La concattedrale di San Cesareo è il principale luogo di culto cattolico di Terracina, concattedrale della diocesi di Latina-Terracina-Sezze-Priverno. La cattedrale venne edificata tra V e VI secolo utilizzando ciò che restava di un antico tempio romano a cinque navate del foro cittadino; venne dedicata a san Cesareo diacono, martire a Terracina nel II secolo.[2] L'edificio subì diversi interventi e restauri, tra cui quello dell'XI secolo (con la consacrazione al patrono della città san Cesareo del 1074), quello del XIII secolo e soprattutto il restauro settecentesco, che ridusse la chiesa da cinque a tre navate con la costruzione di cappelle laterali e la copertura a botte del soffitto al posto delle capriate romaniche. Notizie contenute nel Liber Pontificalis riferiscono di una donazione effettuata da papa Leone IV (847-855), probabilmente riferibile alla consacrazione della chiesa. All'inizio dell'XI secolo papa Alessandro II (1061-1073) concesse la diocesi di Terracina con tutte le sue pertinenze all'abate di Montecassino Desiderio (1058-1086), che ne conservò la cattedra fino alla sua elezione a papa nel 1086 con il nome di Vittore III (1086-1087). Alla sua morte, proprio nella cattedrale di San Cesareo si celebrò il conclave del 1088 che elesse papa Urbano II al soglio pontificio (1088-1099). La cattedrale fu ricostruita e dedicata dal vescovo Ambrogio il 24 novembre del 1074 e completata tra il XII e il XIII secolo.[3] I restauri eseguiti nel 1926, promossi da Pietro Fedele, ministro dell'Educazione Nazionale, interessarono prevalentemente l'esterno della cattedrale: la demolizione delle volte e pilastri del pronao, oltre a quella della fatiscente loggia delle benedizioni, con l'intento di riportare la facciata al suo aspetto medioevale. A seguito del rinvenimento di ulteriori parti murarie dell'antico tempio romano durante i lavori del dopoguerra, iniziarono negli anni Cinquanta e Sessanta indagini sulle murature più antiche dell'edificio, tese ad approfondire la storia e le problematiche del monumento. Di notevole interesse artistico è il porticato che precede la chiesa, elevato su una gradinata di 30 gradini. Esso è costituito da sei colonne di spoglio, interrotte al centro da un arco trionfale, che sorreggono un'antica trabeazione con decorazioni musive sul suo lato destro. Esse sono costituite da immagini in cui sono raffigurati un mostro alato, un'aquila, palme, cervi, volatili e tori ed altre figure. Sotto il portico è una vasca funeraria di epoca romana e coppie di animali accovacciati ai lati delle colonne. Altri 7 gradini conducono alle due entrate della chiesa, di cui quella principale è decorata con fregi marmorei di età augustea.[4] Al di sopra dell'estremità sinistra del portico vi è il campanile, risalente al XII secolo e ascrivibile alle stesse maestranze che lavorarono alla costruzione del campanile del duomo di Gaeta.[5] Esso è curiosamente sollevato da terra e sorretto da quattro pilastri: infatti, la funzione statica è affidata ad una solida e massiccia struttura a tutto sesto, in pietra lavica e calcare ben leggibile solo dall'interno del campanile, cui si addossa il rivestimento in laterizio. La tessitura degli archi è solo apparentemente gotica: l'ogiva dell'arco è generata dall'incrocio di due archi a tutto sesto impostati su colonnine alterne. Inoltre, le aperture sui lati sud e nord, sia della monofora che delle bifore, presentano archi a tutto sesto, come quelli del terzo piano, nel lato est che da...
Read moreIL Duomo di Terracina venne dedicato a Cesario, o Cesareo ( nato a Cartagine, verso l'85 d.C – Terracina, 107 d.C.). Relativamente al Duomo notizie contenute nel Liber Pontificalis riferiscono di una donazione effettuata da papa Leone IV (847-855), probabilmente riferibile alla consacrazione della chiesa. All'inizio dell'XI secolo papa Alessandro II (1061-1073) concesse la diocesi di Terracina con tutte le sue pertinenze all'abate di Montecassino Desiderio (1058-1086), che ne conservò la cattedra fino alla sua elezione a papa nel 1086 con il nome di Vittore III (1086-1087). Alla sua morte, proprio nella cattedrale di San Cesareo si celebrò il conclave del 1088 che elesse papa Urbano II al soglio pontificio (1088-1099). La cattedrale fu ricostruita e dedicata dal vescovo Ambrogio il 24 novembre del 1074 e completata tra il XII e il XIII secolo. Relativamente a San Cesareo si ricorda che è stato un diacono e martire della Chiesa, venerato come santo da tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi. Secondo la tradizione sarebbe stato figlio di cittadini romani discendenti dalla rinomata Gens Iulia, stanziata a Cartagine durante la riorganizzazione dei territori africani da parte di Gaio Giulio Cesare. Convertito alla religione cristiana e divenuto diacono, si è dedicato all'evangelizzazione. Nel corso di un viaggio verso Roma, Cesario è approdato a Terracina, dove - al tempo dell'imperatore Marco Ulpio Nerva Traiano - ha subito il martirio, chiuso in un sacco e gettato nel mare, per aver protestato contro le usanze pagane. Patrono e Santo tutelare degli imperatori romani d'Occidente e d'Oriente; invocato contro gli annegamenti, le inondazioni dei fiumi (soprattutto il Tevere e il Panaro), per la difesa dai fulmini, da calamità telluriche e meteorologiche, e per la buona riuscita del parto cesareo. In occasione del Giubileo Straordinario della Misericordia, del 2016, e in occasione del 1910º anniversario del martirio del santo (107 d. C. - 2017), la nuova icona "Caesarius Diaconus" è stata esposta nei musei, nelle cattedrali e nelle basiliche che gelosamente custodiscono frammenti o porzioni ossee del corpo del giovane diacono, accanto ai loro...
Read moreLa place centrale de la vieille ville de Terracina va gardé de nombreux traits de l'ancien forum romain, avec son principal lieu de culte, les bâtiments administratifs ( ici la mairie), ses commerces et sa place centrale où les habitants se croisent et se retrouvent. Rien n'a beaucoup changé depuis l'antiquité. D'ailleurs la cathédrale a été construite entre le Ve et VIe siècle à l'emplacement d'un ancien temple romain dont des fouilles ont retrouvé les fondations. L'église comprenait à l'origine 5 nefs, réduites à 3 depuis la restauration au XVIIIe siècle. Elle est dédiée à san Cesario un diacre martyrisé au Ile siècle. Le Pape Urbain Il y fut élu en 1088. On y accède par une volée de trente marches, à l'instar des anciens temples romains. Si vous êtes curieux vous découvrirez sur une colonne des inscriptions qui remonte à l'époque byzantine. Sous le porche on retrouve pas mal d'éléments datant de l'époque antique qui ont été réemployes (bassin, frises). A l'intérieur, l'église conserve plusieurs éléments architecturaux datant du XIIe et XIIIe siècle, comme le pavage ou la chaire. Le clocher lui date du XIIe siècle et fut sans doute construit par les mêmes artisans qui édifierent le clocher du duomo de Gaeta....
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