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Mausoleo di Gallieno — Attraction in Rome

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Mausoleo di Gallieno
Description
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Giovan Battista Pastine Int'l Airport, Via Appia Nuova, 1651, 00178 Roma RM, Italy
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Mausoleo di Gallieno
ItalyLazioRomeMausoleo di Gallieno

Basic Info

Mausoleo di Gallieno

Via Appia Antica, 610, 00178 Roma RM, Italy
4.1(26)
Open until 12:00 AM
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spot

Ratings & Description

Info

Cultural
Scenic
Outdoor
Off the beaten path
attractions: Riserva della Cascina - Cantina e Vigneto, Berretta del Prete, restaurants: Da Giacobbe, Ristorante Gusto, Caio - Ciampino Aeroporto, McDonald's Ciampino aeroporto, Piadina di Casa Maioli
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Stefano ManzoStefano Manzo
Questo monumentale edificio funebre a pianta circolare (III secolo d.C.) chiamato il “Mausoleo di Gallieno”, si trova nel Quartiere IX (Appio Latino), al IX miglio sulla destra di Via Appia Antica Antica (abbastanza distante dal ciglio della strada), l’antica Via veniva chiamata “regina viarum” (regina delle strade), anch’essa la possiamo considerare un monumento immerso nel suggestivo omonimo Parco Archeologico. Il nome di questo manufatto gli deriva alla sua attribuzione di Mausoleo dell’imperatore Gallieno (253-268 d.C.), il quale nelle vicinanze aveva anche una villa. L’edificio ha un basamento rotondo orientativamente con un diametro di 15:18 metri, sul quale poggia il nucleo della stessa forma e con un diametro inferiore, mancante di alcune parti del quale rimane solo il materiale laterizio e non il rivestimento originario in marmo. Si sviluppava su due piani, per oltre 11 mt di altezza, ricchi di statue ed affreschi, con le seguenti caratteristiche: • Al primo piano la grande cella sepolcrale, illuminata dalle finestre a bocca di lupo presenti, la quale dall’entrata con arco a tutto sesto, si sviluppava su un corridoio dove si aprivano due ambienti rettangolari, il tutto con un soffitto a volta. • Al piano superiore, dove in genere in questo tipo di edifici, vi erano gli ambienti destinati alle cerimonie religiose. La copertura superiore era a forma di cupola. Come emerso dai lavori archeologici eseguiti alla metà del XIX secolo, l’edificio aveva un colonnato esterno (con capitelli corinzi) che lo avvolgeva e lo rendeva più solenne, come era dovuto per celebrare un imperatore. Se pensiamo a come doveva essere riccamente decorato questo monumento dedicato ad un imperatore e come lo possiamo osservare oggi, si può capire a quali opere di spoliazione sia stato assoggetto, come era uso nell’antichità i materiali più “nobili” venivano tolti dall’edificio originario, per essere riutilizzati in altri edifici su commissione dei potenti del tempo ultimo e non ultimo anche l’utilizzo che ne è stato fatto nel corso dei secoli, come ad esempio, rifugio per il bestiame (XVII secolo). . Oltre ai danni provocati dagli atti di vandalismo, dai terremoti e dagli agenti atmosferici. Per fortuna negli ultimi anni sono in corso lavori per il ripristino e i recupero per quanto possibile delle parti andate distrutte, anche per migliorarne la stabilità. Il tratto di strada nelle vicinanze dell’edificio, è lastricato con le tipiche e antiche grandi pietre scure (basoli), le quali venivano opportunamente levigate e addossate con maestria l’una accanto all’altra, dopo avergli creato un adeguato “letto” in ghiaia e ciottoli. In questo tratto si vedono ancora i segni lineari che sono stati lasciati dalle ruote dei carri nel corso dei secoli. In occasione della mostra PATRIMONIUM APPIÆ DEPOSITI EMERSI che ho visitato nel 2023 presso il Casale Santa Maria Nova, ho avuto modo di ammirare alcuni ritrovamenti avvenuti presso questa area, fra i quali una lastra di rivestimento della tomba multipla presente all’interno e un capitello corinzio facente parte delle decorazioni presenti.
Roberto CecchiniRoberto Cecchini
