Urbino è per le Marche la capitale del Rinascimento. Il palazzo del duca di Montefeltro è per l'Italia l'archetipo della residenza principesca non fortificata. "Federico edificò un palazzo, secondo l'opinione di molti, il più bello che in tutta Italia si ritrovi; e d'ogni opportuna cosa sì ben lo fornì, che non un palazzo, ma una città in forma di palazzo esser pareva."
Mi piace... L'architettura, funzionale, del senese Francesco di Giorgio Martini, apprezzabile con la visita ai sotterranei, alle cucine, alla neviera. Lo studiolo intarsiato del duca, manifesto della sua cultura, summa delle qualità e degli interessi dell'uomo rinascimentale - lo studio e le armi - studiolo raccoltissimo nel cuore del palazzo, in raffinato contrasto con la grandiosità degli appartamenti e dell'immenso Salone delle Feste. È un enigma, più di ogni dipinto di Leonardo.
Cosa c'è di imperdibile oltre allo studiolo? Sia salire sulle torri, sia vederle dall'esterno. L'inimitabile "facciata dei Torricini" è a strapiombo su Valbona, lato tramonto, l'ovest. È una facciata che si apre in maniera scenografica, con assenza di fortificazioni, simbolo di una potenza militare indiscussa sui territori limitrofi. Questa facciata è fiabesca, diversa dal palazzo (più toscano) per stile e per colore. La facciata è alta e stretta, affiancata da due torri; al centro tre logge sovrapposte, come tre archi di trionfo l'uno sull'altro - stesso schema dell'arco di Castel Nuovo (Napoli) di Don Ferrante d'Aragona, del quale Federico era comandante generale. Dall'Emilia viene il laterizio rosso forlivese, un cotto chiaro, intenso eppure così trasparente da rendere la facciata luminosa e levigata.
Storia? Il conte Guidantonio ha un figlio illegittimo e uno legittimo, Federico e Oddantonio. Guarda caso, quello legittimo muore. Allora è Federico che passa al comando dello Stato dei Montefeltro. Anno 1444. Abilità politica e moderazione lo rendono un principe gradito ai sudditi e alle corti italiane.
Sceglie dei raffinati decoratori, artisti, architetti all'avanguardia. Nomi? Il fiorentino Maso di Bartolomeo, il dalmata Luciano Laurana (probabile autore del dipinto La città ideale), Piero della Francesca, Leon Battista Alberti, i fratelli Zuccari, Raffaello Sanzio, Tiziano Vecellio, Guido Reni, Federico Barocci, Luca Signorelli, Giovanni Santi, Paolo Uccello, Timoteo Viti, Luca della Robbia..
Prima del 1459: una modesta residenza dei conti del Montefeltro, pareti coperte da semplice intonaco imbiancato "secondo l'uso moderno". Dopo il 1459: ampliamenti, allungamenti delle ali, nuove decorazioni, bifore, pareti ricoperte da parati in stoffa, o cuoio impresso e dorato, o arazzi. Dalla piazza vediamo un lungo braccio del palazzo: dentro c'è "l'Appartamento della Jole", maestranze toscane agli affreschi, capomastro Michele di Giovanni da Fiesole detto "il Greco".
1474 - Sisto V della Rovere nomina Federico duca, vedi le iscrizioni FE-DUX. 1482 - il duca muore. Con il figlio Guidubaldo e la consorte Elisabetta Gonzaga finisce la dinastia dei Montefeltro, per passare, in linea femminile, al ramo dei Della Rovere. 1500 - Guidubaldo II Della Rovere, ristruttura e sopraeleva il secondo piano. Ospita attualmente dipinti del Seicento, grafica, ceramiche. 1631 - L'anno in cui il Montefeltro passa al dominio della Chiesa. Vittoria della Rovere, ultima della dinastia, sposa il cugino Ferdinando de' Medici, e a Firenze si porta tutto il "Guardaroba" ducale.
Una curiosità? Parla dalle colonne laterali della facciata con un amico: anche se si trova distante da te, vi sentirete come se foste vicini. Anche le guardie, in passato, facevano così. E anche il duca usava il suo palazzo come...
Read moreWonderfully preserved medieval town with a fantastic Duke’s Palace and Cathedral. Fabulous views of the palace and city at Parco della Resistenza 10 minutes uphill walk from city centre. Underrated gem that doesn’t make it into many travelers’ itineraries because it has no direct train access, which is also what makes it extra special because there are not many tourists. We tried Ristorante Pizzeria Locanda Del Blasone, Il Cortegiano Ristorante and La Trattoria del Leone' di Lucarini Mauro. All were good but we liked the third one the best. Would have liked to try Portanova and Ristorante Antica Osteria Da La Stella, but both were closed during our visit. No public transport within the city walls. To get there from and to Pesaro, you take an Adriabus (green line) from Pesaro train station to Urbino Park Santa Lucia and then take a 3M bus to Piazza Della Repubblica right in the city centre. To get to Park Santa Lucia, you can check Adriabus from city centre. One possible station to take it is Bivio Galassini. Makes life easier if you have...
Read moreUrbino, a small city with around 15,000 inhabitants, has an ancient university founded in 1506 with around 14,000 students and young people are therefore the majority on its steep streets.
The ducal palace is the most important building; the museum houses paintings almost exclusively of sacred art with its typical subjects already seen countless times. For this reason I found the other collections more interesting: majolica, ceramics,etc.
The small study and the inlaid doors are beautiful.
Don't miss the sign indicating the spiral staircase that leads to the small tower.
The construction of the palace began in 1459 as an expansion of a previous residence, that was the period of maximum splendor of the city but due to financial difficulties and the lack of heirs in 1631 it became part of the pointificial state. The rich collections of the ducal residence were mainly transferred to other cities. From 1912 with the foundation of the National Gallery of the Marche, the museum began to enrich the works on...
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