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Castello dell'Ettore — Attraction in Apice

Name
Castello dell'Ettore
Description
Nearby attractions
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Elìa Ù Mazzamauriello
Via Roma, 10, 82021 Apice Vecchio BN, Italy
La Cantinella Bistrot
Via Castello, 82021 Apice Vecchio BN, Italy
Nel portone
Via Castello, 82021 Apice Vecchio BN, Italy
La Cantinella al borgo
Piazza Carbonari, 82021 Apice Vecchio BN, Italy
Nearby hotels
B&B Genti Delle Alture
Piazza Carbonari, snc, 82021 Apice Vecchio BN, Italy
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Castello dell'Ettore tourism.Castello dell'Ettore hotels.Castello dell'Ettore bed and breakfast. flights to Castello dell'Ettore.Castello dell'Ettore attractions.Castello dell'Ettore restaurants.Castello dell'Ettore travel.Castello dell'Ettore travel guide.Castello dell'Ettore travel blog.Castello dell'Ettore pictures.Castello dell'Ettore photos.Castello dell'Ettore travel tips.Castello dell'Ettore maps.Castello dell'Ettore things to do.
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Castello dell'Ettore
ItalyCampaniaApiceCastello dell'Ettore

Basic Info

Castello dell'Ettore

Piazza Carbonari, 82021 Apice BN, Italy
4.4(842)
Closed
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spot

Ratings & Description

Info

Cultural
Scenic
Family friendly
attractions: , restaurants: Elìa Ù Mazzamauriello, La Cantinella Bistrot, Nel portone, La Cantinella al borgo
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Phone
+39 334 958 6464
Website
castellodellettore.com
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TEST DRIVE Leica Q3 - Foto Diego ad Avellino
TEST DRIVE Leica Q3 - Foto Diego ad Avellino
Mon, Dec 8 • 10:00 AM
13 Viale Italia, 83100 Avellino
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Serata Conviviale – Christmas Edition
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Sat, Dec 13 • 8:00 PM
Contrada La Francesca Via Monte Serrato, 60, 82100 Benevento
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TEST DRIVE Leica M11-P / Foto Diego ad Avellino
TEST DRIVE Leica M11-P / Foto Diego ad Avellino
Mon, Dec 8 • 10:00 AM
17 Viale Italia, 83100 Avellino
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Nearby restaurants of Castello dell'Ettore

Elìa Ù Mazzamauriello

La Cantinella Bistrot

Nel portone

La Cantinella al borgo

Elìa Ù Mazzamauriello

Elìa Ù Mazzamauriello

4.4

(368)

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La Cantinella Bistrot

La Cantinella Bistrot

4.0

(182)

$$

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Nel portone

Nel portone

4.8

(95)

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La Cantinella al borgo

La Cantinella al borgo

3.4

(11)

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Reviews of Castello dell'Ettore

