Trezzo sull'Adda, Lombardy — Travel Guide & Things to Do
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Trezzo sull'Adda
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Trezzo sull'Adda
Trezzo sull'Adda, Lombardy, Italy
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Things to Do in Trezzo sull'Adda, Lombardy, Italy - Trezzo sull'Adda Attractions & Activities
Attractions of Trezzo sull'Adda
Leolandia
Industrial Village of Crespi d'Adda
Visconti Castle
CRESPI CULTURA - Assoc. Culturale Villaggio Crespi d'Adda
Taccani Hydroelectrical Power Station
Oasi Le Foppe
Adda Insieme - Navigazione, ristorazione, guide, didattica, soggiorni
Centrale idroelettrica di Crespi d'Adda
Parco Adda Nord
Villa Visconti Crivelli e Quadreria Crivelli
Leolandia
4.5
(13.1K)
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Industrial Village of Crespi d'Adda
4.6
(1.2K)
Open until 12:00 AM
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Visconti Castle
4.4
(1.1K)
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CRESPI CULTURA - Assoc. Culturale Villaggio Crespi d'Adda
4.5
(725)
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Things to do nearby

Make family pasta and tiramisu in an Italian home
Fri, Nov 21 • 11:00 AM
20159, Milan, Lombardy, Italy
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Walk through Bergamo’s layers
Wed, Nov 19 • 11:00 AM
24122, Bergamo, Lombardy, Italy
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Easily Make Pasta, Bruschetta & Sicilian Tiramisù
Wed, Nov 19 • 6:00 PM
20131, Milan, Lombardy, Italy
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Restaurants of Trezzo sull'Adda
Al Molo sull’Adda - Ristorante e Pizzeria
Da Walter
Pizzeria Ristorante Daniela
P Cube
Ristorante Vigneto
La Gemma
Ristorante Pizzeria San Gervasio
G.M.G. Food & Drink
Kanton Restaurant
La Scaletta Cafe dal 1990
Al Molo sull’Adda - Ristorante e Pizzeria
4.1
(1.1K)
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Da Walter
4.2
(653)
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Pizzeria Ristorante Daniela
4.2
(562)
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P Cube
4.1
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Leolandia
Leolandia
4.5Amusement Park
chrichard.gaochrichard.gao
A Magical Day at Leolandia | Best Family Theme Park near Milan We spent a fantastic day at Leolandia, one of the best family-friendly theme parks near Milan, Italy! From exciting rides to meeting favorite cartoon characters, it’s the perfect place for kids and parents to have unforgettable fun. If you’re planning a family trip to Italy, make sure Leolandia is on your list! #Leolandia #FamilyTravel #TravelWithKids #KidFriendly #ItalyTrip #ThemeParkAdventure #MilanTravel #FamilyFun #BestThemePark #ThingsToDoInMilan #EuropeTravel
lidiiamilanolidiiamilano
Looking for places for family fun in Milan? Here are a few ideas: 1. Acquaworld: Water park with aquatic attractions for entertainment and relaxation. 2. Leolandia: Large amusement park with attractions for children of all ages. 3. Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci: Educational museum with interactive exhibits. 4. Parco Sempione: Beautiful city park with play areas and scenic ponds. 5. Caffè Rabbit Hole: Cozy cafe with a creative interior and the opportunity to enjoy delicious treats. 🪩 Do you need to come to Milan ? Our apartment is the perfect solution for you! Reservation 🛎️ ✅ +39 351 711 0016 WhatsApp #kidsmilan #rentflatmilan #placefamilymilan
Veronica GrapeVeronica Grape
I was disappointed today. It wasn’t very busy, but in the train phone and hat was stolen. I started looking for phone and guy in back side gave it back. The show is only twice each a day. Q are for 45 minutes. A lot of people wait and cannot come in. Very unfair. On first show we were late for 5 minutes and didn’t come in. Second one we came 30 minutes upfront and only one person was allowed to come in. After discussing “she” let to come one extra child in addition. Other part of my family was waiting outside. And she doesn’t let us come in. “She” told that she made a favore to let the kids in. But she let come in extra 25 people on HER OWN CHOICE.
