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Castle of Itri — Attraction in Itri

Name
Castle of Itri
Description
Nearby attractions
Museum of Banditry
Corso Appio Claudio, 268, 04020 Itri LT, Italy
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i Miserabili
Via, Corso Vittorio Emanuele II, 71, 04020 Itri LT, Italy
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Via della Repubblica, 56, 04020 Itri LT, Italy
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Via Mezzabrino, 7, 04020 Itri LT, Italy
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Via monte vivolo, n 41, 04020 Itri LT, Italy
Ristorante Pizzeria Fra' Diavolo
Via Civita Farnese, 189/191, 04020 Itri LT, Italy
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Flower in a Room
Via Cesare Battisti, 1, 04020 Itri LT, Italy
La Dolce Vite
Via Santa Maria Degli Angeli, 04020 Itri LT, Italy
Hotel Il Grottone
Corso Vittorio Emanuele II, 6, 04020 Itri LT, Italy
Madonna Delle Grazie | Casa Vacanza - Locanda Diffusa
Corso Appio Claudio, 206-208, 04020 Itri LT, Italy
Civico 210
Corso Appio Claudio, 210, 04020 Itri LT, Italy
B&B il vicoletto
Vico Casale, 3, 04020 Itri LT, Italy
GOLDEN SECRET GUEST HOUSE
Via Civita Farnese, 143, 04020 Itri LT, Italy
Terramadre
Via Campoli Alto, 46, 04020 Itri LT, Italy
B&B Mezzabrino Vista Castello
Via Mezzabrino, 19, 04020 Itri LT, Italy
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Keywords
Castle of Itri tourism.Castle of Itri hotels.Castle of Itri bed and breakfast. flights to Castle of Itri.Castle of Itri attractions.Castle of Itri restaurants.Castle of Itri travel.Castle of Itri travel guide.Castle of Itri travel blog.Castle of Itri pictures.Castle of Itri photos.Castle of Itri travel tips.Castle of Itri maps.Castle of Itri things to do.
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Castle of Itri
ItalyLazioItriCastle of Itri

Basic Info

Castle of Itri

Via S. Angelo, 60, 04020 Itri LT, Italy
4.2(339)
Open 24 hours
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spot

Ratings & Description

Info

Cultural
Scenic
Family friendly
attractions: Museum of Banditry, restaurants: i Miserabili, Totó 2.0, Osteria Murat, Contrabbando Urbano, Ristorante Giapponese Sakura, Pizzeria Battista, Osteria Nanninella, Ristorante Pizzeria Bellavista, VivoLi, Ristorante Pizzeria Fra' Diavolo
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+39 0771 732208
Website
ilcastellodiitri.it

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4.2

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Visit the vineyards of Ancient Rome
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Sat, Dec 6 • 9:30 AM
04029, Sperlonga, Lazio, Italy
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i Miserabili

