliva. Come aperitivo abbiamo preso un Kombucha e uno Champagne. Kombucha particolare, leggermente frizzantino e con una nota agrumata. Era la prima volta che lo provavo e devo dire che non mi ha fatto impazzire. Al contrario, lo champagne era di altissima qualità, davvero eccezionale. Poi è iniziato il percorso. La prima portata era un boccone con alga e verdura sott'aceto. Sapore acido deciso, ma piacevole, che va a ripulire la bocca per le portate successive. A seguire mi è stata portata una chips di pelle di pollo. Era molto saporita. In accompagnamento ci sono state servite delle patate. Molto particolari, croccanti fuori e cremose, calde e avvolgenti dentro. A seguire un crackers di semi con burro alle alghe. Uno degli antipasti più buoni. Burro davvero strepitoso. Poi ci hanno servito il loro "sushi" . Sgombro, melone e wasabi. Buono, ma per i miei gusti il melone dovrebbe essere leggermente di meno. Poi abbiamo provato la loro parmigiana rivisitata, con il lampone. Secondo me una combo perfetta. La melanzana fa la parte grassa e gustosa, mentre il lampone ripulisce il tutto e da la nota dolce ed acidina. A seguire il loro Raffaello, con fois gras e nocciola, davvero buono. Poi è arrivato il loro pane. Portano una piccola pagnottella. Pane molto caldo e davvero buono. Lo accompagnano con olio d'oliva, origano e un pomodoro finto, svuotato e riempito della sua conserva. Idea molto innovativa. Il pomodoro era molto saporito, ricordava un pomodoro secco. Questi sono quelli che ricordo con maggior piacere. Nella seconda parte della cena tra i piatti migliori abbiamo il San Pietro al mont blanc, eccezionale. Il piatto migliore della serata. Poi l'agnello. La carne era molto buona, ma la cosa che più mi ha colpito del piatto è stato il fungo che lo accompagnava, davvero buono. Poi i loro spaghetti allo scoglio, un concentrato di sapore. Come pre dolce servono la pastina al formaggino, un modo per rappresentare e inserire nel menù la mozzarella. Un'idea fantastica e deliziosa. Infine la fantastica piccola pasticceria. Anche se può sembrare banale, di questa parte finale, il mio boccone preferito è stato il blocchetto di cioccolato. È presentato freddo, ma appena lo mangiate si scioglie ed è favoloso. Mi è piaciuto molto il kombucha al caffè, servito in una provetta. Questo locale possiede un gran carattere, abbiamo vissuto un'esperienza unica....
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