Parte del più antico complesso monastico benedettino del VIII° secolo, sorto come culto martiriale di San Pellegrino, fu edificata tra fine XI° secolo ed inizio XII° secolo. Nella zona presbiteriale, accanto al ciborio, si trova un cero pasquale tra più belli ed originali dell'intera Regione. Nel 1423 la spedizione guidata dal capitano di ventura Braccio da Montone coinvolse l'intero territorio di Bominaco e provocò la distruzione dell'abbazia benedettina di S. Maria Assunta, che fino ad allora era stata il punto nodale del borgo, e delle sue difese. Anche il castello, arroccato sulla sommità dell'altura che domina la zona, consistente in una cinta muraria di forma trapezoidale sormontata da una possente torre cilindrica subì, in quella circostanza, danni ingenti. Il torrione, con base fortemente scarpata, conserva ancora alcuni modiglioni dell'apparecchiatura a sporgere ed era dotato di cinque feritoie, di cui tre aperte al primo piano e le altre due in corrispondenza del secondo, era inoltre inserito in un ingegnoso sistema di segnalazioni che comprendeva tutta una serie di castelli circonvicini collegati visivamente tra loro. A partire dai primi anni del secolo XI°, grazie alle copiose assegnazioni di terre e beni dei villaggi circonvicini fatte ad opera di Oderisio, il complesso monastico di Bominaco, Momenaco era l'antico nome del monastero che già dal X° secolo sorgeva dove oggi è Bominaco, conobbe un periodo di grande splendore e la stessa comunità rurale di Caporciano fu posta alle sue dirette dipendenze. Alla metà del XII° secolo il numero dei centri abruzzesi indicati come castellum era ancora esiguo, ma in seguito il fenomeno dell'incastellamento si diffuse in maniera capillare in tutta la regione. La crescente affermazione del potere dell'abbazia bominacense determinò, tra la fine del XII° secolo ed i primi del successivo, l'espansione del borgo e la necessità di erigere un sistema di difesa: ne seguì l'edificazione del castello. In una prima fase fu costruito un recinto murario dotato di merli (efficaci elementi strutturali finalizzati alla difesa) e dotato di cammino di ronda alla sommità e scandita da torrioni quadrangolari lungo il perimetro. La grande torre, che costituisce la principale emergenza superstite del castello, fu invece costruita successivamente, dopo l'invasione di Braccio da Montone, nel punto in cui la forma trapezoidale della pianta si restringe. La maestosa torre, elevata sul monte Buscito (m 1171) e realizzata nella stessa muratura a sacco di pietre di piccola dimensione che caratterizza il preesistente circuito murario, domina tutto lo spazio circostante: uno scenario di grande valore paesaggistico che comprende tutta la piana di Navelli con lo sfondo imponente del Gran Sasso; essa fu eretta probabilmente a spese della ricca famiglia dei Fioravanti a cui, come ringraziamento per aver partecipato fattivamente alla battaglia del 1423 ed aver in tal modo protetto i possedimenti della Chiesa, papa Martino V concesse il patronato sull'abbazia...
Read moreLa chiesa di Santa Maria Assunta ⛪️ insieme all'oratorio di San Pellegrino 🛐 faceva parte di un monastero risalente all'inizio dell'era cristiana ✝️, dove venne sepolto San Pellegrino martirizzato a Bominaco, trafitto da lance 😵 (tra il III e il IV sec.).
Il complesso si trova in una pineta 🌲tra le vallate aquilane ed è in stile romanico con elementi barocchi all'interno (struttura simile a quella di San Liberatore a Majella). La chiesa ha tre navate e 3 absidi con un campanile 🔔 . Le colonne 🏛 all'interno sono tutte diverse tra loro e hanno capitelli corinzi.
[Per visitare le chiese monumentali occorre chiamare il numero sul cancello d'ingresso ☎️ senza previo appuntamento. La guida 🗣 è disponibile dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18 ora legale, 9-12 e 14-16 ora solare.] Interessante la presentazione sebbene Abbastanza sintetica 🤔.
Un'oasi fantastica tra le...
Read moreMonumento nazionale dal 1902, in stile romanico. La datazione puntuale della costruzione non è certa, ma sicuramente antecedente al 1180 (data riportata sul pulpito) e del 1223 riportata sull’altare. Esterni ed interni molto semplici, come nello stile, e questo ne aumenta il fascino architettonico. Pochi gli elementi decorativi intagliati nella pietra, di pregevole fattura. Notevole l’ambone con i suoi decori e le colonne con i capitelli in stile corinzio che lo sorreggono. Altro “pezzo” di notevole fattura è il cero pasquale, colonna ritorta sorretta da un leone, scolpita in unico pezzo. Per la visita di questa chiesa e del pregevole adiacente oratorio dedicato a San Pellegrino tel 0862...
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