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Museo della Battaglia e di Anghiari — Attraction in Anghiari

Name
Museo della Battaglia e di Anghiari
Description
Nearby attractions
Museo di Palazzo Taglieschi
Piazza Goffredo Mameli, 16, 52031 Anghiari AR, Italy
MUBEC - Museo della Beccaccia
Via della Torre, 52031 Anghiari AR, Italy
Nearby restaurants
Cantina Del Granduca
Piazza Goffredo Mameli, 13, 52031 Anghiari AR, Italy
Il feudo del vicario
Via Giuseppe Garibaldi, 33, 52031 Anghiari AR, Italy
Da Alighiero
Via Giuseppe Garibaldi, 8, 52031 Anghiari AR, Italy
Bar Pizzeria Baldaccio a fianco Museo della Battaglia e Di Anghiari
Piazza Baldaccio Bruni, 18, 52031 Anghiari AR, Italy
Talozzi bistrot della fonte
Piazzetta della Fonte, 2, 52031 Anghiari AR, Italy
Osteria Pizzeria Al Cantuccio
Piazza Bruni, Piazza Baldaccio, 33, 52031 Anghiari AR, Italy
PIZZERIA SCUCCO
Galleria Girolamo Magi, Via delle Logge, 89, 52031 Anghiari AR, Italy
Ristorante Nena
Corso Giacomo Matteotti, 10/14, 52031 Anghiari AR, Italy
La Pineta Beer Garden & Pizza
Via Nova, 48, 52031 Anghiari AR, Italy
Pizzeria La Vecchia Stazione
Viale Martiri Antifascisti, 14, 52031 Anghiari AR, Italy
Nearby hotels
Nero Gioconda Affittacamere
Via del Castello Antico, 14, 52031 Anghiari AR, Italy
Hotel La Meridiana
Piazza IV Novembre, 8, 52031 Anghiari AR, Italy
Il cielo di Anghiari
Corso Giacomo Matteotti, 30, 52031 Anghiari AR, Italy
Agriturismo Val della Pieve
Via della Fossa, 8, 52031 Anghiari AR, Italy
Anghiari Hotel
Via della Battaglia, 16, 52031 Anghiari AR, Italy
B&B Vigna del Poggio
Via Fausto Vagnetti, 4, 52031 Anghiari AR, Italy
Affittacamere Casa Sofia
Via Infrantoio, 45, 52031 Anghiari AR, Italy
Affittacamere Casa Margherita
Via del Comune, 14, 52031 Anghiari AR, Italy
Pian della Battaglia
Via Guglielmo Marconi, 13/C, 52031 Anghiari AR, Italy
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Museo della Battaglia e di Anghiari things to do, attractions, restaurants, events info and trip planning
Museo della Battaglia e di Anghiari
ItalyTuscanyAnghiariMuseo della Battaglia e di Anghiari

Basic Info

Museo della Battaglia e di Anghiari

Piazza Goffredo Mameli, 1, 52031 Anghiari AR, Italy
4.3(292)
Closed
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spot

Ratings & Description

Info

Cultural
Family friendly
Accessibility
attractions: Museo di Palazzo Taglieschi, MUBEC - Museo della Beccaccia, restaurants: Cantina Del Granduca, Il feudo del vicario, Da Alighiero, Bar Pizzeria Baldaccio a fianco Museo della Battaglia e Di Anghiari, Talozzi bistrot della fonte, Osteria Pizzeria Al Cantuccio, PIZZERIA SCUCCO, Ristorante Nena, La Pineta Beer Garden & Pizza, Pizzeria La Vecchia Stazione
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Reviews

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Cantina Del Granduca

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4.6

(376)

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Da Alighiero

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4.1

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$$

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Bar Pizzeria Baldaccio a fianco Museo della Battaglia e Di Anghiari

Bar Pizzeria Baldaccio a fianco Museo della Battaglia e Di Anghiari

4.5

(365)

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Reviews of Museo della Battaglia e di Anghiari