Braun hot chocolate is a very sweet something.
Pink hot chocolate has a flavor of a “cake”.
And my patience was burst when I got 4 small pieces of churros for 5.50€! Seriously?!
Deborah PaggiDeborah Paggi
Siamo stati a Leolandia con il nostro bimbo di 4 anni lunedì 5 Giugno 2023. Partiamo con le note positive generali: il parco è pulito e ben tenuto, lo staff molto cordiale e sempre sorridente (un punto in più alla signora al trenino della miniera...troppo simpatica!!), le mascotte simpatiche e molto belli anche i balli di gruppo, l'acquario e il rettilario sono meravigliosi, tenuti magnificamente e la parte dedicata agli animali della fattoria è davvero bella e divertente!
I giochi d'acqua (sebbene fossero spenti a cause del tempo, purtroppo, poco clemente) erano davvero belli e il bosco di Masha e Orso ha incantato il mio bimbo.
La sola nota negativa a mio avviso è nell' "abbandono" della parte dedicata alla Minitalia che, andrebbe un po' modernizzata, magari aggiungendo dei dettagli in movimento, come treni, funivie, personaggi...sarebbe più accattivante anche per i bambini!
Scendendo nel particolare dell'essere andati in un giorno feriale c'è sicuramente l'aver trovato poca gente e aver avuto, quindi, la possibilità di fare tutte le attrazioni più e più volte. Tuttavia, non ho trovato corretto che non vi fossero gli spettacoli importanti ( se ne poteva prevedere almeno 1) e, che al momento del pranzo fossero praticamente chiusi tutti i bar e ristoranti (se non sbagli ne erano aperti 3 in tutto il parco) comprendo il non voler sprecare il cibo, ma abbiamo girato tutto il parco per trovare dove poter comprare qualcosa da mangiare. Forse all'atto della prenotazione si potrebbe chiedere se le persone desiderano prenotare qualcosa da mangiare o comunque specificare sul sito quali saranno i punti di ristoro aperti in quel giorno. Inoltre, al museo dei pjmasks è stato molto triste per noi e per il nostro bambino iniziare una storia su un oggetto rubato e poi finire subito nella stanza a fare la foto con i super pigiamini...e il resto della storia?! È sempre così o solo perché era un giorno feriale? Se è sempre così va assolutamente modificato e fatta finire la storia...se non è così non è corretto nei confronti di chi decide di venire in un giorno feriale!
Sommando il tutto è stata un a giornata molto positiva, sicuramente torneremo, non solo per approfittare del secondo ingresso gratuito ( a proposito ottima cosa!) ma anche per vedere le differenze andando in estate in un giorno con il palinsesto completo e goderci, così, una Leolandia al 100%!
Martina BenedettiMartina Benedetti
Questo parco è perfetto per le famiglie, in particolare per i bimbi dai 3 ai 10 anni (dai 90/105 cm ai 140). Il miglior parco divertimentI che io abbia mai visitato. Pulitissimo, indicazioni chiare, giostre di vario tipo e molto divertenti, personale squisito e gentile, spettacoli meravigliosi, presenza di una fontanella, di molto spazi all'ombra e di moltissimi nebulizzatori (siamo riusciti a non soffrire i 37 gradi ) . Non ho trovato neanche un difetto e di solito sono molto critica.
Siamo arrivati alle 9.45, in tempo per parcheggiare ( parcheggio a pagamento, auto a 5€ al giorno) e vedere lo spettacolo di benvenuto delle 10. Spettacolare, le mie bimbe sono rimaste a bocca aperta. Abbiamo poi visitato le varie aree in base anche agli orari degli spettacoli che volevamo vedere. Consiglio quindi di informarsi su quali spettacoli verranno fatti il giorno della visita e organizzare bene la giornata. Noi, di mercoledi con affluenza media(il grosso erano i vari gruppi del Grest), siamo riusciti a fare tutte le giostre, TUTTE, qualcuna anche a fare il Bis e il tris e a vedere gli spettacoli che ci interessavano. Abbiamo pranzato al sacco perché le recensioni sul cibo non mi entusiasmavano molto: molti tavoli da picnic e soprattutto all'ombra. Ho gradito molto il divieto di fumare vicino alle aree con i bambini e di limitare i fumatori in varie aree. Pochissimi, se non addirittura nessun, mozzicone per terra. Aiuole, giardini e siepi tagliati alla perfezione . Gli animali della fattoria curati e in ottima forma. Gli spettacoli sono meravigliosi , uno più bello dell'altro, riescono a catturare l'attenzione dei bambini e a lasciarli entusiasti alla fine. Molti bagni, presenti in ogni angoli: pulitissimi e con la nursery per i piú piccoli.