4.4
(842)
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5.0
5y

Una visita in esclusiva per i soci e gli amici del Tci. Ad Apice, visita del castello,recentemente restaurato, del Borgo di Apice vecchia, un museo a cielo aperto, e dei resti di un ponte romano su cui passava la via Appia: il Ponte Rotto. A Calvi visita del palazzo di Federico II di Svevia, probabilmente l’ultima residenza dell’Imperatore nel sud Italia. Apice. Situato nella valle del Calore (19 km ad est di Benevento e 50 m s.l.m.), circondato dai monti Calvano, S. Lucia e Rocchetta, il territorio di Apice è lambito da tre corsi d’acqua, il Calore, il Miscano, l’Ufita e confina con i comuni di S. Giorgio del Sannio e Calvi. L’origine etimologica del nome Apice deriverebbe da apex in riferimento alla collocazione sulla sommità di un colle. Il ponte romano situato nella contrada Morroni, denominato “Ponte Rotto”, e facente parte della via Appia - la regina viarum - testimonia inoltre la centralità dell’insediamento, nella coltura della vite, dell’olivo e degli ortaggi, fin dall’epoca romana. In età medievale Apice apparteneva alla contea di Ariano Irpino e ospitava ben sette castelli (i cui resti sono tra l’altro visibili nelle località Tignano e Fiego) tra cui, il più importante, il Castello dell’Ettore: essendo un punto nevralgico per l’esercizio del potere intorno ad esso si era sviluppato il vero e proprio borgo di Apice, soprattutto nel corso dell’XI sec. La storia del paese, però, è segnata indelebilmente dal terremoto del 21 agosto 1962 quando, in seguito a due scosse del sesto e settimo grado della Scala Mercalli, gli abitanti furono fatti evacuare in un sito ritenuto geologicamente più stabile, sul versante opposto della collina. Il nuovo centro è rimasto parzialmente disabitato finché il violento terremoto del 1980 non ha decretato l’inesorabile inaccessibilità dell’antico borgo, causando il totale trasferimento della popolazione nel nuovo insediamento. Oggi il Comune (che è parte della Comunità Montana del Fortore) conta circa 6.000 abitanti ed ha un’estensione di 49 kmq, presenta una struttura insediativa a case sparse distribuite su ventiquattro contrade. Crocevia tra la Campania e la Puglia e situato al confine con la provincia di Avellino, Apice si attesta come uno dei principali centri del Beneventano. Viceversa, il centro storico di Apice è diventato un museo a cielo aperto che però offre tuttora la possibilità di riconoscere la vita di un tempo e di riscoprire le specificità del patrimonio paesaggistico dell’area, tra cui i numerosi immobili ancora ben onservati. Caratterizzati da una struttura “a conchiglia”, quale esempio dell’architettura rurale medievale in pietra, questi edifici si presentano come gruppi di case a due piani con cortili interni e mantengono un assetto viario orientato al castello: è possibile, inoltre, riconoscere immobili nobiliari del XVIII e XIX secolo e abitazioni dell’inizio del Novecento. In proposito, dal 1980, dopo il totale abbandono di Apice Vecchia, si sono susseguiti numerosi progetti orientati al recupero del centro storico, con il coinvolgimento di attori pubblici. Oltre ai partenariati istituzionali, nel 2012 è stato proposto uno studio di fattibilità volto alla “riqualificazione urbana del Centro Storico”, nel quale erano previsti il ripristino topologico in chiave di sostenibilità architetturale ed energetica tramite un coinvolgimento dell’imprenditoria privata. Nonostante sia ancora per molti aspetti in fieri e sia condizionata da una limitata responsività da parte del tessuto imprenditoriale locale, l’agenda associata al ripristino del borgo è sembrata finalmente decollare nell’ultimo biennio con una risposta positiva alle procedure di aggiudicazione dei due appalti per il rimpiego del Castello e degli immobili adiacenti. Il succitato Castello dell’Ettore, costruito sul punto più alto della collina e dominante la media valle del Calore, disponeva di tre baluardi (oggi ne è visibile soltanto uno) era caratterizzato da ambienti affrescati e da una cappella votiva. In seguito agli interventi strutturali il Castello è stato inaugurato nel...

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1.0
7y

Per procedere alla recensione sono obbligata a mettere una stella, ma non merita nemmeno quella. Non mi piace recensire negativamente, ma credo che questa volta bisogna essere un po' realisti e avvertire le persone che fanno tanta strada per arrivare fin qui e che si sottopongono a lunghe file al freddo e al gelo (soprattutto per chi ci porta i bimbi). Organizzazione più medioevale del castello... è una lotteria per la benificenza, la maggior parte degli stand espone oggetti scadenti, di manifuttura artigianale mediocre. L'area parcheggio è immensa: è qui che bisogna fare la prima fila per accedere ad un abitacolo dove si acquista il ticket a/r per la navetta al costo di 2€, per poi fare la seconda fila, all'aperto, per salire sul bus. Arrivati ai piedi del castello terza fila per acquistare il biglietto €5, per poi dirigersi verso l'ingresso e fare la quarta fila che è costante fino alla fine del percorso per mancanza di doppi sensi ed elementi direzionali. Il Castello, il paesino fantasma e lo scenario naturalistico sono molto suggestivi, il paese di Apice ha un grande potenziale, mal gestito. Spero che con i soldi che stanno raccimolando investiranno in un'organizzazione migliore e inviteranno ad esporre artisti di livello e proporranno qualche leccornia e qualche prodotto tipico in più e soprattutto vorrei ricreassero un'atmosfera Natalizia e recuperassero gli angoli del castello in maniera meno virtuale, più ricercata e...

