✒️ Ghilarza, l'estate del 1974 e il gol di Sanon.
#Ghilarza, si trova al centro della #Sardegna, la prima cosa che salta all'occhio visitandolo sono le sue case, costruite in basalto nero, la cui lavorazione è ancora oggi, insieme all'attività agropastorale, una delle risorse principale del paese. In passato e' stato un importante centro culturale e fonte di ispirazione per giuristi, diplomatici e letterati, tra le tante personalità ricordiamo Antonio Gramsci, che vi trascorse infanzia e adolescenza. Negli anni Sessanta del secolo scorso il paese vantava la più alta percentuale di laureati dell’Isola.
Passeggiando per Corso Umberto, troviamo la"casa museo Gramsci", la sua visita attraverso immagini, documenti, effetti personali ci fa rivivere le tappe significative della sua vita. Al centro si erge la torre aragonese del XV secolo, un tempo carcere, oggi adibita a manifestazioni culturali. In periferia c’è un ‘gioiello’ architettonico romanico, la chiesa di San Palmerio, risalente ai primi del XIII secolo, in facciata i conci di basalto scuro si alternano ad altri rossastri. A circa 5 chilometri dal paese un altro esempio di architettura medievale la chiesa di San Pietro di Zuri. Il vecchio santuario e il villaggio sorgevano un tempo dove oggi c’è il lago Omodeo, per lungo tempo il più grande invaso artificiale d’Europa. In seguito alla realizzazione dell’invaso (1923), l’edificio sacro è stato smontato e ricostruito concio per concio a monte del lago, insieme alle nuove case del borgo, mentre il ‘vecchio Zuri’ giace sott’acqua. Il lago fa da incantevole cornice a una delle opere di ingegneria più famose della Sardegna.
Per me Ghilarza, ha un valore affettivo, finita la scuola con la famiglia raggiungevamo mio padre che lavorava qui, l'ultima volta fu nel 1974.
L'anno dei mondiali di calcio ⚽️ in Germania, dove l'azzurro 🇮🇹 si trasformò, presto, in grigio come le nostre TV 📺 dell'epoca. Emmanuel Sanon, era il giovane attaccante haitiano che segno a Zoff, cresciuto in una famiglia povera, in uno di quei posti chiamati bidonville. Haiti, diversamente da come pensavo, non era un paese povero dell'Africa, ma uno stato, molto povero del Centro America.
Amavo girare, con la mia "graziella", tra le vie di Ghilarza, dalle sue case nere che un po mi intimidivano, due giri di pedale ed eccomi arrivato ad #Abbasanta, il bagno al Lago Omodeo, uno sguardo dentro casa Gramsci, le gite nella vicina Ardauli, l'Ardia di Sedilo, la polvere di camion e ruspe, che entravano e uscivano, dalla "Cava Usai" dove lavorava mio padre.
L'estate sucessiva, ci spostammo nel Camping Is Arenas, ma nonostante il mare 🌊 e la pineta 🌳, niente era paragonabile alle giornate ghilarzesi.
In 50 anni sono tornato a Ghilarza, esclusivamente, quando ho sentito il bisogno di visitare Casa Gramsci, mi piace passeggiare tra i suoi ricordi, ammirare nel piccolo cortile la sua ortensia 🌸, che nonostante gli anni resiste nel tempo come gli scritti del...
Read moreLa chiesa di S. Palmerio prospetta su uno spazio verde ai margini dell’abitato di Ghilarza, poco distante dalla chiesa di S. Giorgio, già parrocchiale. “Sanctu Paraminu de Gilarce” è menzionato nel “Condaghe di S. Maria di Bonarcado” come luogo in cui si teneva corona (udienza) per dirimere controversie locali. Non abbiamo fonti sulla fabbrica romanica, ascrivibile a maestranze attive in Arborea nel primo quarto del XIII secolo. L’edificio risulta dall’innesto di corpi seicenteschi (transetto e presbiterio quadrangolare) all’aula romanica mononavata, con tetto ligneo e campanile a vela nella facciata a nordovest (m 6,96). Il paramento murario, in conci di media pezzatura, è bicromo per l’alternanza di filari in trachite rosa e bruna. Lo zoccolo a scarpa sviluppa larghe paraste d’angolo e, nella facciata, le due lesene che si raccordano con arcatelle sgusciate. Nello specchio mediano si aprono una luce cruciforme e il portale architravato, con stretti capitelli e arco di scarico rialzato di un concio. Dei fianchi è in vista quello meridionale, con monofora a doppio strombo e archetti a doppia ghiera sottile, su robusti peducci. Alcuni archetti hanno la ghiera esterna archiacuta; in una delle lunette si rileva una mezza figura antropomorfa nell’atteggiamento dell’orante. Nel frontone absidale gli archetti sono paralleli agli spioventi e simili a quelli dei fianchi....
Read moreChiesa romanica di inaspettata bellezza risalente al primo quarto del XIII secolo. Sorprende noi contemporanei per l'armonia con la quale si inserisce nel paesaggio urbano e per la suggestiva bicromia di conci in basalto scuro( pietra da sempre lavorata in questo territorio) alternati ad altri in...
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