Davvero complimenti a tutto lo staff. La cura, la gentilezza e l'attenzione al dettaglio hanno fatto davvero la differenza. CI TORNEREMO SICURAMENTE.
Industrial Village of Crespi d'Adda
Industrial Village of Crespi d'Adda
4.6Historical Place
Gianni MasonGianni Mason
Crespi d'Adda è "la città ideale" del lavoro operaio, e fu realizzata tra Ottocento e Novecento dalla famiglia Crespi, accanto al proprio opificio tessile, per alloggiare i dipendenti e le loro famiglie.
L'Unesco nel 1995 ha inserito Crespi d'Adda nella World Heritage List in quanto "Esempio eccezionale del fenomeno dei villaggi operai, il più completo e meglio conservato del Sud Europa". Questo villaggio infatti è il perfetto modello di un complesso architettonico che illustra un periodo significativo della storia, quello della nascita dell'industria moderna in Italia. Il sito si è conservato perfettamente integro, mantenendo pressoché intatto il suo aspetto urbanistico e architettonico.
Crespi d'Adda sorge in Lombardia, in posizione isolata all'interno di un bassopiano delimitato da due fiumi: l'Adda e il Brembo che formano una penisola chiamata "Isola Bergamasca", alla cui estremità si trova appunto il villaggio. Crespi è il nome della famiglia di industriali cotonieri che decisero di dar vita a questa moderna “città ideale del lavoro”, all'interno della quale c'era anche il loro magnifico castello.
L'idea fu di Cristoforo Benigno Crespi e di suo figlio Silvio Benigno, filantropici capitani d'industria, il cui intento era di riprodurre un piccolo feudo, dove l'abitazione e il padrone stesso fossero simbolo sia dell'autorità che della benevolenza verso gli operai e le loro famiglie.
Nel villaggio risiedevano solo coloro che lavoravano nell'opificio, e la vita dell'intera comunità ruotava attorno alla fabbrica, ai suoi ritmi e alle sue esigenze. In questa visione di società era il padrone che provvedeva a tutti i bisogni dei dipendenti e delle loro famiglie cui venivano messi a disposizione l'abitazione e tutti i servizi necessari alla vita della comunità: chiesa, scuola, ospedale, dopolavoro, teatro, bagni pubblici, spacci alimentari e di vestiario. L’assetto urbanistico del villaggio è imperniato sulla presenza della fabbrica che si sviluppa lungo l’asse viario principale.
Di stile neo-medioevale l'opificio, con lo splendido ingresso centrale ricco di elementi decorativi e le sue altissime ciminiere, mentre i capannoni distribuiti in ordine lungo la via principale, sono ingentiliti, oltre che dai contorni in laterizio, da fregi con stelle ad otto punte, e le finestre sono arricchite da rosoni in cotto. Accanto alla fabbrica si erge maestosa la villa padronale in stile medioevale trecentesco, con la sua torre, simbolo del potere della famiglia Crespi. Le abitazioni degli operai sono di ispirazione inglese: si tratta di circa cinquanta casette ben allineate a est dell'opificio lungo strade parallele, con decorazioni sempre in cotto, finiture in ferro battuto, mattoni a vista. Ogni edificio è circondato da orti e giardini. A vigilare dall'alto sul villaggio, le case del medico e del prete, mentre la scuola e la chiesa, si trovano una di fianco all'altra, davanti alla fabbrica. La chiesa è la copia della Chiesa rinascimentale di S.Maria di Busto Arsizio (provincia Varese) paese d'origine della famiglia Crespi.
