Il Villaggio di Crespi d'Adda è patrimonio dell'UNESCO. È infatti uno degli esempi meglio conservati di villaggio operaio industriale del mondo. Inoltre la fabbrica è stata in funzione fino al 2003 e le bellissime casette costruite per gli operai sono tuttora abitate dalle famiglie degli eredi. Crespi prende il nome dalla famiglia di industriali cotonieri lombardi che a fine Ottocento realizzò un moderno "Villaggio ideale del lavoro" accanto al proprio opificio tessile, lungo la riva bergamasca del fiume Adda. Il Villaggio Crespi d'Adda è una vera e propria cittadina completa costruita dal nulla dal padrone della fabbrica per i suoi dipendenti e le loro famiglie. Ai lavoratori venivano messi a disposizione una casa con orto e giardino e tutti i servizi necessari. In questo piccolo mondo perfetto il padrone "regnava" dal suo castello e provvedeva come un padre a tutti i bisogni dei dipendenti: dentro e fuori la fabbrica e "dalla culla alla tomba", anticipando le tutele dello Stato stesso. Nel Villaggio potevano abitare solo coloro che lavoravano nell'opificio, e la vita di tutti i singoli e della comunità intera "ruotava attorno alla fabbrica stessa", ai suoi ritmi e alle sue esigenze. L'Unesco ha accolto Crespi d'Adda nella Lista del Patrimonio Mondiale Protetto in quanto "Esempio eccezionale del fenomeno dei villaggi operai, il più completo e meglio conservato del Sud Europa".
Si può facilmente raggiungere in macchina, seguendo le indicazioni per Capriate S. Gervasio o in bicletta, lungo la ciclabile che costeggia l'Adda. Dista inoltre solo 3km da Trezzo, col suo Castello e la Centrale...
Read moreQuando la famiglia Crespi fondò il cotonificio si dovette incrementare la produzione energetica per il cotonificio stesso e il villaggio. Fu quindi realizzata una nuova centrale, vicino alla più antica centrale idromeccanica. L'inaugurazione avvenne il 25 luglio 1909, giorno dedicato a San Cristoforo, protettore delle acque. Inizialmente dotata di 3 turbine Kaplan (con asse verticale e completamente immerse nell’acqua per permettere la rotazione orizzontale), rimase in funzione fino al 2009, poi cadde in disuso fino al 2015. Fu allora che la Società "Adda Energia" del Gruppo Iniziative Bresciane Spa, la acquistò e la rimise in funzione, permettendo al pubblico di accedere e visitare la parte storica dell’edificio. Le visite sono esclusivamente guidate e si effettuano da marzo a novembre nei giorni festivi secondo un calendario presente nel sito della Proloco Crespi. L'accesso avviene dalla Strada Privata (sterrata campestre aperta quando è giorno di visita), immersa nella vegetazione e parallela al canale di derivazione. Lungo il tragitto si può ammirare anche il Castello di Crespi da un' angolazione normalmente interdetta. La centrale è la più piccola tra quelle create sul medio corso dell’Adda, ma è considerata la più bella, con decorazioni in stile tardo-Liberty lombardo, parquet originale e strutture tecniche che la rendono un vero gioiello dell’archeologia industriale. La struttura ha una...
Read moreA few kilometres from Bergamo, you can take a plunge into the 1900s. In this industrial village you will learn the story of a visionary man who knew how to move with the times. A walk through the village possibly with the good guides of the cultural association of Crespi D'Adda. The...
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