Cominciamo dalle note positive, perché il merito, quando c'è, va riconosciuto: da Cosimo ho mangiato dei carciofi fritti superlativi: l'olio di frittura non era lo scarto di lavorazione di qualche centrale nucleare dell'est europa, come avviene nella maggior parte dei locali che includono i fritti nel menu, ma evidentemente fresco; lo stesso dicasi per la pastella, croccante e gustosa; i carciofi, poi, sapevano di carciofo (cosa non scontata) ed erano di una tenerezza che si sposava a perfezione con la croccantezza della pastella fritta. Avevo chiesto anche dei funghi o dei fiori di zucca, entrambi a menu, ma correttamente mi è stato detto che non è stagione. Veniamo invece alla nota dolente: la fiorentina. A Barberino non si può esigere che il meglio. La bistecca alla fiorentina non deve essere una bistecca dello spessore di quattro dita cruda all'interno e scottata sui lati. Il pregiudizio superficiale in base al quale la fiorentina, per essere "al sangue" deve essere cruda è semplicemente errato; una fiorentina cotta correttamente deve essere leggermente rosata all'interno e a una temperatura di circa 50 gradi. Ciò che ho ricevuto invece, pochissimi minuti dopo aver effettuato l'ordine al cameriere, è stata una spessa bistecca cruda e, peggio, ghiacciata all'interno, che era stata cotta a una temperatura troppo alta per pochi minuti su entrambi i lati; risultato: un millimetro di tessuto prossimo a essere anche troppo cotto e 5 cm di carne cruda. La carne era, sì, molto tenera, ma completamente priva di marezzatura e stagionatura, e pressoché priva di sapore. Intendiamoci, adeguatamente condita con sale, olio e pepe, la tenerezza della carne dava comunque un certo appagamento, ma una buona fiorentina è un'altra cosa, sia in termini di cottura che in termini di qualità della materia prima. Servizio leggermenete ruvido (mia madre ha abbozzato un tentativo di dialogo scherzoso con un cameriere, che ne ha interrotta ogni velleità comunicativa girando i tacchi e andandosene); in un ristorante tradizionale toscano posso anche aspettarmelo senza risentirmi. Locale dagli arredi fané, che evidentemente trae sufficiente beneficio dalla prossimità al casello dell'autostrada da non sentire la necessità di investire in una rinfrescata degli arredi; anche in questo caso ci può stare: corrisponde allo stereotipo di locale tradizionale toscano. Buono il tiramisù anche se mi è sembrato di cogliere un eccesso di anice. Carta dei vini con ricarichi un po' eccessivi: il Bruciato Antinori era a 38 euro; per andare, di poco, sotto i 30 euro c'era sostanzialmente solo il Morellino di Scansano. Abbiamo speso 60 euro a testa: ci può stare per fiorentina, contorno, vino, dolce, caffè, amaro ecc., anche se resta la nota dolente della fiorentina non entusiasmante. Intendiamoci: non si mangia male, ma c'è molto margine di...
Read moreOn vacation to Tuscany region with my partner and have been terrible about making dinner reservations as we prefer to be a bit more spontaneous while traveling. After we were rudely turned away from the (maybe) half-full restaurant next door, my partner and I were warmly welcomed at Cosimo's and squeezed into what must have been the very last table they had available. We were worried as it seemed like everyone was local and regulars to the restaurant--but our service from several different team members was excellent and no different from any of the other tables. The table-side preparation of the Fiorentina was unforgettable and the steak itself was (no lie) one of the best I have ever had. The atmosphere inside was also very lively and family friendly--upscale but not at all pretentious. I will absolutely try to return here when I travel to Italy again no matter what part of the...
Read moreNon capita spesso di trovare un ristorante dove l’anima autentica della tradizione toscana si sposa alla cura artigianale in cucina: Cosimo De’ Medici a Barberino del Mugello è proprio uno di questi. Situato a pochi metri dal casello A1, è un punto fermo per chi cerca qualità, gusto e autenticità senza compromessi.
Il locale ha un’atmosfera raccolta ma elegante, con un team in sala coordinato con precisione e preparazione professionale. Ogni dettaglio testimonia una cultura del servizio collaudata: minimale ma attento, discreto ma sempre presente quando serve.
Abbiamo iniziato con un antipasto toscano: carni salate, crostini, ricottine e verdure grigliate, accompagnati da croccanti fette bruschettate. Il profumo dei salumi era intenso, la ricotta fresca e la bruschetta ben condita—ogni assaggio un piccolo tuffo nella tradizione regionale, sapori rustici ma elevati dalla qualità degli ingredienti.
Il piatto forte sono state le pappardelle al cinghiale, preparate con pasta fatta in casa, dalla consistenza perfetta e leggermente ruvida al punto giusto per raccogliere il sugo. Il ragù di cinghiale era saporito, con un equilibrio ideale tra dolcezza e aromaticità, capace di trasmettere il carattere deciso della selvaggina senza risultare pesante. Un piatto robusto e avvolgente, memorabile in ogni forchettata,una delle migliori interpretazioni del genere che abbia assaggiato a lungo.
Il servizio è stato impeccabile: tempi giusti, spiegazioni accurate sui piatti serviti e un personale capace di accogliere con cortesia e professionalità. Anche la selezione dei vini merita una menzione: più di 150 etichette, con ottime etichette toscane come Brunello di Montalcino e Chianti Classico, perfette per accompagnare il ragù robusto delle pappardelle.
Il rapporto qualità‑prezzo è più che lecito: una cucina ricercata ma accessibile, con menu mediamente tra i 36 e i 45 € a persona, considerando la generosità delle porzioni e la qualità uniforme delle materie prime .
In sintesi, Cosimo De’ Medici è un trionfo di cucina toscana autentica: un luogo dove si ritrova la stabilità dei sapori che hanno reso celebre il Mugello, cucinati con passione e precisione. Se cercate la perfetta combinazione di tradizione, qualità e accoglienza, questo ristorante è un must assoluto. Tornerò senz’altro, e lo consiglio caldamente a chiunque voglia gustare la Toscana vera, piatto...
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