Verso sud, nella zona più appartata si trovano invece i villini degli impiegati e le splendide ville riservate ai dirigenti d’azienda.
La via principale, quasi metafora della vita operaia, si sviluppa tra la fabbrica e il villaggio, fino al cimitero, monumento nazionale; al suo interno si trova la cappella Crespi: una maestosa torre-piramide in ceppo e cemento, decorata, che si erge sulle tombe degli operai, piccole croci disposte ordinate nel prato all'inglese.
Oltre ad essere all'avanguardia nella dotazione infrastrutturale e nei servizi, in questa piccola città furono introdotte anche importanti innovazioni tecnologiche, come l'illuminazione elettrica con il sistema Edison per migliorare sia l'efficienza produttiva che la qualità di vita di operai e impiegati. Nato nel 1878, Crespi d'Adda, ancora oggi al suo interno ospita una comunità in gran parte discendente degli operai che vi hanno vissuto o lavorato. Anche la stessa fabbrica è rimasta in funzione fino al 2004, sempre nel settore tessile cotoniero.
Raffaele NicolussiRaffaele Nicolussi
Villaggio operaio patrimonio UNESCO
Attraverso una prova in esterna di una vecchia puntata di MasterChef siamo venuti a conoscenza dell'esistenza di questo villaggio operaio che abbiamo colto l'occasione di visitare in una calda estate di Agosto durante un giro da quelle parti.
Per raggiungere il villaggio è necessario lasciare l'auto in un parcheggio a pagamento (in alcuni giorni / ore) a qualche centinaio di metri dal centro. Con una piccola e piacevole passeggiata, poi, si può raggiungere il centro del villaggio dove sorge la Chiesa, è presente il lavatoio e si trovano alcuni esercizi commerciali dove è possibile anche mangiare.
Lungo la strada che percorrerete a piedi per arrivare al villaggio cogliete l'occasione per ammirare la Villa Crespi dall'alto. La Villa, residenza della famiglia Crespi quando il villaggio era operativo, è attualmente in disuso e non è possibile visitarla. L'edificio ha un'architettura tarda romantica che richiama molto le costruzioni medievali per via delle torri ed essendo circondata da alte mura di cinta è possibile ammirarne la bellezza solo dall'alto.
Nel villaggio perdetevi tra le vie ammirando le case degli operai (piccole palazzine a due o tre piani con un piccolo giardino che veniva coltivato a verdure e ora è spesso un giardinetto pieno di fiori) e quelle dei Dirigenti (grandi e sontuose ville ognuna con una propria architettura e identità).
Imperdibile è il cimitero dove il rapporto Padrone-Operaio viene scolpito nell'eternità: nel piccolo camposanto, infatti, torreggia una enorme piramide che conserva le tombe dei Crespi e dei famigliari più stretti. Subito sotto la piramide ci sono le tombe dei Dirigenti e a seguire quelle piccole degli operai. Anche nella morte l'organigramma è stato rispettato.
La passeggiata verso il cimitero, per finire, permette di ammirare il perimetro esterno del cotonificio che però non è visitabile.
Una passeggiata rilassata per Crespi d'Adda richiede all'incirca un paio di ore soprattutto se ci si sofferma a fare qualche foto e a leggere i cartelli informativi che si trovano disseminati per il villaggio.
Igor MinardiIgor Minardi
Dal sito:
Villaggio Crespi d'Adda - World Heritage Unesco
Fabbrica e villaggio di Crespi d'Adda furono realizzati a cavallo tra Otto e Novecento dalla famiglia di industriali cotonieri Crespi, quando in Italia nasceva l'industria moderna.
"Tutto ebbe inizio quando due capitani d'industria illuminati - Cristoforo Benigno Crespi e il figlio Silvio Benigno - vollero costruire sulle rive dell'Adda un villaggio ideale del lavoro, un piccolo feudo dove il castello del padrone fosse simbolo sia dell'autorità sia della benevolenza, verso gli operai e le loro famiglie."
Il Villaggio di Crespi d'Adda è certamente la più importante testimonianza in Italia del fenomeno dei villaggi operai: ha costituito una delle realizzazioni più complete ed originali nel mondo e si è conservato perfettamente integro – mantenendo pressoché intatto il suo aspetto urbanistico e architettonico.
