Sulla strada per casa mi imbatto in questo posto con marito e figlio. Superando l’atrio di quello che sembrava un hotel, brutto e buio, ci ritroviamo in un salone stranamente vuoto dove segue una veranda, adiacente a un giardino, con qualche tavolo apparecchiato e le sedie da osteria, foderate da banchetto anni ’80, appoggiate ai tavoli come se il locale fosse aperto per grazia ricevuta. Noto che la tovaglia sul nostro tavolo è sporca e anche la fodera di una sedia dietro di noi, non guardo il resto. In fondo al giardino c’è una piscina, il che rafforza il nostro pensare che sia un hotel, poi leggo che non è usufruibile, ma solo da guardare….questa mi è proprio nuova. Ci serve al tavolo un cameriere straniero molto gentile e anche capace e il poco che abbiamo assaggiato non ci dispiace. Alle 13.30 usciamo dal locale e le porte scorrevoli, che prima erano spalancate, ora sono aperte a malapena, trovo un buco da cui rientrare col mio bimbo. Entro in bagno e la luce non si accende, "staranno chiudendo" penso. All’uscita dico “ciao, grazie” a una cameriera con la metà dei miei anni, questa mi risponde “ciao” con voce a malapena udibile così, lecitamente, le rispondo che avendo io 40 anni (ed era implicito che essendo una cliente, avendo pagato 81 euro e non essendo in un pub) non mi pareva il caso che mi rispondesse in quel modo. D’altro canto sono solo un’adulta che cerca di insegnare l’educazione alle nuove generazioni, come sto facendo con mio figlio e poi l'educazione verso i clienti è il minimo che un cameriere deve imparare. Ormai alla porta mi ritrovo un tizio alle calcagna che inveisce contro di me, insistendo con tono indispettito e arrogante che la cameriera stava salutando mio figlio, il che era un’assurdità visto che non l’ha minimamente guardato e che era ovvio che rispondesse a me! Con gli occhi strabuzzati gli chiedo se fosse il titolare perché, a parte l'abbigliamento trasandato poco consono al lavoro a contatto con i clienti, invece di correggere la sua dipendente, assaliva la cliente, insomma, mi sembrava di essere in una puntata di “ai confini della realtà”. Cerco di andarmene, portando via il mio bimbo da questa situazione ridicola e irritante e faccio un gesto stizzito con la mano, uno di quei gesti che si fa per dire “lasciamo stare, non ho voglia di continuare questa assurdità” e l’elemento mi accusa urlando di averlo mandato a c……!, “questo ha manie di persecuzione” penso. Mio marito torna indietro e con calma chiede spiegazioni, l’elemento aggredisce anche lui colorendo il racconto di altri dettagli: questa volta avevo mandato a c…….. anche la sua dipendente! La cosa più esilarante è stata che quando mio marito, esasperato, gli ha dato del pazzo, lui ha confermato e, visto che al peggio non c’è limite, questo si avvicina pericolosamente a mio marito e minaccia di picchiarlo, tanto che i suoi dipendenti hanno dovuto fermarlo! Vorrei solo chiedere al “signore” di cui sopra, che a malapena ha evitato una denuncia, di evitarci altra maleducazione, se proprio avesse voglia di aggiungere ulteriori puerili tentativi di screditarci; il vostro è un mestiere duro, lo so perché ci sono cresciuta in mezzo, ma insultare e minacciare di botte i propri clienti, per così poco oltretutto, non è certo il modo migliore di svolgerlo, ci sono mestieri più consoni che non costringono al contatto umano, anche se certi comportamenti sono socialmente da evitare. E lo stesso consiglio vale per la ragazzina da cui è scaturita tutta la faccenda, imparare ad accettare le critiche costruttive farebbe...
Read moreCena degli auguri con i colleghi: molto bello l'allestimento e gradevole l'antipasto (una semplice flute di prosecco con gnocchi fritti presentati in maniera molto originale), abbiamo proseguito con un risotto alla salsiccia e balsamico (senza arte né parte ... anche se il riso era cotto bene il "balsamico" non si percepiva quasi e la salsiccia.... pure) quindi tortelloni di ricotta e spinaci "burro e salvia" (decisamente DELIZIOSI); a seguire gnocco e tigelle con taglieri di salumi e formaggi: buone le tigelle, "il gnocco" pure, purtroppo "appena tiepido", vari gli affettati sui taglieri, praticamente nulla la scelta di formaggi - assente il "lardo", presenza fondamentale in un menù con tigelle - assolutamente privi di senso i tegamini di coccio con le costine (con i piselli??????) perché "freddi" e sprovvisti di "sugo". Per terminare un "insipido" dessert costituito da una crema di mascarpone (ah ... la presentazione era anche accettabile, ma solo quella) con "briciole" (!!!) di qualcosa di simile a una torta al cioccolato. Buono il vino (prosecco eccellente e lambrusco, che non ho assaggiato, ma mi è sembrato gradito al resto dei commensali). La compagnia era eccellente, la parte gastronomica ha lasciato un po' a desiderare. Lo ammetto a malincuore: da quello che ho notato all'accesso, mi aspettavo davvero qualcosa di meglio; dovessi dare una valutazione mi limiterei ad una sufficienza, appena appena. Ha sopperito un po' la premura del personale, questo va...
Read moreOur family first dined at Taverna Napoleone in early 2011. Giuseppe and his team made us feel at home during the first weeks we loved in Italy. The food was fantastic. But even better was the absolute love of life that you experience. Every single person we have recommended to visit makes it a point to get back to us and tell us how much they loved the experience and the food. I cannot recommend this place enoigh..it is...
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