Questa non sarà una recensione ma un cronoprogramma puntuale di una domenica di gennaio.
Ore 14.00 ci sediamo, siamo 4 amici alla ricerca di un semplice pranzo domenicale. Scherziamo ridiamo, il buon briccone del proprietario lì fino a 5 minuti ci fa uno scherzo e sparisce, iniziamo a preoccuparci per lui, finché ritorna dopo 30 minuti, meno male.
Ore 14.30 riusciamo a prendere l'ordinazione, certo nell'attesa abbiamo avuto tutte le coccole del caso, acqua, solo due calici, si sa che gli altri due verranno solo a piatto servito e del pane se richiesto con insistenza se no non è faticato. Un consiglio non chiedete cosa è il granchio porro, ordinatelo e basta, è tipo il sacro gral lì e il proprietario potrebbe non prendere bene la vostra ignoranza.
Ore 15.30, si il lago è davvero bello c'è un po' di sole, ma come è bell il lago, come è carino il lago, ma del cibo ancora niente. I calici sono ancora due e il proprietario giustamente fa notare che se non fosse per lui che sta addosso al personale non si farebbe niente!
Ore 15.45 arriva l'antipasto inneggiato da tutti i commensali, del buon crudo di gambero con pepe rosa e germogli, certo il fruit passion se lo sono dimenticati, ma non abbiamo il coraggio e invece tanta fame. Ottimo anche il polipo a 3 cotture. Non c'è che dire si fanno aspettare, ma dai con questa atmosfera e poi con due calici per quattro lo spirito di condivisione conquista il nostro commensale.
Ore 16.30 niente del buon granchio porro ancora nulla, è in atto una rivoluzione Masanielliana, la gente va all'assalto del pane, dalla regia ci dicono che le scorte stanno finendo.
Ore 17.00 siamo esausti, non capiamo se il granchio porro è solo una legenda o un piatto che compare solo al calar del sole. Oh attenzione, eccolo! Addirittura 3 porri + 1 spaghetto a vongole, avevamo preso anche un altro piatto, ma vabbè vuoi contraddire il re del porro?
Ore 17.30, forse sarà l'aria del tramonto o lo stomaco che ha subito contrazioni spasmodiche, ma è buono, un ottimo piatto. Un po' in ritardo, ma vuoi mettere che ti porti l'odore del granchio porro con te fino nel letto? E poi la mattina lo puoi sentire sulla tua pelle come nelle migliori notti con un...
Read moreDifficilmente ho la fortuna di capitare in un ristorante che soddisfi totalmente le mie aspettative. Questo a mio parere è uno dei migliori ristoranti partenopei. La location ricorda un po' le taverne greche sul mare. Una terrazza in riva al lago Fusaro con un panorama splendido, a pochi centimetri dall'acqua. Il menu offre pesce fresco di qualità superiore ai tanti ristoranti della zona. Ho scelto la tartare di gambero blu, una consistenza così delicata da sciogliersi al primo morso, un tripudio di sapori che portano letteralmente il mare in bocca. Perfetto l'accostamento con il pistacchio e il sale nero. Menzion d'onore per il polpo in 3 cotture. Sul menu è accompagnato dalla burrata, abbiamo chiesto allo chef una piccola variazione e ci è venuto incontro proponendoci la prelibata alternativa del frutto della passione: squisito. I primi sono cucinati e presentati alla perfezione, abbiamo ordinato i paccheri con le vongole e quelli con gli scampi. Entrambi accompagnati da olio extravergine di oliva, pomodorini rossi e gialli. La forza della cucina dello chef Mimmo risiede nella leggerezza delle sue pietanze. In genere, dopo un antipasto e un primo mi sarei fermata, ma questa volta ho potuto assaggiare anche la frittura di calamari, dal profumo inebriante, per poi chiudere in dolcezza con il tartufo con cuore di pistacchio. Non c'è una cosa che non mi sia piaciuta. Naturalmente il locale è dotato anche di una sala interna, per le giornate più fredde, molto curata. Il bagno è pulitissimo e dotato di acqua calda, cosa...
Read moreUn locale davvero grazioso e ospitale. La sua terrazza, affacciata sullo splendido Lago Fusaro, regala un paesaggio spettacolare, specialmente al calar del sole, quando i colori si fondono in un quadro unico, perfetto per una serata distensiva e romantica. Il menu variegato e particolare, i piatti personalmente li avrei assaggiati tutti ma ci siamo limitati cominciando da una Zuppa di Cozze ( consiglio di prenderne 1 per 2 persone perchè è davvero tanta roba ;-) ) Poi spaghetti all'astice preparati con un tocco personale dello chef che ha fatto la differrenza, si è subito notata la conoscenza degli ingedienti e di come vanno abbinati per creare un piatto unico. Frittura di calamari buoni e freschissimi , panatura perfetta e soprattutto colore chiaro che è fondamentale (segno che l'olio viene cambiato ad ogni lotto di frittura). Le porzioni non sono affattò da ristorante gurmet (che odio) ma sono belle pompose alla maniera "meridionale" . È un ristorante a gestione familiare e tutti i membri della famiglia che abbiamo conosciuto si sono dimostrati cordiali, gentili e simpatici.Lo chef è molto competente, senza essere pretenzioso o saccente, e privilegia sempre la qualità sulla quantità. I prezzi sono in linea con un'ottima esperienza di pesce abbinata a un buon vino. Lo raccomando...
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