Crespi d'Adda è un autentico modello di città ideale; un interessantissimo, quasi perfetto, microcosmo autosufficiente dove la vita dei dipendenti, insieme a quelle delle loro famiglie e della comunità intera, ruotava – in un piano ideale di ordine e di armonia – attorno alla fabbrica; una città-giardino a misura d’uomo, al confine tra mondo rurale e mondo industriale.
L'idea era di dare a tutti i dipendenti una villetta, con orto e giardino, e di fornire tutti i servizi necessari alla vita della comunità: chiesa, scuola, ospedale, dopolavoro, teatro, bagni pubblici.. Nato nel 1878 sulla riva dell'Adda, in provincia di Bergamo, anche questo esperimento paternalista ebbe inesorabilmente termine - alla fine degli anni Venti - con la fuoriuscita dei suoi protagonisti e a causa dei mutamenti avvenuti nel XX secolo.
Più di quello che è stato scritto che dire?
Solo una cosa ... ANDATECI
https://villaggiocrespi.it/luoghi-principali-di-crespi-d-adda/#QUI
Anthony ChanAnthony Chan
I visited here with a guided tour as part of my quest to visit as many UNESCO heritage sites as possible. But you can visit here for free, although very hard to get to via public transport, changing metro from gesante then bus. Guided tour is only in italian though
Here is some background. Founded in 1878, this UNESCO-listed village was designed as a self-contained community with homes, schools, a hospital, and even a cemetery—all provided by the factory owners. It represents one of Europe's most intact examples of an industrial-era "ideal worker's village."
MOIRAMOIRA
If you are passing through Bergamo, you can stop at the village of Crespi and walk through the streets to see the old workers' houses, the old factory (now closed), the church and the manor house (not open to visitors). For those who love walking, take the path that runs along the Adda river towards Trezzo (if you want to see the ruins of the Visconti castle) or towards Canonica d'Adda bridge.
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During the weekend access is prohibited by car. You have to park about a 1.5 kilometer from the village. The cost of parking is about € 5 a day.
Visconti Castle
Visconti Castle
4.4Castle
Cristina BuzioCristina Buzio
Il Castello Visconteo di Trezzo sull'Adda è molto affascinante. Purtroppo del castello in sé è rimasto poco ma i sotterranei valgono la visita. Inoltre si può salire sulla torre e sia la salita che la vista sono bellissime. La Pro Loco di Trezzo sull'Adda è molto attiva ed è presente il servizio guida, cosicché è interessante ascoltare la storia della famiglia Visconti (in particolare di Bernabò Visconti). Agghiacciante il pozzo attraversi cui Bernabò buttava i prigionieri di cui voleva disfarsi e le amanti di cui si era stufato.
Fantastica vista sul fiume Adda e anche sulla centrale idroelettrica di Crespi. Consiglio di visitare anche la quadreria Crivelli di Trezzo sull'Adda. Il sabato esiste il biglietto cumulativo.
La torre si raggiunge con 240 scalini.
Consiglio per il pranzo o la cena il vicino ristorante La Cantina, sotto l'hotel Villa Appiani, a 300 metri dal Castello Visconteo.
The Visconti Castle of Trezzo sull'Adda is very fascinating. Unfortunately the castle itself has remained little but the underground are worth the visit. Also you can climb the tower and both the climb and the view are beautiful. The Pro Loco of Trezzo sull'Adda is very active and the guide service is present, so that it is interesting to listen to the history of the Visconti family (in particular of Bernabò Visconti). The well was chilling through which Bernabò threw out the prisoners he wanted to get rid of and the lovers he had been fed up with.
Fantastic view of the Adda river and also the Crespi hydroelectric plant. I also recommend visiting the Crivelli gallery in Trezzo sull'Adda. On Saturdays there is a cumulative ticket.