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4.4

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Totó 2.0

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Diego EspositoDiego Esposito
Il castello sorge sul punto più alto del borgo antico di Itri, sul colle Sant'Angelo. Fu eretto dal duca di Gaeta nel IX secolo, e la sua posizione è sempre stata strategica, per la difesa dell'importante via di comunicazione, la Via Appia! Nel XIII secolo il castello passò ai Caetani che lo ampliarono e aggiunsero ambienti ad uso abitativo; nel XVI secolo subentrarono i conti dell'aquila di Fondi e il secolo successivo l'intero territorio passò ai Borbone. In quel periodo Itri si trovò in terra di confine tra lo Stato pontificio e il Regno borbonico, favorendo così il fenomeno del brigantaggio. Tra i briganti di spicco si ricorda Marco Sciarra che usava il castello come base operativa ! Il castello venne poi danneggiato nella seconda guerra mondiale e fu poi restaurato; nel 2007 venne definitivamente aperto al pubblico ! Lo abbiamo visitato il 15 maggio 2022 e l 'ingresso è stato gratuito! La guida all'ingresso ha detto che a maggio è gratuito e normalmente si paga 3 euro. Prima di entrare e girare liberamente negli ambienti, la guida ci ha fornito le informazioni storiche sul sito! Gli ambienti sono spogli, ad eccezione di quando si allestiscono per mostre temporanee; molto bella la torre cilindrica collegata con il camminamento di ronda al resto del castello. Anche se il sito sembra un po' faticoso da raggiungere, non lo è, e basta parcheggiare in uno dei due parcheggi all'interno del borgo; se non si teme la strettoia di 1.80 mt , consiglio il parcheggio più in alto!
Roberto LoriRoberto Lori
Bellissimo castello medievale nel Comune di Itri (LT). Facilmente raggiungibile grazie alle indicazioni dalla parte nuova del paese. Comodo parcheggio gratuito anch'esso indicato a pochi minuti a piedi. L'interno è praticamente vuoto, non essendoci arredi. Presente un bell'affresco del 1300 in una sala. L'interno e l'esterno sono Illuminati comunque in maniera suggestiva. Spettacolare il camminamento di ronda per la Torre del Coccodrillo. Ugualmente spettacolare la vista dalla terrazza. La guida fornita all'ingresso è molto esaustiva. Così come anche le spiegazioni fornite dall'addetto/a della biglietteria. Un consiglio che mi sento di dare: per raggiungere il castello non seguite le indicazioni appena dopo la porta del paese che incontrate dopo il parcheggio. Proseguite su via San Martino e fate piuttosto il giro lungo in modo da passare per il paese vecchio visitarlo e vedere anche la chiesa di San Michele Arcangelo. Si allunga un pò, un quarto d'ora, ma ne vale la pena.
Giuseppe De FilippoGiuseppe De Filippo
La costruzione del Castello risale tra la fine del IX e l'inizio del X secolo, ad opera dei Duchi di Gaeta, per difendersi dalle incursioni longobarde. Successivamente fu ampliato con una seconda torre, più imponente della prima e nuovamente ampliato dal 1234 dalla famiglia dei Caetani. Adiacente alle mura sorse il Rione ebraico, la Giudea, che comunicava con il resto della cittadella fortificata attraverso una porta, di notte chiusa a chiave per impedire che gli Ebrei si confondessero con la popolazione. Anche il castello di Itri non sfugge, come tante fortezze medioevali, ad un alone di mistero. Curiosa è la leggenda che riguarda la torre cilindrica, conosciuta come torre del coccodrillo. Nella parte inferiore infatti c'era dell'acqua con la presenza di un alligatore, cui venivano dati in pasto i condannati a morte. Per non parlare poi dei fantasmi, che, secondo alcuni, ogni tanto compaiono per vagare come anime in pena. Foto Latina Quotidiano.it
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Il castello sorge sul punto più alto del borgo antico di Itri, sul colle Sant'Angelo. Fu eretto dal duca di Gaeta nel IX secolo, e la sua posizione è sempre stata strategica, per la difesa dell'importante via di comunicazione, la Via Appia! Nel XIII secolo il castello passò ai Caetani che lo ampliarono e aggiunsero ambienti ad uso abitativo; nel XVI secolo subentrarono i conti dell'aquila di Fondi e il secolo successivo l'intero territorio passò ai Borbone. In quel periodo Itri si trovò in terra di confine tra lo Stato pontificio e il Regno borbonico, favorendo così il fenomeno del brigantaggio. Tra i briganti di spicco si ricorda Marco Sciarra che usava il castello come base operativa ! Il castello venne poi danneggiato nella seconda guerra mondiale e fu poi restaurato; nel 2007 venne definitivamente aperto al pubblico ! Lo abbiamo visitato il 15 maggio 2022 e l 'ingresso è stato gratuito! La guida all'ingresso ha detto che a maggio è gratuito e normalmente si paga 3 euro. Prima di entrare e girare liberamente negli ambienti, la guida ci ha fornito le informazioni storiche sul sito! Gli ambienti sono spogli, ad eccezione di quando si allestiscono per mostre temporanee; molto bella la torre cilindrica collegata con il camminamento di ronda al resto del castello. Anche se il sito sembra un po' faticoso da raggiungere, non lo è, e basta parcheggiare in uno dei due parcheggi all'interno del borgo; se non si teme la strettoia di 1.80 mt , consiglio il parcheggio più in alto!
Diego Esposito