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4.0
1y

Preciso subito che non mi riferisco ai ricevimenti e alla gestione per gli eventi, che senza dubbio la vedo una cosa positiva, dal mio modestissimo punto di vista, per il semplice fatto che contribuisce a tener viva ed agibile una struttura, altrimenti "morta" . Invece, descrivo l'esperienza in base alla mia passione.... il trekking. Mi aspettavo percorsi urbani più fruibili, ma mi rendo conto che le amministrazioni comunali del meridione non sono attenzionate abbastanza da quelle centrali che, per il principio della sussidiarietà, dovrebbero elargire fondi e "lasciar fare" al connubbio pubblico-privato locale, per una riqualificazione sfruttabile anche dal punto di vista lavorativo: un po' di sana "rete" sarebbe la salvezza di questi luoghi portando, perché no, anche ricchezza da turismo. Apice Vecchio è un paese abbandonato dai residenti dopo un devastante terremoto del 1962 ed è rimasto così da allora. Si può visitare la parte autorizzata del paese ed il Castello, che alcuni studiosi fanno risalire al sec. XI, ma è facilmente intuibile che la fortezza dell'Ettore sia stata edificata su rovine osco/sannite, ma non metto bocca perché non ho elementi e competenze specifiche per proseguire le ricerche storiche! Complimenti ai Licciardi per gli eventi di sicura gradevolezza, che riescono a produrre. E complimenti agli imprenditori locali che hanno il coraggio di fare impresa in questi posti fuori dagli itinerari...

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Carmine De RosaCarmine De Rosa
Preciso subito che non mi riferisco ai ricevimenti e alla gestione per gli eventi, che senza dubbio la vedo una cosa positiva, dal mio modestissimo punto di vista, per il semplice fatto che contribuisce a tener viva ed agibile una struttura, altrimenti "morta" . Invece, descrivo l'esperienza in base alla mia passione.... il trekking. Mi aspettavo percorsi urbani più fruibili, ma mi rendo conto che le amministrazioni comunali del meridione non sono attenzionate abbastanza da quelle centrali che, per il principio della sussidiarietà, dovrebbero elargire fondi e "lasciar fare" al connubbio pubblico-privato locale, per una riqualificazione sfruttabile anche dal punto di vista lavorativo: un po' di sana "rete" sarebbe la salvezza di questi luoghi portando, perché no, anche ricchezza da turismo. Apice Vecchio è un paese abbandonato dai residenti dopo un devastante terremoto del 1962 ed è rimasto così da allora. Si può visitare la parte autorizzata del paese ed il Castello, che alcuni studiosi fanno risalire al sec. XI, ma è facilmente intuibile che la fortezza dell'Ettore sia stata edificata su rovine osco/sannite, ma non metto bocca perché non ho elementi e competenze specifiche per proseguire le ricerche storiche! Complimenti ai Licciardi per gli eventi di sicura gradevolezza, che riescono a produrre. E complimenti agli imprenditori locali che hanno il coraggio di fare impresa in questi posti fuori dagli itinerari più rinomati.
Connie FerraraConnie Ferrara
Il mio meraviglioso matrimonio: Unica frase.... Un sorriso grande.... Franco, assolutamente una pillola di tranquillità e sicurezza che giova a tutte le sposine elettriche... Una persona professionale, ma allo stesso tempo amorevole e disponibile, insomma una sana dose di serenità e tranquillità. Donato...un artista in tutto quello che dice e fa... Assolutamente pronto a creare i progetti che gli sposi hanno nella testa E poi Maria.... Il sorriso grande del Castello una direzione di sala impeccabile... Una vera professionista con l'amore di un amica che ti viene a sussurrare tutti i passi da fare. Il menu delizioso, ma il segreto è affidarsi... Noi lo abbiamo fatto. La location parla da sola... Diversa da tutte perché un vero e proprio sito storico Il personale, preparato, professionale, attento e con un sorriso sul volto. Io avevo paura che qualcosa andasse storto e invece niente....e se pure ci fosse stato un problema credetemi nessuno se ne sarebbe accorto. Ultima cosa... La Torta io ho provato a descriverla...ma il risultato di gran lunga superiore... Dolci buonissimi!! Successone! Grazie vi porto nel cuore perché avete esaudito un desiderio... Far sì che i miei ospiti si innamorassero della mia Apice ❤️
Lorella De SimoneLorella De Simone
La location è davvero suggestiva,dalle luci alla musica,alla magia che è nell'aria,si respira il Natale in ogni ala del Castello.Che bello!All'interno del Castello ci sono diversi orpelli natalizi realizzati da artigiani ed esposizioni di oggettistica varia , profumi,candele, ghirlande,che è possibile acquistare.Una sala è dedicata completamente alla casa di Babbo Natale ,li è pura meraviglia, entusiasmo,allegria.Tutto lo spirito del Natale è racchiuso qui ....bambini tra le braccia di Babbo Natale,che raccontano dei loro sogni , desideri,regali,il suono delle loro risate rende incantato questo luogo. All'esterno invece ci sono degli stand gastronomici ,dal salato al dolce, dall'artigianato realizzato da gente del luogo,all'industriale proposto dalle aziende locali.Originale è stato vedere anche la rappresentazione di" Alice"con dei figuranti all'interno , c'è un gran lavoro dietro a tutto questo, complimenti. La possibilità di accedere è solo attraverso il green pass, c'è un controllo rigido e accurato.Consigliato
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Carmine De Rosa

