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Antro della Sibilla — Attraction in Pozzuoli

Name
Antro della Sibilla
Description
Nearby attractions
Cuma Archaeological Park
SP 164, 1, 80078 Pozzuoli NA, Italy
Anfiteatro Cumano
Via Monte di Cuma 3, 80070 Cuma, Bacoli NA, Italy
Nearby restaurants
Vinaria - Esperienze di gusto
SP 164, 3, 80078 Pozzuoli NA, Italy
Tenuta Giordano
Via Arco Felice Vecchio, 73, 80078 Pozzuoli NA, Italy
Ristorante Il Grottino Verde
Via Cuma, 308, 80070 Bacoli NA, Italy
Don Raffaè
Via Cuma, 304, 80070 Bacoli NA, Italy
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Lemontree House Bacoli
Via Cuma, 338, 80070 Bacoli NA, Italy
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Antro della Sibilla
ItalyCampaniaPozzuoliAntro della Sibilla

Basic Info

Antro della Sibilla

SP 164, 1, 80070 Pozzuoli NA, Italy
4.6(498)
Open 24 hours
Save
spot

Ratings & Description

Info

Cultural
Scenic
Off the beaten path
attractions: Cuma Archaeological Park, Anfiteatro Cumano, restaurants: Vinaria - Esperienze di gusto, Tenuta Giordano, Ristorante Il Grottino Verde, Don Raffaè
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Phone
+39 081 854 3060
Website
pafleg.cultura.gov.it

