Voluta dai Signori di Sassoferrato Conti Atti, sorgerebbe probabilmente su un precedente tempio romano dedicato al Dio Mitra, per farne un'eremo per i Padri Camaldolesi dell'Avellana di San Romualdo nel XI sec. è una della 4 chiese marchigiane che segnano il passaggio dal Bizantino al Romanico. Costruita con recuperi della città romana di Sentinum su pianta a croce greca, con le mura esterne che vengono inglobate in una struttura successiva che la ricopre. Il pavimento potrebbe ancora nascondere altri locali non conosciuti; forse un "Mitreo", ossari o cripte. Affreschi pregiati sui muri mostrano le storie di San Tommaso in India (rarissime) e santa Caterina d'Alessandria, protettrice dei Templari. perché quì si conserva ancora, una scheggia della Santa Croce di Cristo. e tutti gli anni si festeggia esponendola con una processione. I fregi di origine Romana e longobarda sono molto interessanti rappresentano storie dai miti Egizi di Iside Osiride ma forse è solo casuale. L'altare mostra un dipinto di Pietro Paolo Agabiti del 15° sec, in stile ologramma anamorfico, ancora non compreso pienamente. Durante il periodo fascista venne pure usata come confino per oppositori al regime. Tuttora è curata dai "Cavalieri Templari Cattolici della Vall'Esina" a cui si possono chiedere ulteriori informazioni e...
Read moreUn luogo dove il tempo si ferma e i misteri prendono vita. L'Abbazia di Santa Croce dei conti Atti a Sassoferrato è molto più di una semplice chiesa: è un enigma avvolto nel mistero, immerso tra le colline. Costruita nel XII secolo, questa abbazia templare è completamente nascosta all'interno di mura, una scelta architettonica che solleva tante domande. Tanti i segreti che custodisce: dalle visite di figure storiche come Napoleone e Mussolini, tutti attratti dall'esoterismo, alla copertura dell'originale pavimento forse celante tombe, e delle due cappelle laterali.
Ma il vero fascino del luogo risiede nella sensazionale scoperta che abbiamo potuto riscontrare alla fine della nostra visita. Infatti, a luci spente, guardando il dipinto dell'altare, l'immagine con i colori accesi del quadro si trasforma in una in bianco e nero raffigurante il volto di Gesù della Sacra Sindone.
Ancora più sconcertante è il fatto che, rovesciando una foto del dipinto in bianco e nero, la figura di Gesù si trasforma in quella di un diavolo. Questo effetto misterioso sembra testimoniare l'eterna lotta tra il bene e il male, un tema caro ai Templari.
Un luogo intriso di simbolismi e leggende, che merita assolutamente una visita per chi è affascinato dal connubio tra storia,...
Read moreHo parcheggiato la macchina un delizioso piovigginoso sabato mattina intorno alle 10:30 convinto che avrei visitato una chiesa. Quando l'ho rimessa in moto intorno alle 12:00, sotto uno spettacolare cielo azzurro, avevo le idee veramente confuse su cosa fosse in realtà successo nell'ultima ora e mezza. La miglior ricostruzione che ne posso fare è un viaggio su un tappeto volante, attraverso mura che disegnano uno scrigno severo depositario di mille segreti, dentro e fuori una pala d'altare che in realtà sono due ma forse anche tre, e che è vecchissima ma anche nuovissima, giù nelle colonne del millenario tempio romano e su per vertiginosi capitelli carolingi, circondati da angeli e diavoli, aquile e sirene .... sempre immersi in una nebbia di esoterismo, di simbolismi che a tratti sembrano svelarsi ma poi capricciosamente si negano di nuovo .... Chiamare Vincenzo "guida" è ridicolo: Vincenzo è uno sciamano che compie un rito del quale noi visitatori siamo semplici testimoni. E chiamare "chiesa" l'Abbazia di santa Croce è semplicemente offensivo: in realtà è un sogno che per qualche misterioso motivo ha assunto (anche)...
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