Purtroppo è ancora ingabbiato e, a dirla tutta, non è neanche certo che appartenga a Gallieno (sebbene questa sia la tesi più accreditata in considerazione di alcuni elementi quali iscrizioni, ritrovamenti e testimonianze circa l'esistenza della tomba di questo imperatore nella zona). Se siete arrivati qui significa che avete veramente percorso tutta la Regina Viarum a piedi e avete oltrepassato il confine della capitale, entrando nel territorio del comune di Ciampino. Sarebbe una tomba di estremo valore e rilievo se non fosse ridotta, esternamente, a poco più di un rudere pericolante, tanto da richiedere un progetto speciale per preservarne la struttura (ma a distanza di tanti anni non sembra aver fatto grandi progressi, o forse la struttura è diventata permanente). Gallieno al quale è attribuito è un imperatore tra i meno noti anche se a lui viene anche attribuito l'arco che si trova vicino via Merulana (ma anche questa attribuzione sembra incerta e comunque non era un arco trionfale ma solo la monumentalizzazione di un fornice dell'acquedotto, NdR). Quando era ricoperto di marmo e adornato di statue doveva essere bellissimo ma la sua scoperta purtroppo fece la fortuna di qualche collezionista o di qualche antiquario, non è rimasto nulla se non una struttura circolare a due piani, piuttosto ampia e con dei corridoi che si intersecano con absidi di forma rettangolare o semicircolare e, confrontando alcune incisioni antiche, pare ci fosse pure un colonnato corinzio al suo interno. Sicuramente resta una testimonianza suggestiva ma l'impossibilità di visitarlo e le precarie condizioni non consentono di valorizzarne l'importanza. Prendetelo comunque come meta finale delle vostre escursioni e come punto dove fare il "giro di boa". Utili info? Allora lasciate un like e guardate le altre recensioni che ho fatto su Roma e non solo.
Iunio Marcello ClementiIunio Marcello Clementi
il mausoleo a pianta circolare in laterizio, di circa 18 m. di diametro, in cui secondo le fonti antiche sarebbe stato sepolto l’ imperatore Gallieno, morto nel 268 d.C. Articolato su due piani, era in origine coperto da una cupola; esternamente il secondo piano è caratterizzato da quattro nicchie semicircolari intervallate da grandi archi di scarico.
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Questo monumentale edificio funebre a pianta circolare (III secolo d.C.) chiamato il “Mausoleo di Gallieno”, si trova nel Quartiere IX (Appio Latino), al IX miglio sulla destra di Via Appia Antica Antica (abbastanza distante dal ciglio della strada), l’antica Via veniva chiamata “regina viarum” (regina delle strade), anch’essa la possiamo considerare un monumento immerso nel suggestivo omonimo Parco Archeologico. Il nome di questo manufatto gli deriva alla sua attribuzione di Mausoleo dell’imperatore Gallieno (253-268 d.C.), il quale nelle vicinanze aveva anche una villa. L’edificio ha un basamento rotondo orientativamente con un diametro di 15:18 metri, sul quale poggia il nucleo della stessa forma e con un diametro inferiore, mancante di alcune parti del quale rimane solo il materiale laterizio e non il rivestimento originario in marmo. Si sviluppava su due piani, per oltre 11 mt di altezza, ricchi di statue ed affreschi, con le seguenti caratteristiche: • Al primo piano la grande cella sepolcrale, illuminata dalle finestre a bocca di lupo presenti, la quale dall’entrata con arco a tutto sesto, si sviluppava su un corridoio dove si aprivano due ambienti rettangolari, il tutto con un soffitto a volta. • Al piano superiore, dove in genere in questo tipo di edifici, vi erano gli ambienti destinati alle cerimonie religiose. La copertura superiore era a forma di cupola. Come emerso dai lavori archeologici eseguiti alla metà del XIX secolo, l’edificio aveva un colonnato esterno (con capitelli corinzi) che lo avvolgeva e lo rendeva più solenne, come era dovuto per celebrare un imperatore. Se pensiamo a come doveva essere riccamente decorato questo monumento dedicato ad un imperatore e come lo possiamo osservare oggi, si può capire a quali opere di spoliazione sia stato assoggetto, come era uso nell’antichità i materiali più “nobili” venivano tolti dall’edificio originario, per essere riutilizzati in altri edifici su commissione dei potenti del tempo ultimo e non ultimo anche l’utilizzo che ne è stato fatto nel corso dei secoli, come ad esempio, rifugio per il bestiame (XVII secolo). . Oltre ai danni provocati dagli atti di vandalismo, dai terremoti e dagli agenti atmosferici. Per fortuna negli ultimi anni sono in corso lavori per il ripristino e i recupero per quanto possibile delle parti andate distrutte, anche per migliorarne la stabilità. Il tratto di strada nelle vicinanze dell’edificio, è lastricato con le tipiche e antiche grandi pietre scure (basoli), le quali venivano opportunamente levigate e addossate con maestria l’una accanto all’altra, dopo avergli creato un adeguato “letto” in ghiaia e ciottoli. In questo tratto si vedono ancora i segni lineari che sono stati lasciati dalle ruote dei carri nel corso dei secoli. In occasione della mostra PATRIMONIUM APPIÆ DEPOSITI EMERSI che ho visitato nel 2023 presso il Casale Santa Maria Nova, ho avuto modo di ammirare alcuni ritrovamenti avvenuti presso questa area, fra i quali una lastra di rivestimento della tomba multipla presente all’interno e un capitello corinzio facente parte delle decorazioni presenti.
Stefano Manzo