4.3
(292)
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5.0
2y

Beh ... lo dico subito che pur "incuriosito" dai piccoli Musei tematici non sempre né esco entusiasta. E' il caso del Museo della Battaglia di Anghiari, che è sito nel Palazzo del Mazzocco, simbolo del potere fiorentino, che è posto in alto sulla facciata esterna. Al suo interno, un plastico ed informazioni didattiche che "raccontano" la famosa battaglia che vide contrapposti gli eserciti da una parte del Ducato di Milano, retto dalla famiglia dei Visconti, e dall'altra la Repubblica di Venezia, nella cui compagine era schierata tra l'altro Firenze e il Papato (se si vuole, scendendo il "drittone" che parte dalla Chiesa della Croce per raggiungere Sansepolcro, si attraversa proprio i luoghi della battaglia) che vide vittoriosa, appunto, quest'ultima. Famosa è la successiva "disfida" che vide di fronte due geni del Rinascimento, quali Leonardo da Vinci e Michelangelo, che furono chiamati dal Gonfaloniere Soderini ad affrescare le pareti del Salone dei 500, allora Sala del Maggior Consiglio, a Palazzo Vecchio, con le Battaglia di Anghiari, per Leonardo, e di Cascina contro Pisa, per Michelangelo. La commessa poi, per quanto la storia ci racconta e sappiamo, non ebbe successo per il "fallimento" di Leonardo e la successiva rinuncia di Michelangelo. Perduti i cartoni originali, oggi conosciamo solo grazie ad artisti successivi al periodo storico in oggetto alcuni "tratti" dell'affresco. il più "suggestivo" è sicuramente quello del Rubens come della Tavola Doria (entrambe in copia nel Museo). Pregevole l'iniziativa della Galleria degli Uffizi che, in collaborazione con la Fondazione CRF, sta portando sul "territorio" l'Arte per raccontare a mezzo, appunto, dell'Arte e dei documenti gli accadimenti storici lì dove sono accaduti. In questo periodo, e fino al 17/09, è in essere la Mostra "Intellettuali in battaglia" che si pone l'obbiettivo di far conoscere due figure di rilievo, anghiaresi di nascita, quali Girolamo Magi e Federico Nomi, letterati del XVI e XVII secolo. Una curiosità ... è di Federico Nomi un poema tragicomico, dal titolo appunto "Il Catorcio di Anghiari", che racconta liberamente una faida tra due Città che sfocia in "fatti d'arme" ... appunto Anghiari e Sansepolcro con il "rapimento" del Catorcio di Anghiari con successiva spedizione di "recupero". Oggi, dopo tante contese, il Catorcio è un reperto del Museo. Consiglio di indagare ... perché la storia è intrigante. Ad iniziare dal cosa possa essere il...

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4.0
6y

Visit only if you're intetested about this kind of history and battles. The tour inside this museum takes around 40 mins (We forgot to see the garden). There're 3 floors, you can find two 3D maps explaining where happened this battle, and how is the area. There're also paintings, materials of the battle. Then you can watch a short movie (in Italian & English) explaining about its history, then telling about the painting that exist in Palazzo Vecchio in Florence. It's good also for kids because it's very simple, and not so boring. On the ground floor they sell collection of books also for kids, and some toys related to the battle, or Leonardo da...

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4.0
1y

La battaglia di Anghiari fu uno scontro molto importante per gli equilibri politici dell'Italia quattrocentesca e va inserita nel più complesso quadro delle guerre della Lombardia. Infatti già da molti anni la penisola era scossa dagli scontri fra due coalizioni orbitanti attorno ai due stati più egemonici, cioè il ducato di Milano, retto dalla famiglia dei Visconti, e la repubblica di Venezia. In questo contesto il comune di Firenze si era dapprima schierato con i viscontei per poi passare nel 1425 con la Serenissima sia perché era entrato in contrasto con il ducato, divenuto troppo influente perfino nella politica interna fiorentina, sia per trovare maggior intesa con il Papato, obiettivo che fu portato del tutto a termine nel 1431 con la morte del pontefice antifiorentino Martino V e l'elezione di Eugenio IV, veneziano, più disponibile a nuove alleanze in funzione antiviscontea. Perciò, dopo numerosi altri scontri, nell'estate del 1440 le truppe ducali al comando del condottiero Niccolò Piccinino entrarono in Toscana e si scontrarono con quelle della coalizione (Firenze, Serenissima e stato Pontificio) fra il borgo di Anghiari e Sansepolcro. L'esercito della coalizione concentratosi nei pressi del piccolo borgo di Anghiari comprendeva 4000 soldati del Papa, guidati dal cardinale Ludovico Trevisano, un pari contingente fiorentino, ed una compagnia di 300 cavalieri di Venezia, guidati da Micheletto Attendolo. Alle truppe si aggiunsero volontari di Anghiari. Le forze milanesi, numericamente inferiori (9.000 contro 11.000), erano guidate da Niccolò Piccinino per conto del duca Filippo Maria Visconti e raggiunsero la zona nella notte del 28 giugno. A queste si unirono altri 2000 uomini della città di Sansepolcro. Confidando nell'elemento sorpresa e nelle capacità del proprio esercito, Piccinino ordinò un attacco per il pomeriggio del 29 giugno, ma la polvere sollevata dai milanesi sulla strada tra Sansepolcro e Anghiari allertò Attendolo, che si preparò...

