A Zagarolo ha aperto da poco un nuovo ristorante “Osteria Saint Martin”. La scelta del nome rivela già la cifra del locale che offre un menù in cui si fondono la sapienza della tradizione e le competenze acquisite nel campo della ristorazione internazionale: dall’Inghilterra, alla Norvegia, all’Australia, alla Francia, forse proprio a quest’ultima nazione è dedicato il nome dove si trova l’Osteria, in Piazza San Martino nell’omonimo borgo del centro storico. (Il nome fu dedicato dalla casata Colonna a Martino V il “Papa di famiglia”). Il progetto innovativo è portato avanti da due giovani Daniele e Ivan, poco più che trentenni; i due ragazzi hanno trascorso in giro per il mondo gli ultimi cinque anni della loro vita occupandosi di ristorazione. Il locale interno non è grande, è ben curato e molto ospitale, le sedute sono comodissime, l’ambiente è valorizzato dalla presenza di ceramiche autoprodotte. C’è inoltre i uno spazio all’aperto, immerso nel verde di un curato giardino, che esprimerà sicuramente il meglio di sè nel periodo della bella stagione. In sala Daniele, attento e affabile, dimostra di possedere tutte le qualità professionali per mettere premurosamente a proprio agio i clienti. Le ospiti del mio tavolo hanno apprezzato il comodo sgabello portaborse. Sistemati al tavolo, in attesa dell’ordine, ci ha fatto portare del buonissimo pane fatto in casa, accompagnato da una salsa a base di olio evo e miele. In cucina Ivan prepara le pietanze con cura e competenza, proponendo piatti che attribuiscono una spiccata personalità al ristorante. Spinto da curiosità ho voluto provare il piatto “Torvicelli, salsa di ortica e borragine, cozze e alici”. Qualche dubbio che avevo al momento della comanda si è rapidamente dissolto: i torvicelli (una pasta lunga di farro e farina integrale simile agli spaghetti alla chitarra) erano ben amalgamati con il condimento. Un’autentica bontà. Il menù proposto è essenziale con piatti di carne e di pesce. Dopo il primo ho voluto proseguire con un altro piatto di pesce “Filetto di orata, carciofo e menta in salsa beurre-blanc”. Anche in questo caso il bilanciamento degli ingredienti favorisce un sapore che appaga le attese. Ottimi i dolci, confezionali al momento. Anche la lista dei vini è essenziale con proposte che variano dai 15 agli 80 euro. Al nostro tavolo è stato servito un Soave di una cantina che conosco, il ricarico è assolutamente onesto. Per intenderci: all’Osteria Saint Martin si gustano quel genere di piatti che difficilmente si cucinano a casa. Sono piatti che attraggono la curiosità di chi ama la cucina che esprime ad alti livelli tradizione e innovazione. Sono già tentato di tornare a pranzo o a cena per gustare lo gnocco di tordo matto...
Read moreDopo tanto tempo, sento sia arrivato il momento giusto per condividere una recensione su Osteria S. Martin a Zagarolo. Il tempo è passato da quando, per la prima volta, ho scoperto questo ristorante. Già allora avevo intuito il valore del progetto e, con convinzione, augurato loro il riconoscimento che oggi ritengo meritato: la segnalazione del Gambero Rosso. Un passo giusto. Ma, a mio avviso, non ancora sufficiente: meritano molto di più, persino l’attenzione della Guida Michelin.
La dedizione, la passione, la cortesia e la creatività di questo giovane team meritano una menzione speciale. Ivan, chef ispirato alla cucina francese, è anche artista della ceramica: crea piatti unici per presentazioni che diventano esperienze visive oltre che gustative. Daniele, l’altro socio, è anch’egli chef: oltre a gestire la sala con il garbo e la precisione di un perfetto padrone di casa, contribuisce attivamente alla creazione dei piatti e allo sviluppo dell’identità gastronomica del locale. Insieme formano una coppia affiatata e complementare, dove il talento si moltiplica.
Il loro simbolo è l’albero della vita, e mai scelta fu più coerente: un richiamo alle radici, da cui nasce una cucina autentica, che si espande poi con ramificazioni creative, contemporanee, sempre in evoluzione. Una filosofia che si riflette nei piatti, nel servizio, nell’atmosfera.
Ogni volta, riescono a stupirmi. I loro piatti sono frutto di una ricerca profonda e raffinata, con ingredienti che spesso provengono dal loro stesso orto. È uno dei pochi ristoranti dove trovo regolarmente nuove portate in carta, o interi menù rivisitati. Impossibile dimenticare il loro gelato al popcorn, o la pavlova che sembra un piccolo riccio bianco: un’opera d’arte.
In estate, i tavoli si affacciano su un giardino panoramico che aggiunge bellezza all’esperienza. E poi quel dettaglio raro: la tovaglia in tessuto ricercato, a dimostrazione che nulla è lasciato al caso.
Sono ormai una loro grande fan. E se decidete di andarci, fate sapere a Daniele che vi ha...
Read moreBellissimo locale, autentico, tradizionale e innovativo insieme, complimenti! C'è una sala interna e una terrazza sulla vallata (dove si può godere il tramonto in un mood rilassato e disteso) Le porzioni sono oneste con ingredienti locali, semplici e accostamenti esaltanti, genuini. Ampia scelta nel menù, davvero curatissimo con piatti a base di carne o pesce: eravamo in 6 e tutti sono rimasti soddisfatti e hanno fatto la tipica scarpetta (con pane autoprodotto!! ) Io sono vegano e ho potuto comunque apprezzare la genuinità dei piatti tipici di Zagarolo, con verdure locali di stagione e primi piatti fatti a mano senza uova. (c'è anche un dolce con opzione vegan, buonissimo) Anche i vini offrivano accostamenti azzeccati Rapporto qualità prezzo ottimo, merita davvero. Tutti i ragazzi che ci lavorano sono giovani, ci hanno accolto benissimo, allo stesso tempo calorosi ed eleganti, mai invasivi ma alla buona: abbiamo chiacchierato piacevolmente mentre ordinavamo. I proprietari sono due giovani ragazzi romani, backpackers, viaggiatori che hanno lavorato nelle migliori cucine in giro per il mondo: uno dei due, lo chef, giovanissimo, al termine della serata, è venuto a salutarci in sala e ci ha raccontato che dopo anni trascorsi all'estero e in Italia a sperimentare cucine stellate, ha deciso di tornare ai sapori del suo paese natale, cucinando piatti tipici con tecniche apprese durante il suo percorso e aprire proprio qui a Zagarolo, insieme al suo amico d'infanzia, che nel frattempo aveva intrapreso lo stesso percorso in giro per l'Europa in varie cucine stellate, un locale tutto loro. Il risultato è una voglia di fare pazzesca che non stravolge la tradizione ma la valorizza, dandole una spinta diversa da tutte le tipiche osterie romane, mantendendone i tratti tradizionali. Super, torniamo...
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