Una visita al Sacrario del Montello evoca una profonda meditazione e riflessione su chi ha sacrificato la propria vita per la libertà che oggi godiamo. Questo luogo non è solo un monumento ai caduti della Prima Guerra Mondiale, ma un'esperienza toccante che ci mette di fronte alla tragica grandezza del conflitto e al coraggio dei soldati. L'esperienza della visita Il Sacrario si erge maestoso sulla cima del colle, una struttura imponente che domina il paesaggio circostante. Una volta entrati, si respira un'atmosfera di solennità e rispetto. Le lapidi, allineate in file ordinate, portano incisi i nomi di migliaia di soldati conosciuti e non; un promemoria silenzioso dell'enorme tributo di vite umane. La quiete del luogo favorisce un momento di raccoglimento, portando il visitatore a riflettere sul significato del sacrificio e sulla fragilità della pace. La struttura circolare, con le sue pareti che racchiudono le spoglie dei caduti, sembra quasi un abbraccio simbolico, un ultimo gesto di onore verso chi ha combattuto. L'architettura minimalista e solenne contribuisce a creare un ambiente di profonda spiritualità, libero da distrazioni, dove l'unica cosa che conta è il ricordo e il rispetto. Un percorso di memoria Il Sacrario del Montello rappresenta il punto culminante di un percorso di memoria che si snoda attraverso i luoghi della Grande Guerra nel Veneto. (Alcune zone all'interno sono transennate perché ci piove dentro, speriamo che l'amministrazione che se ne occupa intervenga quanto prima.) Chi desidera comprendere appieno i valori e le tragedie del conflitto, un itinerario ideale può includere: Nervesa della Battaglia: teatro di scontri decisivi. Le trincee sul Piave: testimonianze tangibili della vita dei soldati. Le barche ponte: che permisero l'attraversamento del fiume. Il luogo dell'abbattimento di Francesco Baracca: dove cadde l'asso dell'aviazione italiana. Le rovine della Basilica di Sant'Eustachio: un monito delle distruzioni causate dalla guerra. Il Museo MeVe a Montebelluna: un'ultima tappa fondamentale, che con le sue esposizioni moderne e multimediali offre una visione completa e interattiva della storia e delle conseguenze della guerra, aiutando a comprendere i veri valori e le immense tragedie che essa comporta. Questo percorso, che culmina con la visita al Sacrario e al MeVe, non è solo un viaggio turistico, ma un pellegrinaggio nella storia che ci permette di onorare il passato e di imparare per...
Read moreIl Sacrario Militare del Montello costruito dal 1932 al 1935 raccoglie le spoglie di 9325 caduti, dai vari cimiteri di guerra del medio Piave. E' un luogo meraviglioso, da visitare, tra l'altro il panorama è splendido, soprattutto nei giorni in cui l'aria è tersa. Peccato che il posto non è particolarmente curato. Luci e neon bruciati, umidità, marmi che andrebbero risistemati. Un decoro floreale che in altri Sacrario non manca.. Il Sacrario è aperto anche la domenica, l'ingresso è gratuito, e non si debbono lasciare offerte di nessun tipo. L'apertura domenicale é garantita a turno dai volontari delle Associazioni d'arma del posto, Alpini, Artiglieri e altrimenti sarebbe chiuso come lo è chiuso il lunedì. Io penso che il Sacrario e tutti gli altri deve essere considerato alla stregua di un museo, e la domenica deve essere aperto dal personale pagato dai contribuenti e non dai volontari. Se uno vuole fare una visita è più facile e legittimo che la faccia di domenica. Si vada a vedere il registro delle presenze. Quindi le aperture andrebbero riconsiderare ed il luogo rivalutato. Onore ai caduti.
ORARI DI APERTURA VEDI...
Read moreUna torre alta 25 metri visibile anche da lontano, con oltre 9000 spoglie di soldati, che erano sepolti nei cimiteri lungo il Piave, fiume sacro alla Patria, raccolti e portati in questo Sacrario. Si entra da una grande scalinata in un ambiente che richiede silenzio e rispetto per tutti i militari deceduti nella Grande Guerra. Al secondo piano troviamo delle vetrinette contenenti dei residuati bellici trovati durante la costruzione del Sacrario. Salendo ancora si arriva alle balconate dove la bandiera Italiana garrisce al vento e si vede il greto del Piave teatro di furiose battaglie. Merita una visita per non dimenticare e onorare un secolo di storia. Poco distante si trova il capitello di Francesco Baracca che colpito cadde con il suo aereo e morì. Oggi il suo cavallino rampante rivive sulla Ferrari. Grandi parcheggi, qualche difficoltà per le persone...
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