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Michele De GruttolaMichele De Gruttola
Beh ... lo dico subito che pur "incuriosito" dai piccoli Musei tematici non sempre né esco entusiasta. E' il caso del Museo della Battaglia di Anghiari, che è sito nel Palazzo del Mazzocco, simbolo del potere fiorentino, che è posto in alto sulla facciata esterna. Al suo interno, un plastico ed informazioni didattiche che "raccontano" la famosa battaglia che vide contrapposti gli eserciti da una parte del Ducato di Milano, retto dalla famiglia dei Visconti, e dall'altra la Repubblica di Venezia, nella cui compagine era schierata tra l'altro Firenze e il Papato (se si vuole, scendendo il "drittone" che parte dalla Chiesa della Croce per raggiungere Sansepolcro, si attraversa proprio i luoghi della battaglia) che vide vittoriosa, appunto, quest'ultima. Famosa è la successiva "disfida" che vide di fronte due geni del Rinascimento, quali Leonardo da Vinci e Michelangelo, che furono chiamati dal Gonfaloniere Soderini ad affrescare le pareti del Salone dei 500, allora Sala del Maggior Consiglio, a Palazzo Vecchio, con le Battaglia di Anghiari, per Leonardo, e di Cascina contro Pisa, per Michelangelo. La commessa poi, per quanto la storia ci racconta e sappiamo, non ebbe successo per il "fallimento" di Leonardo e la successiva rinuncia di Michelangelo. Perduti i cartoni originali, oggi conosciamo solo grazie ad artisti successivi al periodo storico in oggetto alcuni "tratti" dell'affresco. il più "suggestivo" è sicuramente quello del Rubens come della Tavola Doria (entrambe in copia nel Museo). Pregevole l'iniziativa della Galleria degli Uffizi che, in collaborazione con la Fondazione CRF, sta portando sul "territorio" l'Arte per raccontare a mezzo, appunto, dell'Arte e dei documenti gli accadimenti storici lì dove sono accaduti. In questo periodo, e fino al 17/09, è in essere la Mostra "Intellettuali in battaglia" che si pone l'obbiettivo di far conoscere due figure di rilievo, anghiaresi di nascita, quali Girolamo Magi e Federico Nomi, letterati del XVI e XVII secolo. Una curiosità ... è di Federico Nomi un poema tragicomico, dal titolo appunto "Il Catorcio di Anghiari", che racconta liberamente una faida tra due Città che sfocia in "fatti d'arme" ... appunto Anghiari e Sansepolcro con il "rapimento" del Catorcio di Anghiari con successiva spedizione di "recupero". Oggi, dopo tante contese, il Catorcio è un reperto del Museo. Consiglio di indagare ... perché la storia è intrigante. Ad iniziare dal cosa possa essere il Catorcio ...
Booshra NasriBooshra Nasri
Visit only if you're intetested about this kind of history and battles. The tour inside this museum takes around 40 mins (We forgot to see the garden). There're 3 floors, you can find two 3D maps explaining where happened this battle, and how is the area. There're also paintings, materials of the battle. Then you can watch a short movie (in Italian & English) explaining about its history, then telling about the painting that exist in Palazzo Vecchio in Florence. It's good also for kids because it's very simple, and not so boring. On the ground floor they sell collection of books also for kids, and some toys related to the battle, or Leonardo da Vinci in general.
Leo LeoneLeo Leone
La battaglia di Anghiari fu uno scontro molto importante per gli equilibri politici dell'Italia quattrocentesca e va inserita nel più complesso quadro delle guerre della Lombardia. Infatti già da molti anni la penisola era scossa dagli scontri fra due coalizioni orbitanti attorno ai due stati più egemonici, cioè il ducato di Milano, retto dalla famiglia dei Visconti, e la repubblica di Venezia. In questo contesto il comune di Firenze si era dapprima schierato con i viscontei per poi passare nel 1425 con la Serenissima sia perché era entrato in contrasto con il ducato, divenuto troppo influente perfino nella politica interna fiorentina, sia per trovare maggior intesa con il Papato, obiettivo che fu portato del tutto a termine nel 1431 con la morte del pontefice antifiorentino Martino V e l'elezione di Eugenio IV, veneziano, più disponibile a nuove alleanze in funzione antiviscontea. Perciò, dopo numerosi altri scontri, nell'estate del 1440 le truppe ducali al comando del condottiero Niccolò Piccinino entrarono in Toscana e si scontrarono con quelle della coalizione (Firenze, Serenissima e stato Pontificio) fra il borgo di Anghiari e Sansepolcro. L'esercito della coalizione concentratosi nei pressi del piccolo borgo di Anghiari comprendeva 4000 soldati del Papa, guidati dal cardinale Ludovico Trevisano, un pari contingente fiorentino, ed una compagnia di 300 cavalieri di Venezia, guidati da Micheletto Attendolo. Alle truppe si aggiunsero volontari di Anghiari. Le forze milanesi, numericamente inferiori (9.000 contro 11.000), erano guidate da Niccolò Piccinino per conto del duca Filippo Maria Visconti e raggiunsero la zona nella notte del 28 giugno. A queste si unirono altri 2000 uomini della città di Sansepolcro. Confidando nell'elemento sorpresa e nelle capacità del proprio esercito, Piccinino ordinò un attacco per il pomeriggio del 29 giugno, ma la polvere sollevata dai milanesi sulla strada tra Sansepolcro e Anghiari allertò Attendolo, che si preparò alla battaglia.
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Booshra Nasri

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