The tower can be reached with 240 steps.
franco paganifranco pagani
L’entrata che fa accedere al piccolo parco che ospita il castello di Trezzo è gratuita; percorsi pochi passi si possono già intravedere i ruderi; essi non sono altro che alcune mura (poca roba) sostenute da tiranti da ambo le parti. Questo, comunque, non deve fare desistere d’andarci in quanto c’è anche la presenza dei sotterranei e della torre (a pagamento). Inoltre c’è la possibilità di essere guidati da personale preparato che ci spiega la storia dei Visconti, di Barbarossa e dei Colleoni ecc.. In cima alla torre si può apprezzare il panorama circostante: si vede il transitare del fiume Adda e i due ponti che congiungono le due province di Bergamo e Milano e le case che costeggiano le due rive. Ho notato che in atto ci sono lavori di ristrutturazione. La visita dura poco più di un’ora ma sebbene sia proibito fare picnic o giocare con animali, si puo’ fare una bellissima passeggiata lungo l’argine destro del fiume risalendolo (fino a raggiungere la centrale idroelettrica oppure fermarsi ai bar per un aperitivo o un gelato) ovvero seguendo il corso dell’acqua (qui si passa sotto i due ponti sopra accennati, fino ad arrivare alla chiesa di Concesa – attenzione qui si puo' 1. proseguire tra l'Adda a sx e il Naviglio Martesana sulla dx fino ad arrivare a Vaprio; poche centinaia di metri prima si puo' vedere il Brembo che sfocia nell'Adda. 2. percorrere una passerella che permette di attraversare l’Adda e visitare anche il Villaggio Crespi riconosciuto come patrimonio UNESCO.
ciao
Piemme PiemmePiemme Piemme
Oggi vediamo a Trezzo s/Adda i resti dell'edificio difensivo che fu costruito alla metà del 1300 su richiesta di Bernabò Visconti. In passato, sullo stesso luogo, sorgeva un edificio voluto dal Barbarossa per difendere la posizione sul fiume tra le province di BG e Mi, nel XII secolo.
Nel XIII sec. il castello passò alla famiglia dei Colleoni e ancora negli anni a venire fu proprietà del Carmagnola che lo trasformò in caserma modificando alcuni assetti.
In epoca più recente parte dei materiali con cui il castello fu edificato vennero sottratti per realizzare altre strutture di Milano.
Oggi, attraverso una visita guidata che consiglio per cogliere appieno la storia dell'edificio, si possono rileggere le varie pagine di storia che qui hanno avuto luogo nel tempo e vedere oltre quello che erroneamente qualcuno definisce semplicemente ruderi. Visitabili i sotterranei attraverso una scala che porta in ambienti umidi e oscuri ma parte integrante della storia del castello. Inoltre si può salire fino in cima al mastio e godere di un bel paesaggio sull'Adda e sulla pianura circostante che spazia tra Bergamo e Milano
(nelle belle giornate si scorgono alcuni edifici dello skyline meneghino).
Con lo stesso biglietto visitabile anche il villino accanto alla biglietteria in cui c'è un plastico del castello che aiuta a immaginare il suo aspetto originario. Visita guidata completa di circa un'ora e mezzo.
Arianna TudiniArianna Tudini
Il castello è praticamente inesistente, fatta eccezione per la torre.
La guida della ProLoco (un ragazzo giovanissimo) era molto preparata: ci ha spiegato la storia del luogo, dai celti e longobardi fino ad arrivare alla seconda guerra mondiale, con focus ovviamente sulla storia (molto interessante) del castello. Aneddoti e leggende hanno arricchito i racconti.
La salita sulla torre vale la visita: molto panoramica, e suggestiva soprattutto all’ora del tramonto.
Peccato però che le (poche) stanze rimaste del castello, con affreschi e dipinti particolari (almeno così sono stati descritti dalla guida) siano chiuse e non visitabili per volere del Comune. Avrebbero sicuramente arricchito la visita, che per ora si concentra invece tutta all’esterno e nei sotterranei nei quali è adibito un piccolo museo in due stanze (contenente solo pannelli esplicativi e riproduzioni di oggetti antichi).
Andy ETAndy ET
Unfortunately, in Jan., when I visited Trezzo, no activities in the castle, except some constructions.
But I can expect, it's a nice place during better weather. I did a short walk-around. Will come back next time. Explanations in the castle I only saw in Italian. Some EN would be nice.