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4.5

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Justice Kali Di QuartuccioJustice Kali Di Quartuccio
Discovered accidentally in 1932, the mysterious trapezoidal galleries are believed to be the setting of Virgil’s legend of Aeneid (book 6). There is another cave of the Sibyl in Pozzuoli (coincidentally near another temple of Apollo) but this location is an actual tourist site whereas the other is not open for tours. Close proximity of two sites may be due to the popularity of the cult of Apollo, which is said to have declined after publication of Petronius’ “Satyricon” in the second century after the main character, Trimalchio, saw Sibyl’s remains dangling in a jar which was strung to the ceiling of the cave. During classical times, being an ancient oracle provided a profitable living. The Cumean Sibyl was one of the most respected oracles. This site is similar to Delphi. Once you enter the cave, the air becomes cooler and damp. Follow the path to the end of the cave where the two benches sit. This is believed to be the location of sacred tripod that the Sibyls would lean over to inhale the fumes while chewing laurel leaves before entering a trance state and spewing prophecies. Roman King Taquin visited the Cumean Sibyl to buy nine of her books of prophecy. Arguments ensued over price. Sibyl threw 3 into the fire and told Tarquin he could have the remaining 6 for the same price. Tarquin protested. Sibyl threw 3 more books onto the fire. Tarquin walked away with the remaining three Sibylline Books for the original price and used the books to guide Rome until they were destroyed in the fire of 82 B.C. From the Cave of the Cumean Sibyl, one can follow the trails around the park and see the remains of the Temple of Apollo and the Temple of Jupiter. Both are believed to be from the age of Augustan. Recommended time allotted to the park: 2-3 hours minimum. 4-5 hours if you read book 6 of Virgil’s Aeneid to your companions while you tour.
paolo francesco pivapaolo francesco piva
Non vi è ancora certezza sulla data dell’impianto: tra il X ed il VI o addirittura al XIII secolo avanti Cristo. È da supporre anche in questo caso che un luogo sacro sia stato più volte utilizzato in epoche diverse. Probabilmente la grotta originale, di cui la zona è particolarmente ricca è stata ampliata e rimaneggiata in epoche successive. Certo è che i due interventi più importanti sono stati quelli dell’abbassamento del piano di calpestio durante il periodo imperiale e l’incuria in epoca recentissima. Il primo intervento ha avuto come conseguenza la trasformazione della sezione del lungo dromos da trapezoidale a rettangolare con soffitto a trapezio, il secondo ha invece avuto come tragica conseguenza dell’ignoranza e stupidità, quella di veder crollare parte dell’antro in cui la Sibilla faceva oracoli rendendola impraticabile. Fino a metà degli anni sessanta era ancora visitabile la caverna più importante, ove posta su un piedestallo in pietra la Sibilla attendeva di essere improvvisamente illuminata da un fascio di luce proveniente da un’apertura sul soffitto. L’apparizione destava lo sgomento sufficiente e necessario per poter fare un vaticinio con aurea di mistero. Famosa è rimasta la formula di quello per i militari in partenza per la guerra: la frase ” ibis, redibis, non morieris in bello” a seconda della posizione della virgola, se prima o dopo il non, affermava le possibilità di sopravvivenza o meno del questuante. In poche parole: "Andrai, ritornerai e non morirai in guerra", piuttosto che "Andrai, non ritornerai e morirai in guerra". Ovviamente ponendo la Sibilla aldilà di ogni critica per questo responso per l'appunto “sibillino”. Sul dosso sovrastante ci sono delle rovine romane ancora in buono stato di conservazione, certo non grazie alle opere di manutenzione della Sopraintendenza. È triste vedere lo stato di degrado del sito, l’ho frequentato più volte da ragazzo negli anni 60 ed è stato uno delle molle per il mio amore per l’archeologia e la storia, vederlo così ridotto fa solo rabbia.
MartaMarta
Ingresso a pagamento (4€ a persona, ridotto 2€), si trova all'interno del Parco Archeologico di Cuma. È una galleria trapezioidale in tufo di epoca greco romana nell'antica città di Cuma. Famosissima perchè viene identificata come il luogo all'interno del quale la Sibilla Cumana operava e divulgava i suoi oracoli. La Sibilla Cumana fu una delle più importanti Sibille del mondo antico. Sacerdotesse, solitamente devote ad Apollo, che avevano il dono della veggenza, figure realmente esistite ma la cui storia si fonde con la leggenda e il mito. La sacerdotessa di Cuma riceveva chi desiderava avere i suoi responsi presso una caverna e svolgeva la sua attività di oracolo in uno stato di semi-trance. Leggenda narra che di lei si fosse innamorato il dio Apollo stesso, e che le avesse concesso il dono dell’immortalità. Ma non quello dell’eterna giovinezza: fu così che la Sibilla Cumana visse per oltre 1000 anni, ma il suo corpo divenne tanto decrepito da diventare inconsistente, ed essere racchiuso in una ampolla, esposta nel tempio di Apollo, pur avendo ancora voce. Legata anche a Virgilio perchè egli, nel Libro VI dell’Eneide, rappresenta la Sibilla Cumana come la sacerdotessa di Apollo e la custode dell’Ade. Giunto al tempio d’Apollo sull’Acropoli di Cuma, Enea viene condotto dalla Sibilla all’interno del tempio. Ispirata dal sacro furore di Apollo la sacerdotessa mostrerà ad Enea il mondo dell’aldilà e gli profetizzerà il glorioso futuro di Roma. È uno dei luoghi più misteriosi, magici e carichi di fascino d’Italia! Imperdibile la visita, consigliatissima. Emozione garantita!
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Discovered accidentally in 1932, the mysterious trapezoidal galleries are believed to be the setting of Virgil’s legend of Aeneid (book 6). There is another cave of the Sibyl in Pozzuoli (coincidentally near another temple of Apollo) but this location is an actual tourist site whereas the other is not open for tours. Close proximity of two sites may be due to the popularity of the cult of Apollo, which is said to have declined after publication of Petronius’ “Satyricon” in the second century after the main character, Trimalchio, saw Sibyl’s remains dangling in a jar which was strung to the ceiling of the cave. During classical times, being an ancient oracle provided a profitable living. The Cumean Sibyl was one of the most respected oracles. This site is similar to Delphi. Once you enter the cave, the air becomes cooler and damp. Follow the path to the end of the cave where the two benches sit. This is believed to be the location of sacred tripod that the Sibyls would lean over to inhale the fumes while chewing laurel leaves before entering a trance state and spewing prophecies. Roman King Taquin visited the Cumean Sibyl to buy nine of her books of prophecy. Arguments ensued over price. Sibyl threw 3 into the fire and told Tarquin he could have the remaining 6 for the same price. Tarquin protested. Sibyl threw 3 more books onto the fire. Tarquin walked away with the remaining three Sibylline Books for the original price and used the books to guide Rome until they were destroyed in the fire of 82 B.C. From the Cave of the Cumean Sibyl, one can follow the trails around the park and see the remains of the Temple of Apollo and the Temple of Jupiter. Both are believed to be from the age of Augustan. Recommended time allotted to the park: 2-3 hours minimum. 4-5 hours if you read book 6 of Virgil’s Aeneid to your companions while you tour.
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Non vi è ancora certezza sulla data dell’impianto: tra il X ed il VI o addirittura al XIII secolo avanti Cristo. È da supporre anche in questo caso che un luogo sacro sia stato più volte utilizzato in epoche diverse. Probabilmente la grotta originale, di cui la zona è particolarmente ricca è stata ampliata e rimaneggiata in epoche successive. Certo è che i due interventi più importanti sono stati quelli dell’abbassamento del piano di calpestio durante il periodo imperiale e l’incuria in epoca recentissima. Il primo intervento ha avuto come conseguenza la trasformazione della sezione del lungo dromos da trapezoidale a rettangolare con soffitto a trapezio, il secondo ha invece avuto come tragica conseguenza dell’ignoranza e stupidità, quella di veder crollare parte dell’antro in cui la Sibilla faceva oracoli rendendola impraticabile. Fino a metà degli anni sessanta era ancora visitabile la caverna più importante, ove posta su un piedestallo in pietra la Sibilla attendeva di essere improvvisamente illuminata da un fascio di luce proveniente da un’apertura sul soffitto. L’apparizione destava lo sgomento sufficiente e necessario per poter fare un vaticinio con aurea di mistero. Famosa è rimasta la formula di quello per i militari in partenza per la guerra: la frase ” ibis, redibis, non morieris in bello” a seconda della posizione della virgola, se prima o dopo il non, affermava le possibilità di sopravvivenza o meno del questuante. In poche parole: "Andrai, ritornerai e non morirai in guerra", piuttosto che "Andrai, non ritornerai e morirai in guerra". Ovviamente ponendo la Sibilla aldilà di ogni critica per questo responso per l'appunto “sibillino”. Sul dosso sovrastante ci sono delle rovine romane ancora in buono stato di conservazione, certo non grazie alle opere di manutenzione della Sopraintendenza. È triste vedere lo stato di degrado del sito, l’ho frequentato più volte da ragazzo negli anni 60 ed è stato uno delle molle per il mio amore per l’archeologia e la storia, vederlo così ridotto fa solo rabbia.
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Discovered accidentally in 1932, the mysterious trapezoidal galleries are believed to be the setting of Virgil’s legend of Aeneid (book 6).

