Volevamo passare una fantastica giornata alla riserva punta penna, decidiamo qundi per pranzo di prenotare in questo delizioso trabocco raggiungibile a piedi dalla spiaggia. Le recensioni erano poche ma positive, un sito di enogastronomia lo descriveva come ottimo decantando soprattutto il mix di antipasti caldi e freddi tra cui spiccavano cozze ripiene, carpacci di spigola, mazzancolle alla griglia e fritturina mista. Sapete cosa c'era di tutto questo? Nulla. Purtroppo ci hanno servito un tristissimo antipasto su un unico e sguarnito piatto sul quale erano poggiate 5 piccolissime porzioni: un trancetto di tonno con cipolle caramellate di 3 cm e non sto scherzando sulle dimensioni, una insalatina di polpo, una di seppie, un buon crumble di ombrina ed una porzioncina di riso "punta mare" che purtroppo consiste in un riso al sapore di sottaceto e oltretutto scotto. Ok, ci siamo detti, ci rifaremo con il primo! Che dire... Ci siamo visti servire una lasagna di mare farcita con besciamella, qualche cozza, qualche vongola e dei mini gamberetti tritati messa al centro di un piatto vuoto, senza badare minimamente all'impiattamento, secca, scotta ed insapore. Dalla consistenza sembrava essere stata scaldata come se preparata il giorno precedente anche se il personale, alla nostra rimostranza, ovviamente negava la circostanza. Abbiamo mangiato per fame. Abbiamo sbagliato. Avremmo dovuto fare quello che andava fatto, ossia rimandare quei piatti in cucina e pretendere un piatto cucinato al momento, ma, e mi ripeto, la fame dopo una giornata di mare ha avuto la meglio sul gusto e ci siamo scioccamente accontentati. Il secondo era del tonno alla piastra buono ma troppo cotto. Il tutto per 60 euro a persona escluse bevande..... Ancora mi chiedo dove fosse il pescato del giorno, forse ai pescatori era andata male ed erano tornati a mani vuote... Quello che ho scritto in questa recensione è esattamente quello che in maniera garbata ho detto prima al cameriere che ci ha servito chiedendo un confronto con la chef, poi al papà della chef che è venuto per interposta persona a chiedere come procedeva ed infine, dopo le nostre insistenze, finalmente con l'artefice in persona del gustoso pranzo. Purtroppo le critiche non sono state accettate con cortesia ma con spocchia e indifferenza. Alla domanda se avessero mai assaggiato i piatti che stavano servendo, soprattutto riferito alla lasagna, il cameriere ha risposto ingenuamente che lo aveva assaggiato il giorno precedente, Il papà ci ha chiesto se noi avessimo mangiato gli spaghetti e la chef ha dichiarato che quel piatto andava benissimo così e che non aveva mai mangiato la lasagna di mare fatta da qualcun altro in quanto lo aveva creato lei stessa... Cosa incredibile visto che la propone addirittura il Bimby nelle sue ricette. Essendo un trabocco aperto a Marzo ed essendo gestito da una ragazza giovane volevamo gratificare l'intraprendenza passando sopra alle tovaglie di carta, al telone blu di plastica messo sul tetto per fare ombra sui tavoli e all'ombrellone scardinato buttato accanto al nostro tavolo... Ma per 60 euro avrei voluto almeno mangiare e mangiare bene!
Ho letto la risposta ed ho riscontrato di nuovo quell'atteggiamento supponente ed astioso mostrato dal vivo. Il non riuscire ad accettare una critica, il non saper comprendere di aver sbagliato, attaccare per difendere il proprio operato... capisco che è tipico dell'essere giovani ed inesperti. Anziché viverlo come un momento di crescita si addita il cliente che cerca un confronto come un cliente "rompiscatole". Avere un ristorante vuol dire di più di cucinare chiusi all'interno di una cucina. C'è il rapporto umano. Se vuole continuare questo lavoro spero per lei che cresca in fretta. Non si affanni a rispondere, è di tutta evidenza che lei da questa situazione non ha imparato...
Read more!!! TRAPPOLA PER TURISTI !!! Di solito non scrivo mai recensioni ma questa volta faccio uno sforzo per evitare agli altri di essere raggirati. Ecco com'è andata: Parcheggiamo vicino al trabocco e saliamo. Nella stanza principale ci accolgono alcune cameriere nonché il proprietario. Qui scatta subito qualche campanello d'allarme: dalla sala d'ingresso si intravede la cucina in cui non c'è il solito trambusto di pentole ne l'odore d'aglio e origano, il piano cottura non è in funzione. Ci sediamo e ordiniamo del vino ed intanto ci portano gli "antipasti".
