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Roman Town of Cosa — Attraction in Orbetello

Name
Roman Town of Cosa
Description
Nearby attractions
Tagliata Etrusca
Via delle Rose, 58015 Ansedonia GR, Italy
Nearby restaurants
Il Pescatore di Ansedonia
Via del Gelsomino, 2, 58015 Ansedonia GR, Italy
Antico Botteghino Di Ansedonia
Strada Comunale Ansedonia, 18, 58015 Ansedonia GR, Italy
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Keywords
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Roman Town of Cosa
ItalyTuscanyOrbetelloRoman Town of Cosa

Basic Info

Roman Town of Cosa

Via delle Ginestre, 35, 58015 Ansedonia GR, Italy
4.5(379)
Open 24 hours
Save
spot

Ratings & Description

Info

Cultural
Outdoor
Scenic
Family friendly
Off the beaten path
attractions: Tagliata Etrusca, restaurants: Il Pescatore di Ansedonia, Antico Botteghino Di Ansedonia
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Phone
+39 0564 881421
Website
museitoscana.cultura.gov.it

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Reviews

Nearby attractions of Roman Town of Cosa

Tagliata Etrusca

Tagliata Etrusca

Tagliata Etrusca

3.8

(54)

Open until 12:00 AM
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Nearby restaurants of Roman Town of Cosa

Il Pescatore di Ansedonia

Antico Botteghino Di Ansedonia

Il Pescatore di Ansedonia

Il Pescatore di Ansedonia

4.1

(193)

$$

Closed
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Antico Botteghino Di Ansedonia

Antico Botteghino Di Ansedonia

4.1

(258)

$$

Closed
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Reviews of Roman Town of Cosa

4.5
(379)
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5.0
25w

STORIA DI UNA CITTÀ INTERMITTENTE

La colonia di diritto latino di Cosa fu fondata nel 273 a.C. su una collina a 114 m slm a sud dell' Argentario, che in età augustea sarà cosi descritta da Strabone (5, 2, 8): "Dopo Populonia è Cosa, una città poco sopra il mare. Sopra la baia c'è una collina, sulla quale si trova la città. Porto di Ercole è di fronte, e vicino vi è una laguna e da un promontorio sulla baia si avvista il passaggio dei tonni". Benché favorito dalla natura, il sito non sembra aver conosciuto un'occupazione prima dell'arrivo dei coloni romani. Il nome Cosa potrebbe essere derivato da un toponimo etrusco *Cusi o *Cusia, ma ad oggi non sono note strutture etrusche sul sito. Il sito etrusco maggiore a riferito quel nome. Nel III secolo a.C. Roma attacca le città etrusche tirreniche, e nel territorio confiscato a Vulci sarà dedotta la colonia Cosa, nove anni prima dello scoppio della prima Guerra Punica (264-241 a.C.). In occasione della sua fondazione anche il paesaggio agrario venne del tutto ristrutturato, come attestano le tracce di centuriazione nella Valle d'Oro. La presenza del Portus Cosanus conferma le motivazioni anche strategiche della scelta del sito: un rostro iscritto appartenente ad una nave romana affondata durante la decisiva battaglia dalle Egadi contro Cartagine nel 241 a.C. conferma che anche Cosa contribuì alla costruzione della flotta romana. La città conobbe una seconda deduzione coloniale nel 197 a.C., e visse la sua massima prosperità sino al 70 a.C. circa, quando Cosa subì le gravi conseguenze di una incursione, forse di pirati. Alla ripresa di età augustea e giulio-claudia sono riferibili le più importanti testimonianze residenziali oggi note, specie nel quartiere intorno al Foro, che testimoniano di una prima sostanziale riduzione dell'abitato entro le mura urbiche. Nei secoli successivi la storia del centro urbano di Cosa ha un andamento che a ragione E. Fentress ha definito "intermittente": a periodi di grave crisi si alternano fasi, come l'età severiana (193-235 d.C.), in cui l'interesse imperiale per l'antica città repubblicana sembra nuovamente intensificarsi. Ma dopo il 250 d.C. la popolazione si trasferirà in pianura (ove nasce Succosa, dal latino Sub Cosam) e nel 416 d.C. Rutilio Namaziano descrive il promontorio in stato di rovinoso abbandono. Tra VI e IX secolo d.C. sull'acropoli nasce un castrum bizantino, e l'insediamento muta il nome da Cosa in Ansedonia. In seguito il territorio fu ceduto al Monastero di Sant'Anastasio ad aquas salvias. A partire dal XIII secolo Ansedonia entrò nei possedimenti della famiglia degli Aldobrandeschi e poi del comune di Orvieto, e fu infine distrutta dalla Repubblica di...