There is another cave of the Sibyl in Pozzuoli (coincidentally near another temple of Apollo) but this location is an actual tourist site whereas the other is not open for tours. Close proximity of two sites may be due to the popularity of the cult of Apollo, which is said to have declined after publication of Petronius’ “Satyricon” in the second century after the main character, Trimalchio, saw Sibyl’s remains dangling in a jar which was strung to the ceiling of the cave.

During classical times, being an ancient oracle provided a profitable living. The Cumean Sibyl was one of the most respected oracles. This site is similar to Delphi. Once you enter the cave, the air becomes cooler and damp. Follow the path to the end of the cave where the two benches sit. This is believed to be the location of sacred tripod that the Sibyls would lean over to inhale the fumes while chewing laurel leaves before entering a trance state and spewing prophecies.

Roman King Taquin visited the Cumean Sibyl to buy nine of her books of prophecy. Arguments ensued over price. Sibyl threw 3 into the fire and told Tarquin he could have the remaining 6 for the same price. Tarquin protested. Sibyl threw 3 more books onto the fire. Tarquin walked away with the remaining three Sibylline Books for the original price and used the books to guide Rome until they were destroyed in the fire of 82 B.C.

From the Cave of the Cumean Sibyl, one can follow the trails around the park and see the remains of the Temple of Apollo and the Temple of Jupiter. Both are believed to be from the age of Augustan.

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6y

Bello il sito ma migliorabile la sezione informativa e l'accoglienza. Giunti nel piccolo parcheggio, fortunatamente libero, ma con parcheggiatore abusivo, ho visitato il sito acquistando il biglietto cumulativo del Circuito flegreo (8€ per 4 siti del parco invece che 4€ a sito) valido per due giorni, consente l’ingresso a 4 siti del Parco:

  1. Museo Archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia.
  2. Parco Archeologico di Cuma.
  3. Terme Romane di Baia.
  4. Anfiteatro Flavio di Pozzuoli Il biglietto è valido per un solo ingresso per ciascun sito. In caso di chiusura settimanale, la validità si estende al giorno seguente. Cuma fu la prima colonia greca della Magna Grecia poi divenuta città e porto di Roma, questo si nota subito in quanto le mura sono in stile differente che indicano le successive fortificazioni. Il monumento più famoso di Cuma ed il più suggestivo, ricordando i miei studi latini e mitologici, è l'Antro della Sibilla. (In realtà una galleria militare di età sannitica, scavata nel tufo alla fine del IV sec. a.C. a protezione dell’acropoli dal lato del mare). Si cammina su pedane in quanto fu successivamente ribassata ed in età paleocristiana la camera terminale fu riutilizzata come luogo di culto e le cisterne come luogo di sepoltura. Prima di entrare nell'antro ci sono 2 calendari lunari incisi sulla roccia scoperti da archeoastronomi. Una galleria di epoca romana attraversa il sito mettendo in comunicazione la città antica di Cumma con il mare. Salendo verso la sommità dell’Acropoli, si arriva alle fortificazioni della Torre Bizantina. Le mura cingono interamente l’Acropoli sin dal VI secolo a.C., ma subiscono importanti interventi di ristrutturazione in età romana e soprattutto in età bizantina quando l’acropoli diventa un castrum. Più in alto c'è la terrazza panoramica del Belvedere, edificata sulle strutture di un’antica masseria che ingloba resti romani. Bella la visuale sulla costa, sulle isole di Ischia e Procida e sui laghi e sul lato terra sugli scavi non ancora aperti al pubblico. Il percorso continua sul ripido basolato dell’antica Via Sacra verso il punto più alto con terrazze, dove sorgono i due templi di Apollo ed una cisterna greca. Il tempio, edificato alla fine del VI sec. a.C., ebbe un’importante ristrutturazione in età augustea e infine divenne una chiesa. Sulla parte più alta della collina dell’Acropoli svettava il Tempio Maggiore attribuito a Giove ed oggi...
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7y

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