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Purtroppo è ancora ingabbiato e, a dirla tutta, non è neanche certo che appartenga a Gallieno (sebbene questa sia la tesi più accreditata in considerazione di alcuni elementi quali iscrizioni, ritrovamenti e testimonianze circa l'esistenza della tomba di questo imperatore nella zona). Se siete arrivati qui significa che avete veramente percorso tutta la Regina Viarum a piedi e avete oltrepassato il confine della capitale, entrando nel territorio del comune di Ciampino. Sarebbe una tomba di estremo valore e rilievo se non fosse ridotta, esternamente, a poco più di un rudere pericolante, tanto da richiedere un progetto speciale per preservarne la struttura (ma a distanza di tanti anni non sembra aver fatto grandi progressi, o forse la struttura è diventata permanente). Gallieno al quale è attribuito è un imperatore tra i meno noti anche se a lui viene anche attribuito l'arco che si trova vicino via Merulana (ma anche questa attribuzione sembra incerta e comunque non era un arco trionfale ma solo la monumentalizzazione di un fornice dell'acquedotto, NdR). Quando era ricoperto di marmo e adornato di statue doveva essere bellissimo ma la sua scoperta purtroppo fece la fortuna di qualche collezionista o di qualche antiquario, non è rimasto nulla se non una struttura circolare a due piani, piuttosto ampia e con dei corridoi che si intersecano con absidi di forma rettangolare o semicircolare e, confrontando alcune incisioni antiche, pare ci fosse pure un colonnato corinzio al suo interno. Sicuramente resta una testimonianza suggestiva ma l'impossibilità di visitarlo e le precarie condizioni non consentono di valorizzarne l'importanza. Prendetelo comunque come meta finale delle vostre escursioni e come punto dove fare il "giro di boa". Utili info? Allora lasciate un like e guardate le altre recensioni che ho fatto su Roma e non solo.
Roberto Cecchini

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Iunio Marcello Clementi

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Questo monumentale edificio funebre a pianta circolare (III secolo d.C.) chiamato il “Mausoleo di Gallieno”, si trova nel Quartiere IX (Appio Latino), al IX miglio sulla destra di Via Appia Antica Antica (abbastanza distante dal ciglio della strada), l’antica Via veniva chiamata “regina viarum” (regina delle strade), anch’essa la possiamo considerare un monumento immerso nel suggestivo omonimo Parco Archeologico.

Il nome di questo manufatto gli deriva alla sua attribuzione di Mausoleo dell’imperatore Gallieno (253-268 d.C.), il quale nelle vicinanze aveva anche una villa.

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Si sviluppava su due piani, per oltre 11 mt di altezza, ricchi di statue ed affreschi, con le seguenti caratteristiche:

• Al primo piano la grande cella sepolcrale, illuminata dalle finestre a bocca di lupo presenti, la quale dall’entrata con arco a tutto sesto, si sviluppava su un corridoio dove si aprivano due ambienti rettangolari, il tutto con un soffitto a volta.

• Al piano superiore, dove in genere in questo tipo di edifici, vi erano gli ambienti destinati alle cerimonie religiose.

La copertura superiore era a forma di cupola.

Come emerso dai lavori archeologici eseguiti alla metà del XIX secolo, l’edificio aveva un colonnato esterno (con capitelli corinzi) che lo avvolgeva e lo rendeva più solenne, come era dovuto per celebrare un imperatore.

Se pensiamo a come doveva essere riccamente decorato questo monumento dedicato ad un imperatore e come lo possiamo osservare oggi, si può capire a quali opere di spoliazione sia stato assoggetto, come era uso nell’antichità i materiali più “nobili” venivano tolti dall’edificio originario, per essere riutilizzati in altri edifici su commissione dei potenti del tempo ultimo e non ultimo anche l’utilizzo che ne è stato fatto nel corso dei secoli, come ad esempio, rifugio per il bestiame (XVII secolo). .

Oltre ai danni provocati dagli atti di vandalismo, dai terremoti e dagli agenti atmosferici.

