Mudeco, Museo del Costume all’interno del Castello di Donnafugata, è una vera gemma per chi ama la moda, la storia e la cultura siciliana. Una delle attrazioni più sorprendenti del museo è il frac da mattina appartenuto a Vincenzo Bellini, il celebre compositore siciliano noto per le sue opere liriche immortali come “Norma” e “La Sonnambula”. Questo abito, risalente al 1820, è composto da un elegante frac in panno beige con falde lunghe, un gilet in vellutino di seta a righe dorate e blu scuro, e una cravatta di organza finemente decorata con merletti di Burano. Un dettaglio affascinante è la presenza di tracce di trucco ancora visibili sulla cravatta, che aggiungono un tocco di autenticità e mistero all’abito.
Il museo vanta una collezione ricchissima che copre oltre tre secoli di storia della moda, con circa 460 abiti completi, oltre 1500 accessori e una varietà di oggetti storici, inclusa una rarissima sedia da parto e una curiosa vasca da bagno da viaggio. Ogni abito è esposto con cura, su manichini progettati ad hoc per rispettare e conservare le forme originali dei capi, creando un’esperienza espositiva unica e coinvolgente.
Passeggiare tra le sale del Mudeco è come fare un viaggio nel tempo, dove ogni pezzo racconta una storia legata ai grandi eventi storici e alle tendenze culturali dell’epoca. L’abito di Bellini, in particolare, non è solo un capo di abbigliamento, ma un pezzo di storia che ci avvicina al mondo personale di uno dei più grandi compositori italiani.
Questo museo merita assolutamente cinque stelle non solo per la qualità e la rarità delle sue collezioni, ma anche per l’esperienza emozionale che offre ai visitatori. Se ti trovi al Castello di Donnafugata, il Mudeco è una...
Read moreUn vero spettacolo, vestiti dal '700 a tutto l'800 fino il primo trentennio del '900. Collezioni uniche , abiti molto ben tenuti accompagnati da una musica di sottofondo dove quasi sembravano muoversi a suon di valzer. Percorso ben segnato, l'entrata molto suggestiva dove nell'attesa puoi vedere e leggere cosa ti aspetta. Diversi abiti sono ben documentato da splendide antiche fotografie, bellissima collezione di cappelli e borsette. molto belli i cappelli tipo poke bonnet e lanciati nel periodo vittoriano , per capirci quelli che fecero in tutto l'Occidente stragi di uccellini. Critica, investirei per rendere il bellissimo museo un po' più interattivo , più moderno, le quinte in tessuto rosso li ho trovate demodé e sinceramente fuori luogo. Ma premetto , un umile giudizio da chi ha visitato svariati centinaia di musei nei 4 continenti. Nota negativa, il castello sembra stia cadendo a pezzi, umidità sugli affreschi , sui soffitti le volte , nella sala degli specchi penso che prima o poi si stacchi qualche pannello, lo scalone principale malandato, intonaci crollati , gonfio o in via che cascano , poi ho visto interventi di restauro della carta da parati da restauratori che non sanno neppure incollare un francobollo, da denunciare a mio avviso. Uno di questi interventi nella bellissima camera del vescovo , anch'essa molto umidità e interventi di rincollaggio carta da parati con collanti non pertinenti provocando danno irreversibili sulla bellissima carta azzurra dipinta a mano. Ma tutto questo col MUDECO non c'entra nulla , per...
Read moreUn percorso museale di alto livello ben curato dal Prof. Nuccio Iacono. Con abiti che vanno dal 1715 - ma vi è anche un abito del '400 - al 1930. Linea del tempo, musiche (immateriali) di sottofondo, condizioni climatiche perfette per il mantenimento del giusto grado di temperatura/umidità fanno di questo museo un vanto culturale di tutta la provincia iblea. Al suo interno, tra gli altri, il famoso abito di Donna Franca Florio (quello ritratto dal pittore Giovanni Boldini), l'abito che inspirò il regista Luchino Visconti per il personaggio di Angelica nel film "Il gattopardo", un abito del musicista Vincenzo Bellini e un abito di gala del Barone Corrado...
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