Alcuni cenni sulla Strage di Capaci. Da Wikipedia l'enciclopedia libera.
La strage di Capaci fu un attentato esplosivo compiuto da Cosa Nostra il 23 maggio 1992 nei pressi di Capaci (PA), per uccidere il magistrato antimafia Giovanni Falcone. Gli attentatori fecero esplodere un tratto dell'autostrada A29, alle ore 17:56, mentre vi transitava sopra il corteo della scorta con a bordo il giudice, la moglie e gli agenti di Polizia, sistemati in tre Fiat Croma blindate. Oltre al giudice, morirono altre quattro persone: la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Vi furono 23 feriti, fra i quali gli agenti Paolo Capuzza, Angelo Corbo, Gaspare Cervello e l'autista giudiziario Giuseppe Costanza.
Storia
La decisione dell'attentato
L'uccisione di Falcone venne decisa nel corso di alcune riunioni delle "Commissioni" regionale e provinciale di Cosa Nostra, avvenute tra il settembre-dicembre 1991, e presiedute dal boss Salvatore Riina, nelle quali vennero individuati anche altri obiettivi da colpire. Nello stesso periodo, avvenne anche un'altra riunione nei pressi di Castelvetrano (a cui parteciparono Salvatore Riina, Matteo Messina Denaro, Vincenzo Sinacori, Mariano Agate, Salvatore Biondino e i fratelli Filippo e Giuseppe Graviano), in cui vennero organizzati gli attentati contro il giudice Falcone, l'allora ministro Claudio Martelli e il presentatore televisivo Maurizio Costanzo In seguito alla sentenza della Cassazione che confermava gli ergastoli del Maxiprocesso (30 gennaio 1992), la "Commissione provinciale" di Cosa Nostra decise di dare inizio agli attentati: per queste ragioni, nel febbraio 1992 venne inviato a Roma un gruppo di fuoco, composto da mafiosi di Brancaccio e della provincia di Trapani (Giuseppe Graviano, Matteo Messina Denaro, Vincenzo Sinacori, Lorenzo Tinnirello, Cristofaro Cannella, Francesco Geraci), che avrebbero dovuto uccidere Falcone, Martelli o in alternativa Costanzo, facendo uso di armi da fuoco. Qualche tempo dopo però Riina li richiamò in Sicilia perché voleva che l'attentato a Falcone fosse eseguito sull'isola adoperando l'esplosivo. Fu scelto Giovanni Brusca come coordintaore dei dettagli delle operazioni.
La ricerca del luogo e la prova dell'esplosivo
Una volta stabilito di utilizzare dell'esplosivo, a Brusca vennero suggerite due opzioni: inserire dell'esplosivo in alcuni cassonetti della spazzatura posti vicino all'abitazione di Falcone, o in un sottopassaggio pedonale che attraversava l'autostrada A29. Entrambe le proposte furono scartate, in quanto per la prima si rischiava di avere troppe vittime innocenti, mentre per la seconda Pietro Rampulla, esperto in esplosivi, suggerì di trovare un luogo stretto dove posizionare le cariche, in modo da ottenere una maggiore deflagrazione. Dopo alcune ricerche, venne trovato un cunicolo di scolo dell'acqua piovana, che attraversava l'autostrada da un lato all'altro. Nell'aprile del '92 Brusca effettuò una prova dell'esplosivo in Contrada Rebuttone, nei pressi di Altofonte: dopo aver scavato nel terreno, collocò un cunicolo delle stesse dimensioni di quello presente sotto l'autostrada e riempì la buca con del cemento; all'interno del cunicolo inserì dell'esplosivo, e vi collocò un detonatore elettrico fornito da Giuseppe Agrigento (che fornì anche dell'esplosivo). Vennero utilizzate la stessa trasmittente e la stessa ricevente che furono poi impiegate nell'attentato a Capaci, procurate da Pietro Rampulla: si trattava di un radiocomando per aeromodellismo. L'esplosione che venne generata, nonostante la carica fosse in quantità di gran lunga inferiore a quella utilizzata nell'attentato, fu...
Read moreITALIANO 🇮🇹 Il monumento è stato realizzato in memoria di Giovanni Falcone e la sua scorta, entrambe le stele (una in direzione Mazara del Vallo, e l’altra in direzione Palermo) si trovano tra gli svincoli di Carini e Capaci / Isole delle Femmine, sull’autostrada A29. Nella carreggiata ovest in direzione Palermo, nel 2017, è stata dedicata un’area chiamata “Giardino della Memoria” o “Quarto Savona Quindici”, in cui è stato piantato un albero di ulivo per ogni vittima di mafia, con i relativi nomi e data di morte. Tra le due stele è stato ricostruito il tunnel, in cui vennero posizionati gli oltre 500 Kg di esplosivo, visibile dal “Giardino della Memoria”. Il 23 maggio, nel “Giardino della Memoria”, viene fatta la celebrazione commemorativa, in cui sono presenti i parenti delle vittime, varie autorità e anche la teca contenente l’auto della scorta (da dove deriva il nome dell’area). Nel giardino ogni cosa ha un significato, per esempio la passerella costruita in legno, il numero delle panche che si trovano, i pilastri della recinzione che hanno varie altezze. È visibile anche la casetta con la scritta “NO MAFIA”. L’intera area è accessibile anche ai disabili. Questi luoghi di grande memoria, almeno una volta nella vita, meritano una visita.
ENGLISH 🇬🇧 The monument was made in memory of Giovanni Falcone and his escort, both songs (one in the direction of Mazara del Vallo, and the other in the direction of Palermo) are located between the junctions of Carini and Capaci / Isole delle Femmine, on the the A29 motorway. In the west carriageway in the direction of Palermo, in 2017, an area has been entitled "Giardino della Memoria" or "Quarto Savona Quindici", in which an olive tree was planted for every mafia victim, with their names and death data. Between the two stelae the tunnel has been reconstructed, in which the over 500 kg of explosives are positioned, visible from the "Giardino della Memoria". On May 23, in the "Giardino della Memoria", the commemorative celebration is held, in which the relatives of the victims, various authorities and also the case with the car of the escort are present. In the garden everything has a meaning. The little house with the word "NO MAFIA" is also visible from the garden. The entire area is also accessible to the disabled. These places of great memory, at least once in their lifetime, are...
Read moreA fitting monument to one of Sicily's greatest heroes, Giovanni Falcone. People have not forgotten him and his sacrifices for the island and continue to bring flowers, candles, and more. Please join them! The memorial garden is beautiful, yet naturally, the energy can still be heavy and dense - unsurprisingly, considering what happened here in 1992. But likewise, there is also a huge amount of love and appreciation. His...
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