Il 30 Luglio 1966 il Prof. Parenzan inaugurò la Stazione di Biologia Marina di Porto Cesareo, costituita da Museo, Biblioteca e un piccolo laboratorio; egli ne fu direttore sino alla sua morte avvenuta il 26 Novembre 1992. La scelta del sito non è stata certo casuale, il Prof. P. Parenzan nella sua relazione inaugurale le diede diverse motivazioni, tra cui le sostanziali sono l'alto interesse scientifico che quest'area riveste per le ricerche di biologia marina e l'ambiente biologico di particolare interesse de La Strea, in cui convivono, costituendo un'associazione subtropicale l'alga verde Anadyomene stellata, il porifero Geodia cydonium e l'echinoderma oloturoide Holothuria impatiens.
Nel 1977 il Parenzan donò l'intera collezione del Museo all'Università degli Studi di Lecce e nel 1999 fu stipulata una Convenzione tra Università, Provincia di Lecce e Comune di Porto Cesareo per la gestione della struttura mediante un Consiglio Direttivo ed un Comitato Scientifico.
Dopo la morte del suo fondatore, la Direzione della Stazione passò al Direttore del Dipartimento di Biologia dell'Università di Lecce (attualmente Università del Salento e Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche e Ambientali). Negli ultimi anni la biblioteca della Stazione, divenuta di notevoli dimensioni per numero di volumi, è stata trasferita al Dipartimento di afferenza ed anche il piccolo laboratorio è confluito negli spazi del Laboratorio di Zoologia e Biologia Marina dello stesso Dipartimento. Di fatto, quindi, solo il Museo di Biologia Marina è rimasto a Porto Cesareo in via Vespucci. Si sono poi succedute diverse convenzioni che hanno assicurato la gestione del Museo di Biologia Marina, intitolato al suo fondatore.
Nel 2009 l'Università del Salento si è dotata di un Sistema Museale di Ateneo (SMA) che unisce le sette strutture museali al suo interno, incluso il Museo di Biologia Marina...
Read moreHet Marina Biologiemuseum "Pietro Parenzan", sinds zijn eerste vestiging in Villa Lucisani, is nooit een eenvoudige "tentoonstelling van vondsten" geweest; zijn stichter, prof. Pietro Parenzan heeft er altijd naar gestreefd de bezoeker belangrijk nieuws te brengen over de leefomgeving en de gewoonten van het leven van de blootgestelde organismen. Voorbeeld hiervan was de reconstructie van een stuk rif bevolkt door zeevogels waaronder de zeldzame zilverreiger (Casmerodius albus), de beschilderde muren bijgedragen aan de illusie voor een gedeelte van de kust te maken. Andere kleine didactische exposities hadden betrekking op de mosselkwekerij, de vervuiling en de vorming van egagropiel uit Posidonia's puin. De collecties van mariene weekdieren, micromolluschi van die van economisch belang, van Anthozoa, schaaldieren, echimodermi, sponzen en een bijna volledige steekproef van Ionische vis vormen het kader voor de collecties van bijzonder...
Read moreSiamo stati in questo museo con la nostra bambina di 5 anni e mezzo e le è piaciuto Molto. Si tratta di un museo piccolo e semplice ma che ha saputo affascinarci per la ricchezza di esemplari esposti. Assieme alla bimba abbiamo potuto riflettere sulla diversità che caratterizza le specie Marine, sul fatto che non esiste un unico tipo di conchiglia, di spugna o di pesce. Molto carino il libricino per bambini che ci è stato consegnato all'entrata e che invita i piccoli ospiti ad osservare e cercare alcuni esemplari presenti nel museo, fornendo anche qualche semplice spiegazione. Utile ed interessante la guida che spiega le vetrine del museo e che si può ascoltare attraverso il cellulare con i codici qr esposti sulle vetrine. Molto carino anche il piccolo spazio riservato ai bambini e attrezzato con colori, giochi in legno e libri a tema...
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