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Il mio meraviglioso matrimonio: Unica frase.... Un sorriso grande.... Franco, assolutamente una pillola di tranquillità e sicurezza che giova a tutte le sposine elettriche... Una persona professionale, ma allo stesso tempo amorevole e disponibile, insomma una sana dose di serenità e tranquillità. Donato...un artista in tutto quello che dice e fa... Assolutamente pronto a creare i progetti che gli sposi hanno nella testa E poi Maria.... Il sorriso grande del Castello una direzione di sala impeccabile... Una vera professionista con l'amore di un amica che ti viene a sussurrare tutti i passi da fare. Il menu delizioso, ma il segreto è affidarsi... Noi lo abbiamo fatto. La location parla da sola... Diversa da tutte perché un vero e proprio sito storico Il personale, preparato, professionale, attento e con un sorriso sul volto. Io avevo paura che qualcosa andasse storto e invece niente....e se pure ci fosse stato un problema credetemi nessuno se ne sarebbe accorto. Ultima cosa... La Torta io ho provato a descriverla...ma il risultato di gran lunga superiore... Dolci buonissimi!! Successone! Grazie vi porto nel cuore perché avete esaudito un desiderio... Far sì che i miei ospiti si innamorassero della mia Apice ❤️
Connie Ferrara

Connie Ferrara

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La location è davvero suggestiva,dalle luci alla musica,alla magia che è nell'aria,si respira il Natale in ogni ala del Castello.Che bello!All'interno del Castello ci sono diversi orpelli natalizi realizzati da artigiani ed esposizioni di oggettistica varia , profumi,candele, ghirlande,che è possibile acquistare.Una sala è dedicata completamente alla casa di Babbo Natale ,li è pura meraviglia, entusiasmo,allegria.Tutto lo spirito del Natale è racchiuso qui ....bambini tra le braccia di Babbo Natale,che raccontano dei loro sogni , desideri,regali,il suono delle loro risate rende incantato questo luogo. All'esterno invece ci sono degli stand gastronomici ,dal salato al dolce, dall'artigianato realizzato da gente del luogo,all'industriale proposto dalle aziende locali.Originale è stato vedere anche la rappresentazione di" Alice"con dei figuranti all'interno , c'è un gran lavoro dietro a tutto questo, complimenti. La possibilità di accedere è solo attraverso il green pass, c'è un controllo rigido e accurato.Consigliato
Lorella De Simone

Lorella De Simone

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