La basilica minore di Santa Maria Assunta è una bella chiesa, ricca di storia e opere d’arte: risale alla prima metà del XIII secolo, in epoca sveva, e fu edificato utilizzando in gran parte la pietra basaltica “nera” locale con inserti in pietra calcarea bianca: lo stile originario era gotico: Ha subito nei secoli, come gran parte degli edifici, trasformazione e interventi importanti, tanto che oggi, le parti residuali originarie sono, esternamente e in sintesi, i portali laterali e l’area absidale. L’interno fu trasformato sul finire del secolo XVI e l’edificio assunse la pianta a croce latina a tre navate; lo stile, a parte gli elementi siculi-catalani è rinascimentale e si rifà alle opere fiorentine di Brunelleschi, S, Spirito e San Lorenzo: infatti l’architetto che progettò le modifiche fu il toscano Andrea Calamech. A cavallo tra il XIX e XVIII fu rifatto il transetto ed elevata la cupola ad opera del palermitano Giuseppe Venanzio Marvuglia: infine il prospetto principale e la torre campanaria furono ricostruiti dall’architetto siracusano Francesco Saverio Cavallari. La chiesa si trova in piazza della Basilica, a fianco della principale arteria del borgo cioè via Umberto, nel “quartiere Latino” uno dei tre nei quali anticamente era diviso l’abitato di Randazzo, gli altri due erano il “quartiere Greco”, facente capo alla chiesa di San Nicola e il “quartiere Lombardo”, attorno alla chiesa di San Martino. Pregevoli opere si trovalo all’interno, quali il fonte battesimale cinquecentesco, dipinti e pale d’altare dal secolo XVI a XIX, un bel crocifisso ligneo di Frate Umile da Petralia del XVII secolo: ’arricchisce il duomo anche un soffitto affrescato da Filippo Tancredi nel 1682. Una curiosità: entrando, nella navata destra, si possono vedere le rare Misure aragonesi: antichi contenitori di misure: un orcio, per i liquidi, e un moggio,...
Read moreSulle origini della Basilica minore di Santa Maria non si hanno notizie certe. La leggenda narra che la prima chiesetta, in legno, fu costruita intorno all’XI secolo, a seguito del rinvenimento sul pilastro di una grotta di un affresco della Madonna: di cui il nome Madonna del Pileri. Questa primitiva costruzione fu in seguito sostituita da un’altra chiesa in muratura ad una sola navata, più grande rispetto alla prima, presumibilmente in stile romanico. La chiesa, così come si presenta allo stato attuale, venne edificata dal 1214 al 1239. Gli unici documenti che ci informano della realizzazione della stessa, restano due epigrafi incise su due lapidi in pietra lavica, murate – una sovrastante l’altra – sulla parete esterna della chiesa, sotto la seconda arcata di un locale sotto l’attuale sacrestia, ad un’altezza dal piano di calpestio di cm 254. Non è noto se questa fosse l’esatta ubicazione delle due lapidi fin dall’inizio. Dall’esame visivo del muro, dove esse si trovano murate, si deduce che, molto probabilmente, furono rimosse in occasione del rifacimento di parte del muro e alla fine dei lavori riaffisse, come si evince dal cemento usato per eseguire entrambi i lavori. Dall’esame autoptico delle due epigrafi risulta che le stesse sono incise su due lapidi di pietra lavica di forma parallelepipeda pressoché uguali, esse misurano rispettivamente: larghezza cm 66, altezza cm 51 la prima e cm 44,5 l’altra, spessore superiore cm 4,7 inferiore cm 3,5 mentre le facce laterali cm 7. Le due epigrafi sono state incise sulla pietra in tempi e da lapicidi diversi. Su entrambe le lapidi sono presenti dei residui di un composto utilizzato dall’Orsi, ricercatore ed archeologo, per realizzare un calco delle iscrizioni, oggi andato perduto.
RANDAZZO SEGRETA di...
Read moreAnother beautiful church,this one is rather unique in that it’s built with lava stone(might as well make use of it,there’s plenty of it).One side effect of that is it makes the inside rather dark,but they have done a marvellous painting job with white paint and stained glass windows lifting the light.You can get some lovely photos of the church and Randazzo from north of the town over the Valley and the "Alcantara River”on the "SS 116 (Strada Statale)"heading up and away on one those winding roads with...
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