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6y

If you are in the area a great educational stop. Walk among the ancient ruins that have been partially excavated. The cost for the museum is only 2€ and well worth it to get a better history of the site.

In early October we had the place almost entirely to ourselves. The descriptions of the various areas are in several languages including English. Very informative.

The sense of history is immense and you can get a feeling for what it was like to...

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1y

Not an ordinary place by any means. This is anything but Roman Town. It is megalitic marvel. Build by unknown ancient technology completely misunderstood by academia and people. COSA has minblowing 300 m long megalitic wall comparable to Sascayhuaman in Peru. Wall build thousands of years before romans existed. I don't even care about about archeological...

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Alfredo NicolosiAlfredo Nicolosi
STORIA DI UNA CITTÀ INTERMITTENTE La colonia di diritto latino di Cosa fu fondata nel 273 a.C. su una collina a 114 m slm a sud dell' Argentario, che in età augustea sarà cosi descritta da Strabone (5, 2, 8): "Dopo Populonia è Cosa, una città poco sopra il mare. Sopra la baia c'è una collina, sulla quale si trova la città. Porto di Ercole è di fronte, e vicino vi è una laguna e da un promontorio sulla baia si avvista il passaggio dei tonni". Benché favorito dalla natura, il sito non sembra aver conosciuto un'occupazione prima dell'arrivo dei coloni romani. Il nome Cosa potrebbe essere derivato da un toponimo etrusco *Cusi o *Cusia, ma ad oggi non sono note strutture etrusche sul sito. Il sito etrusco maggiore a riferito quel nome. Nel III secolo a.C. Roma attacca le città etrusche tirreniche, e nel territorio confiscato a Vulci sarà dedotta la colonia Cosa, nove anni prima dello scoppio della prima Guerra Punica (264-241 a.C.). In occasione della sua fondazione anche il paesaggio agrario venne del tutto ristrutturato, come attestano le tracce di centuriazione nella Valle d'Oro. La presenza del Portus Cosanus conferma le motivazioni anche strategiche della scelta del sito: un rostro iscritto appartenente ad una nave romana affondata durante la decisiva battaglia dalle Egadi contro Cartagine nel 241 a.C. conferma che anche Cosa contribuì alla costruzione della flotta romana. La città conobbe una seconda deduzione coloniale nel 197 a.C., e visse la sua massima prosperità sino al 70 a.C. circa, quando Cosa subì le gravi conseguenze di una incursione, forse di pirati. Alla ripresa di età augustea e giulio-claudia sono riferibili le più importanti testimonianze residenziali oggi note, specie nel quartiere intorno al Foro, che testimoniano di una prima sostanziale riduzione dell'abitato entro le mura urbiche. Nei secoli successivi la storia del centro urbano di Cosa ha un andamento che a ragione E. Fentress ha definito "intermittente": a periodi di grave crisi si alternano fasi, come l'età severiana (193-235 d.C.), in cui l'interesse imperiale per l'antica città repubblicana sembra nuovamente intensificarsi. Ma dopo il 250 d.C. la popolazione si trasferirà in pianura (ove nasce Succosa, dal latino Sub Cosam) e nel 416 d.C. Rutilio Namaziano descrive il promontorio in stato di rovinoso abbandono. Tra VI e IX secolo d.C. sull'acropoli nasce un castrum bizantino, e l'insediamento muta il nome da Cosa in Ansedonia. In seguito il territorio fu ceduto al Monastero di Sant'Anastasio ad aquas salvias. A partire dal XIII secolo Ansedonia entrò nei possedimenti della famiglia degli Aldobrandeschi e poi del comune di Orvieto, e fu infine distrutta dalla Repubblica di Siena nel 1329.
Doug DuwenhoeggerDoug Duwenhoegger
If you are in the area a great educational stop. Walk among the ancient ruins that have been partially excavated. The cost for the museum is only 2€ and well worth it to get a better history of the site. In early October we had the place almost entirely to ourselves. The descriptions of the various areas are in several languages including English. Very informative. The sense of history is immense and you can get a feeling for what it was like to live in the BCE.
Marek TokarcikMarek Tokarcik
Not an ordinary place by any means. This is anything but Roman Town. It is megalitic marvel. Build by unknown ancient technology completely misunderstood by academia and people. COSA has minblowing 300 m long megalitic wall comparable to Sascayhuaman in Peru. Wall build thousands of years before romans existed. I don't even care about about archeological museum uphill...
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