Piacevole cascata, abbastanza comoda da raggiungere. Il sentiero naturalistico parte da Via del Cardinale, alle porte di Nepi, dove volendo, superato il ponticello di legno all'inizio del bosco, si può fare una breve e momentanea deviazione per visitare i Cavoni, ovvero delle gole di tufo molto suggestive. L'itinerario è interamente ombreggiato, perfetto come trekking per le giornate afose e la cosa che mi ha sorpreso più di tutte è la notevole portata d'acqua che la cascata presenta nonostante le piogge scarse dell'ultimo periodo. Su alcuni tratti non batte mai il sole e quindi il sentiero, rimanendo perennemente umido, risulta essere piuttosto scivoloso quindi, anche se privo di punti esposti e dislivelli notevoli, sono comunque raccomandate scarpe da trekking. Arrivati alla cascata vi consiglio di farvi un bel tuffo se la visitate d'estate e rimanete vicini alla sponda altrimenti la corrente rischia di trascinarvi. Portatevi con voi magari un asciugamano, delle scarpette da scoglio, dei calzini di ricambio e un telo per sedersi visto che lì a ridosso, c'è solo un tavolone con la panca che spesso viene puntualmente occupato. Non ci sono rifugi lungo il percorso e la tratta singola è lunga circa 3km. Al ritorno, fate lo stesso percorso dell'andata e, se potete e avete uno spirito avventuriero, prendete la deviazione che vi porta alla sorgente del Tasso e, più inoltrata, la Cascata del Pizzo. Attenzione: in questa deviazione il sentiero è scosceso e attrezzato con corde. Non fatelo se non avete scarpe adatte. Non ho avvistato fauna di nessun genere, fortunatamente. Giusto qualche persona con cani a seguito, anche grossi e senza guinzaglio. Esperienza consigliata! Su Wikiloc ho caricato la traccia GPS anche se la segnaletica è...
Read morePartendo dall’area di parcheggio della Porta Falisca, si procede per qualche centinaio di metri per raggiungere l’imbocco del sentiero su via delle Mura. Un cartello informativo, spiega che il sentiero è inagibile e bisogna accedere alle forre passando dal lato opposto di Nepi, sui sentieri con numerazione 178. Io ho utilizzato il vecchio sentiero, con attrezzatura e competenze di roccia, boschi e falesie, per seguire il vecchio itinerario e raggiungere lo snodo del percorso sottostante. Da qui, le indicazioni divengono nuovamente chiare e ci si ritrova quasi subito nei pressi della Cascata del Picchio, superando qualche rovo. Ho trovato le indicazioni dei cartelli molto chiare, è praticamente impossibile non raggiungere la cascata. Per effetto della precedente pioggia, le acque del fiume e delle cascate e cascatelle, era estremamente fangosa e torbida ma non meno imponente. Il flusso del Picchio è abbastanza regolare, il laghetto è sabbioso e marrone e sconsiglio di farci il bagno finché non tornerà limpido. Per quanto la forra non sia più ampia di 200 metri, il bosco al suo interno è straordinariamente fitto e rigoglioso. Si possono notare orme di predatori, qualche serpentello, rane e insetti a non finire. Fortunatamente un’associazione di volontari ha posto delle pedane, supportate da corde, per consentire in diversi punti, il guado del fiume che, non sempre offre massi sufficienti al passaggio. L’intero sottobosco è disseminato di funghi, lamponi, more, fichi e castagne. Andando a zonzo fuori dai sentieri, si può incappare in conformazioni rocciose che ospitano tane di animali, oppure in aree private e recintate....
Read more20.03.22 - Bello! Consigliatissimo. Il percorso parte da Nepi paese, appena fuori le mura della Rocca. Inizialmente si leggono le indicazioni per "Percorso Belvedere" e, dopo un vivaio presente sulla strada principale, ci sono le indicazioni per "I Cavoni" e "Percorso Ecologico". Si percorre la strada in discesa, superato il primo ponte si tiene la sinistra. Sempre dritto seguendo le indicazioni Bianco/Rosse CAI, al secondo ponticello con assi e corda, sinistra. Purtroppo alcuni vandali hanno rotto le indicazioni ma il percorso è pulito, battuto e ben indicato (segui sempre i segnalini). Il percorso è sostanzialmente semplice, non scrivo adatto a tutti poiché potrebbe essere frainteso. Presenta alcuni passaggi fangosi su cui ci sono assi di legno per evitare di sprofondare. 2/3 discese/salite con una pendenza non sottovalutabile e sabbiose perciò si può scivolare. Ci si mette circa due ore A/R con passo "normale". Il percorso è per lo più ombroso perciò percorribile in estate al fresco. Sono presenti vari spiazzi ove potersi fermare per pranzare al sacco o riposare (no panchine). No fontane. Nei pressi della cascata, come in foto, c'è una panca con sedute per pranzare vista cascata. La portata della cascata è sufficiente a garantire lo spettacolo. Seppur non parliamo di un salto d'acqua come Le Marmore (TR), il percorso e l'ambiente incontaminato ne...
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