Monumentale
Acqui Bagni è fortemente caratterizzata da due imponenti strutture prospicienti il fiume Bormida: il ponte “Carlo Alberto” e l'acquedotto romano. Per secoli gli Acquesi ovviarono all'assenza di un ponte con strutture più o meno provvisorie che permettevano di passare il fiume e collegare la città con le fondamentali vie di comunicazione verso il genovesato e il savonese. Finalmente Carlo Alberto diede alla cittadinanza un ponte in muratura a sette arcate, completato nel 1850 dall'ingegnere Ignazio Michela. Il ponte “Carlo Alberto” sul fiume Bormida, è il palcoscenico ideale per ammirare gli imponenti pilastri e gli archi che sostenevano l'acquedotto romano. Databile probabilmente al II secolo d.C., la struttura portava l'acqua, con condotti sotterranei ed emergenti, dalla presa nel torrente Erro presso Cartosio, ad Acqui, dove alimentava vasche pubbliche e private, fontane e impianti termali. Le strutture emergenti sono visibili, in due tronconi, nei terreni alla destra orografica del fiume: il primo troncone, verso la strada statale per il Sassello, vede pilastri in discreto stato di conservazione ma senza archi, ancora visibili e testimoniati in alcune riproduzioni del secolo XIX e XX; lo stato di conservazione del secondo troncone, verso il fiume Bormida, è invece decisamente buono anche grazie ai restauri effettuati nel XIX secolo dal D'Andrade. La passeggiata lungo il fiume, attrezzata dal Comune di Acqui, permette di godere di una prospettiva unica e di un itinerario lungo il percorso...
Read moreImponenti resti dell’acquedotto romano – fra i meglio conservati dell’intera Italia settentrionale la costruzione può essere fatta risalire, alla prima età imperiale, forse addirittura all’epoca augustea (inizi del I secolo d.C.). Il percorso dell’acquedotto si sviluppa per una lunghezza complessiva di circa 12 km, a partire dal bacino di raccolta delle acque situato in località Lagoscuro in comune di Cartosio, attraverso la Valle Erro, con un salto di quota complessivo di circa m 50. Gran parte del tracciato è sotterraneo. Nella parte terminale, invece – a partire dalla Regione Marchiolli, all’altezza dell’attuale strada statale del Sassello, venne realizzata la costruzione in elevato raccordata direttamente con la parte sotterranea del condotto. l’ideale proseguimento del tracciato conosciuto condurrebbe direttamente all’altura del...
Read moreThe 2000 year old Roman aqueduct is one of the best kept remains of its kind in Northern Italy. It is assumed that it used to be 12 km long and had a 50 meter hight difference so water would travel from nearby mountains into the city. What a testimony to human...
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