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Bellissimo castello medievale nel Comune di Itri (LT). Facilmente raggiungibile grazie alle indicazioni dalla parte nuova del paese. Comodo parcheggio gratuito anch'esso indicato a pochi minuti a piedi. L'interno è praticamente vuoto, non essendoci arredi. Presente un bell'affresco del 1300 in una sala. L'interno e l'esterno sono Illuminati comunque in maniera suggestiva. Spettacolare il camminamento di ronda per la Torre del Coccodrillo. Ugualmente spettacolare la vista dalla terrazza. La guida fornita all'ingresso è molto esaustiva. Così come anche le spiegazioni fornite dall'addetto/a della biglietteria. Un consiglio che mi sento di dare: per raggiungere il castello non seguite le indicazioni appena dopo la porta del paese che incontrate dopo il parcheggio. Proseguite su via San Martino e fate piuttosto il giro lungo in modo da passare per il paese vecchio visitarlo e vedere anche la chiesa di San Michele Arcangelo. Si allunga un pò, un quarto d'ora, ma ne vale la pena.
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La costruzione del Castello risale tra la fine del IX e l'inizio del X secolo, ad opera dei Duchi di Gaeta, per difendersi dalle incursioni longobarde. Successivamente fu ampliato con una seconda torre, più imponente della prima e nuovamente ampliato dal 1234 dalla famiglia dei Caetani. Adiacente alle mura sorse il Rione ebraico, la Giudea, che comunicava con il resto della cittadella fortificata attraverso una porta, di notte chiusa a chiave per impedire che gli Ebrei si confondessero con la popolazione. Anche il castello di Itri non sfugge, come tante fortezze medioevali, ad un alone di mistero. Curiosa è la leggenda che riguarda la torre cilindrica, conosciuta come torre del coccodrillo. Nella parte inferiore infatti c'era dell'acqua con la presenza di un alligatore, cui venivano dati in pasto i condannati a morte. Per non parlare poi dei fantasmi, che, secondo alcuni, ogni tanto compaiono per vagare come anime in pena. Foto Latina Quotidiano.it
Giuseppe De Filippo

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Reviews of Castle of Itri

4.2
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Il castello sorge sul punto più alto del borgo antico di Itri, sul colle Sant'Angelo. Fu eretto dal duca di Gaeta nel IX secolo, e la sua posizione è sempre stata strategica, per la difesa dell'importante via di comunicazione, la Via Appia! Nel XIII secolo il castello passò ai Caetani che lo ampliarono e aggiunsero ambienti ad uso abitativo; nel XVI secolo subentrarono i conti dell'aquila di Fondi e il secolo successivo l'intero territorio passò ai Borbone. In quel periodo Itri si trovò in terra di confine tra lo Stato pontificio e il Regno borbonico, favorendo così il fenomeno del brigantaggio. Tra i briganti di spicco si ricorda Marco Sciarra che usava il castello come base operativa ! Il castello venne poi danneggiato nella seconda guerra mondiale e fu poi restaurato; nel 2007 venne definitivamente aperto al pubblico !

Lo abbiamo visitato il 15 maggio 2022 e l 'ingresso è stato gratuito! La guida all'ingresso ha detto che a maggio è gratuito e normalmente si paga 3 euro.

Prima di entrare e girare liberamente negli ambienti, la guida ci ha fornito le informazioni storiche sul sito! Gli ambienti sono spogli, ad eccezione di quando si allestiscono per mostre temporanee; molto bella la torre cilindrica collegata con il camminamento di ronda al resto del castello.

Anche se il sito sembra un po' faticoso da raggiungere, non lo è, e basta parcheggiare in uno dei due parcheggi all'interno del borgo; se non si teme la strettoia di 1.80 mt , consiglio il parcheggio...

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1.0
1y

Il castello esternamente un incanto, peccato per come viene tenuto, all'interno non c'è praticamente nulla , a parte un banchetto con una signora che da informazioni neanche veritiere , siamo andati in autonomia in giro per il castello, al piano sotterraneo abbiamo trovato scatole , tappeti arrotolati , sedie rotte , al piano zero alcune bacheche con un po' di foto che raccontano qualcosa , un maglione su una scala " forse della stessa signora che ci ha accolto Saliti al primo piano il nulla , tre panelli che a detta della ragazza avrebbero dovuto proiettare qualcosa invece spente , tre bandiere un affresco su una parete , infine sopra sul terrazzo in evidente ristrutturazione poiche c'erano attrezzature da lavoro , un panorama mozzafiato. Infine l'area esterna godeva di una vista bellissima, ma anche li sedie verdi di plastica messe una dentro l'altra . Insomma una struttura storica , bene culturale non può essere tenuta così . Aggiungo almeno una pulita ai vetri , all'ascensore messo al suo interno sporco come non mai gliela si potrebbe dare . Sono rimasta delusa dalla maniera in cui un posto così bello viene tenuto, spero che vengano presi provvedimenti è un bene pubblico e soprattutto storico . Spero che i 3 euro che prendete per vistare ciò che lasciate in giro vengano utilizzati per ridare dignità...

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3.0
2y

Average review, because the caste is very very beautiful and imposing from the outside, but when you enter it really few rooms are visitable, there are no furniture, historical finds, explainations to read or paintings to see. Just bare rooms and nothing more, empty rooms. The Crocodile's tower then would be very interesting to visit (that was the name due to the crocodile who lived there and prisoners were fed to him), but...

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