Per fortuna negli ultimi anni sono in corso lavori per il ripristino e i recupero per quanto possibile delle parti andate distrutte, anche per migliorarne la stabilità.

Il tratto di strada nelle vicinanze dell’edificio, è lastricato con le tipiche e antiche grandi pietre scure (basoli), le quali venivano opportunamente levigate e addossate con maestria l’una accanto all’altra, dopo avergli creato un adeguato “letto” in ghiaia e ciottoli.

In questo tratto si vedono ancora i segni lineari che sono stati lasciati dalle ruote dei carri nel corso dei secoli.

In occasione della mostra PATRIMONIUM APPIÆ DEPOSITI EMERSI che ho visitato nel 2023 presso il Casale Santa Maria Nova, ho avuto modo di ammirare alcuni ritrovamenti avvenuti presso questa area, fra i quali una lastra di rivestimento della tomba multipla presente all’interno e un capitello corinzio facente parte delle...

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Il Mausoleo di Gallieno è una testimonianza straordinaria dell'antica Roma che merita sicuramente una visita. Questo monumento, situato all'interno del Parco degli Acquedotti, è un omaggio magnifico all'imperatore Gallieno e alla sua dinastia.

Il Mausoleo di Gallieno è un esempio notevole di architettura funeraria romana del III secolo d.C. Questa struttura è stata costruita per onorare l'imperatore Gallieno e sua moglie Salonina, e si trova all'interno di un parco verde lussureggiante che offre un'atmosfera serena e rilassante. L'ingresso al mausoleo è incorniciato da colonne corinzie, che aggiungono un tocco di eleganza e grandiosità all'edificio.

Una volta all'interno del Mausoleo di Gallieno, i visitatori possono ammirare l'architettura interna, con una cupola che domina la stanza principale. La cupola è decorata con affreschi ben conservati che raffigurano scene mitologiche e allegoriche, offrendo una panoramica delle abilità artistiche dei romani dell'epoca. Questi affreschi sono un vero spettacolo per gli occhi e forniscono una finestra affascinante sulla cultura e l'arte dell'antica Roma.

Inoltre, il mausoleo è un luogo di grande importanza storica, poiché rappresenta un periodo cruciale nella storia dell'Impero Romano. La dinastia di Gallieno ha attraversato un periodo di crisi e instabilità politica, e visitando il suo mausoleo, si può riflettere su quanto sia stata turbolenta l'epoca e su come gli imperatori romani fossero venerati dopo la loro morte.

Una delle caratteristiche più affascinanti del Mausoleo di Gallieno è la sua ubicazione nel Parco degli Acquedotti. Questo parco offre un'opportunità unica di esplorare gli antichi acquedotti romani, che sono stati fondamentali per la sopravvivenza della città. La combinazione di questo mausoleo storico e dell'ambiente naturale circostante rende la visita ancora...

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Purtroppo è ancora ingabbiato e, a dirla tutta, non è neanche certo che appartenga a Gallieno (sebbene questa sia la tesi più accreditata in considerazione di alcuni elementi quali iscrizioni, ritrovamenti e testimonianze circa l'esistenza della tomba di questo imperatore nella zona). Se siete arrivati qui significa che avete veramente percorso tutta la Regina Viarum a piedi e avete oltrepassato il confine della capitale, entrando nel territorio del comune di Ciampino. Sarebbe una tomba di estremo valore e rilievo se non fosse ridotta, esternamente, a poco più di un rudere pericolante, tanto da richiedere un progetto speciale per preservarne la struttura (ma a distanza di tanti anni non sembra aver fatto grandi progressi, o forse la struttura è diventata permanente). Gallieno al quale è attribuito è un imperatore tra i meno noti anche se a lui viene anche attribuito l'arco che si trova vicino via Merulana (ma anche questa attribuzione sembra incerta e comunque non era un arco trionfale ma solo la monumentalizzazione di un fornice dell'acquedotto, NdR). Quando era ricoperto di marmo e adornato di statue doveva essere bellissimo ma la sua scoperta purtroppo fece la fortuna di qualche collezionista o di qualche antiquario, non è rimasto nulla se non una struttura circolare a due piani, piuttosto ampia e con dei corridoi che si intersecano con absidi di forma rettangolare o semicircolare e, confrontando alcune incisioni antiche, pare ci fosse pure un colonnato corinzio al suo interno. Sicuramente resta una testimonianza suggestiva ma l'impossibilità di visitarlo e le precarie condizioni non consentono di valorizzarne l'importanza. Prendetelo comunque come meta finale delle vostre escursioni e come punto dove fare il "giro di boa". Utili info? Allora lasciate un like e guardate le altre recensioni che ho fatto su...

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