Tappa interessante, ma non indispensabile quando passate per Deruta. Costo del ingresso è di 9 euro, che non è poco. Il biglietto vale la pena piuttosto se decidete visitare la Pinacoteca, aperta solo il sabato, la domenica e nei giorni festivi. Verificate meglio gli orari dell'apertura, perché cambiano dalla stagione all'altra. (Non abbiamo potuto visitare la Pinacoteca il giovedì, perché è chiusa, quindi per me l'ingresso così costoso non è giustificato).
Tenete presente, che non c'è l'aria condizionata e fa caldo. Quindi apprezzare la collezione in questi condizioni non e facile, non ne parliamo di bambini. Non è adatto per loro. Ci sono 3 piani dedicati alla collezione. È facile perdere il percorso, poiché non è ben definito. Per una visita confortevole riservate 2 orette. Noi abbiamo passato circa 2 ore in museo, senza grandissima attenzione verso la fine, perché non si poteva stare comodamente per il caldo che faceva. In più, io non sono una amante della ceramica. Certo, alcune cose erano abbastanza interessanti, come meraviglioso pavimento della chiesa di San Francesco del 1524. Però, voglio dire, se voi siete indecisi sul fatto della visita, avete poco tempo o volete visitare altre cose, potete saltare la tappa. Una passeggiata in città, visite delle fornaci/ botteghe che vendono le ceramiche e...
Read moreUMBRIA Non c’è praticamente museo nel mondo che non possieda una preziosa testimonianza dell’arte ceramica di Deruta. Ma il sancta sanctorum della città umbra è proprio nel suo cuore: il Museo Regionale della Ceramica conserva oltre 6000 opere nel trecentesco complesso conventuale di San Francesco, interamente restaurato. Accanto al quale sono tornate alla luce le fornaci per la produzione di ceramica utilizzate tra la fine del XIV e la prima metà del XV secolo.
👉 Tutto parla di ceramica a Deruta. Non potrebbe essere diversamente, perché è qui che secoli si producono autentici capolavori della creatività umana" dice l'.assessore all turismo Piero Montagnoli. Dall’impronta medievale, questa cittadina umbra – rigorosamente adagiata su un colle tra uliveti e vigneti, tra i Borghi più belli d’Italia – è orgogliosa testimonial di quella tecnica ispano-moresca che applicava anche il lustro metallico alle ceramiche dando vita a straordinari utensili da mensa come piatti e bicchieri, brocche, boccali, fiasche, vasi, decorazioni, pavimenti, piccole sculture, persine quelle targhe devozionali che da centinaia e centinaia di anni (ma la tradizione continua nei nostri giorni) con un’iconografia soprattutto dedicata alla Madonna ed altre legate a ex-voto, in particolare quelle per il vicino santuario della...
Read moreThe museum has a comprehensive collection of local ceramics but also of other areas and holds not just pieces of past centuries but’s also contemporary works - all of which give an unexpected breadth and depth. The use of modern metal galleries and staircases in an ancient building is imaginative and impressive. So much to...
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