Ieri sera siamo andati al Teatro Manzoni a vedere gli Autogol (gli Autoooogol papapaaaa - sigletta in testa ). Premetto che a me stanno simpaticissimi, ma sono andata più che altro per accompagnare Francy: io di calcio, ormai, capisco poco e niente. Però loro sono davvero bravi, fanno ridere e sanno intrattenere. Se non li conoscete, seguiteli: meritano. Francy, previdente come sempre, aveva prenotato i biglietti già a ottobre per il teatro più famoso di Monza. Lo stesso Manzoni che, oltre a scrivere "I Promessi Sposi", ha evidentemente trovato il tempo di reinventarsi sala eventi. A ottobre, Francy fa il bonifico per due biglietti ridotti: io in carrozzina, come richiesto dal teatro, e lui accanto a me. Tutto perfetto… almeno sulla carta. Arriviamo al teatro e la signora in biglietteria, con la calma di chi sa di essere nel caos, ci dice che i biglietti che avremmo dovuto prendere sul posto non erano vicini "abbiamo avuto un problema". Li guardiamo lì, e sorpresa: avevano tagliato fuori il posto di Francesco. Secondo il teatro, io avrei dovuto stare in carrozzina tre file indietro e lui in prima fila. Perché si sa, quando marito e moglie vanno al cinema o a teatro, è tradizione sedersi a distanza di sicurezza. Ovviamente ho subito chiesto di parlare con un responsabile. Risposta? "Non c’è". Allora ho chiesto il direttore. "A casa". Perfetto. Nel frattempo, Francesco va a controllare i posti e capisce che, in quelle condizioni, ce ne saremmo dovuti tornare a casa. Poi, l’illuminazione: parlare con i vigili del fuoco. E qui, chapeau. I vigili del fuoco di Monza, con una professionalità che il teatro dovrebbe studiare, ci dicono subito che Francesco poteva stare accanto a me con una sedia. Nessun problema di sicurezza: se fosse successo qualcosa, se ne sarebbero occupati loro. A questo punto, il famoso "responsabile" del teatro decide di palesarsi, giusto per peggiorare la situazione. Dice che non si può fare, proprio per motivi di sicurezza. Quelli già smontati dai vigili, per intenderci. Si accende una piccola discussione, e vincono i vigili (grazie al cielo). Io mi preparo a fare il giro del teatro per accedere in bassa platea – perché, ovviamente, l’unico accesso accessibile è all’esterno. E qui, devo dirlo, almeno il posto per la carrozzina era eccellente: vicinissimo al palco. Tutto bene quel che finisce bene? Magari. Arriva un’altra ragazza del teatro, con un’idea brillante: "Forse è meglio se lei sta dietro e suo marito davanti". L’ho guardata e le ho chiesto: "Lei ha una compagna o un compagno? Andate mai al teatro seduti in file diverse?". Sbianca e inizia a giustificarsi. Le dico che quello che stavano facendo era discriminazione, e lei, per difendersi, tira fuori la perla: "Ma no, ho anch’io un’amica in carrozzina". E certo, come tutti abbiamo un amico gay. I vigili, a quel punto, iniziano a perdere la pazienza: "Signora, ormai abbiamo risolto". Giusto, ma allora perché continuare a complicare le cose? Alla fine, siamo stati vicini: io sulla mia carrozzina e Francy su una sedia. Ma che fatica. Secondo me, il problema è che quando abbiamo comprato i biglietti, non hanno bloccato il posto per la carrozzina e hanno venduto i posti accanto. Poi, quando si sono trovati con l’emergenza, hanno pensato di spostare Francesco in prima fila, che era praticamente attaccata al palco (c’erano regista e staff in quella fila). Però io dovevo stare tre file indietro, nello spazio per la carrozzina. In tutto questo, non posso fare a meno di notare come riusciamo sempre a creare problemi quando non ce ne sono. E alla fine, è sempre così: veniamo trattati da "diversamente abili", e odio questa parola proprio per questo motivo. Perché no, non voglio essere trattata diversamente, voglio essere trattata...
Read moreChe devo dire? È il nostro unico teatro a Monza e ce lo teniamo. Mi fa sempre un po'tristezza che la cultura sotto ogni sua propria forma sia sempre costretta ad arrancare. Si spende il minimo e magari anche meno per fare arte. Il Manzoni non si discosta da questo ordine delle cose. Non si investe nella struttura, montare uno spettacolo è problematico e l'acustica non è eccellente. Tuttavia li frequenteremmo di più se ci fosse maggiore offerta e prezzi più alla portata. Ci vorrebbero iniziative per portarci dentro la gente e non i soliti noti barbosi e interessati solo a fare sociale e rappresentativa presenza come a marcare il territorio per poi vederli con i telefonini o a sbadigliare colpiti da flagellazione culturale. Portare i giovani con costi adatti alle loro tasche lasciandogli anche i soldi per una pizza e portare le famiglie con pacchetti mirati. Poi gli over 65 con iniziative di costo calmierato ancora tanti e tanti spettacoli. Spesso nei weekend non c'è alcuna rappresentazione. Perché non sostenere il teatro minore e dargli visibilità? A parte questo il mio Manzoni lo vorrei per sempre teatro senza mai pensare che possa un giorno diventare il negozio della solita catena della grande distribuzione come è avvenuto per lo...
Read moreTeatro Manzoni: tutti gli eventi „
Il teatro Manzoni a Monza è uno dei principali teatri del capoluogo brianzolo e si trova in via Manzoni al civico 23, a due passi da piazza Trento e Trieste e dal municipio.
Situato nel pieno centro storico è presente in città dal 1955 e ha appena raggiunto il traguardo di Sessant'anni di attività. Il cartellone comprende spettacoli di prosa, teatro comico, balletto e musica.
Il teatro è raggiungibile a piedi dal centro mentre per chi arriva in auto in esclusiva per gli spettacoli organizzati da Teatro di Monza gli spettatori possono usufruire della tariffa agevolata con il parcheggio sotterraneo di piazza Trento e Trieste al prezzo di € 4,00 (Per il riconoscimento della tariffa convenzionata il biglietto del parcheggio dovrà essere vidimato, prima dello spettacolo, con l’apposito timbratore presente al Teatro Manzoni; il pagamento del biglietto è da effettuarsi, prima del ritiro della vettura, alle casse del Parcheggio Piazza...
Read more