ANTIPASTI Assieme al vino arrivano gli antipasti. Il piatto è una composizione di alcuni assaggi. Tra quelli che mi hanno più spiazzato c'è uno sformato a base di riso, molto simile all'insalata riomare ed alcuni polipetti sottaceto. Di buono c'è stato il tonno con cipolle in agrodolce. Il vino non ci é piaciuto perché aveva un forte tono alcoolico, anche se era biologico.
PRIMO Fin qui pensavamo che l'antipasto fosse una svista del cuoco e d'ora in poi ci avrebbero servito i loro pezzi da novanta. Invece ci hanno servito degli gnocchi surgelati - lo so perché li compro spesso - con qualche gamberetto altrettanto scongelato. Oltrettutto non hanno corretto il sale perché la pietanza era insipida e a nulla è servito correggere il sapore con il brodo di dado.
SECONDO Finito l'incubo del primo la mia compagna comincia a spazientirsi: la rassicuro che il secondo sarà migliore. Dopo poco ci portano del pesce bianco gratinato. Tanta gratinatura, poco pesce ed anche qui di pesce fresco neanche l'ombra. Finiamo il pesce in silenzio.
DOLCI & AMARI Ci chiedono se vogliamo il "dolcetto" o un amaro rispondiamo di si, chiediamo anche un limoncello sperando che ci lavi via il sapore dei loro piatti. Una volta servito quanto ordinato ci rendiamo conto che il proprietario ci prova gusto nel prendere in giro: Il limoncello è imbevibile ed il dolcetto è stantio ed ammuffito.
FINE Paghiamo (162€) e cerchiamo di andare via in silenzio, ma no il capo del ristorante, che non ha l'aria né di un cuoco ne di un ristoratore ma di un venditore di materassi, ci ferma e decide di continuare con questa presa in giro: ci racconta di quanto ci mette del suo in ogni piatto e che alle tre deve andare a prendere il pesce fresco. Arriva anche la "cuoca" che ci racconta della preparazione delle sue cipolle caramellate, pur trattandosi di cipolle in agrodolce. Ci regala due conchiglie.
RIEPILOGO L'impressione che si ha è che qusto trabocco è preso in gestione da un opportunista per spennare i turisti del nord europa con i piatti presi al reparto gastronomia della COOP. Se non volete essere presi in...
Read moreSiamo arrivati in questo trabocco pieni di aspettative e invogliati dalle poche ma positive recensioni, nonché dall'idea di veder crescere una realtà nata da pochi mesi.... Beh, forse siamo capitati in una giornata sbagliata. Partiamo da un principio. Sessanta euro per coperto bevande escluse sono un prezzo importante, specie per un menù deciso esclusivamente dalla cucina; non meritano un antipasto incolore servito su un piatto unico (5 invece che 8 come premesso durante la telefonata fatta per prenotare), non meritano un riso ai sottaceti tra gli antipasti per giunta scotto. Decente l'ombrina in cramble e discreto il tonno, ma le quantità? Il vantaggio di decidere cosa servire dovrebbe porre il ristoratore nell'obbligo di servire qualità di cibo pressocché eccellenti, altrimenti per quei prezzi si mangia alla carta. Ma veniamo alla lasagna di pesce. In un trabocco? Oltremodo evidentemente riscaldata? Per poi vedere serviti due spaghetti espressi all'unico tavolo oltre al nostro? Alle nostre reprimende é seguito dapprima un silenzio codardo; in seguito proprietario e chef (la figlia) incalzati dalle nostre peraltro cortesi lamentele replicavano in maniera stizzita, con la chiosa finale e menefreghista relativa ai piatti tornati vuoti ( ci credo bene, avevamo fame dopo quell'antipasto ...) ....per secondo tonno alla piastra accettabile, anche se troppo cotto. Che dire? Vede gentile chef, non basta mettere un grembiule con i bottoni ai lati per diventare Heinz Beck; i clienti vanno ascoltati, senza supponenza, privi di arroganza e con un minimo di umiltà; si possono commettere errori ma la buona volontà nel porvi riparo é un pregio dei vincenti. Chi siede da voi non é un occasionale limone da spremere, ma spesso una testa pensante dal palato non finissimo ma sufficientemente istruito per riconoscere una lasagna preparata per il desco di un matrimonio del giorno prima (lo ha detto suo padre.... ) ... all'estero può essere sufficiente per esprimere cucina... ci rifletta chef, magari la sua strada é lastricata di spaghetti alla carbonara fatti con panna e prosciutto...
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