Ristorante La Gioconda — Restaurant in Cagli

ATTENZIONE, ZERO PREPARAZIONE SULLA CELIACHIA. Appena arrivati, avviso subito il cameriere della mia celiachia, specificando che avrei preso solo portate con la carne per non creare problemi alla cucina. Il cameriere sostiene che tutti i secondi siano senza glutine. Ordiniamo la selezione di antipasti al tartufo, un coniglio al tartufo e un altro secondo, avvisando che li avremmo condivisi. Uno dei tre antipasti era un crostino di pane, che hanno portato senza un’alternativa senza glutine, nonostante avessi avvisato. Proseguiamo poi con il coniglio. All’arrivo noto una crosticina che non mi convince.. Richiamo la cameriera chiedendo nuovamente conferma dell’essere senza glutine. Dice di sì, ma comunque va a chiedere in cucina per sicurezza, e quando torna mi dice che il coniglio è impanato nella farina!!! Mi dice che volendo me l’avrebbero rifatto, ma lascio perdere e mangio l’altro secondo. Quando andiamo a pagare alla cassa il cameriere chiede se è andato tutto bene, dico che ci vuole più attenzione per queste cose, chiede cos’è successo e spiego l’accaduto. Fa finta di niente, va a chiamare lo chef che arriva, senza dire nulla batte lo scontrino, ci fa pagare e ci saluta. Al che ribadisco per l’ennesima volta che ci vuole più attenzione, perché se non avessi chiesto DUE VOLTE, avrei mangiato un coniglio impanato nella farina. Fa finta di non capire di cosa stessi parlando, e questa è la cosa più triste. Al posto di prendersi la responsabilità, fa finta di niente. Non ci torneremo, non lo consigliamo anche per la scarsa qualità del tartufo nero, e attenzione ai celiaci!!! NON SONO PREPARATI...

Le premesse c'erano tutte. Segnalato Michelin da diverso tempo, foto dello chef con Massimo Bottura all'ingresso del locale, vincitore di 4Ristoranti. Purtroppo sono rimaste solo le buone premesse. Abbiamo preso un tagliere di salumi e formaggi ma...è arrivato un anonimo piatto bianco (più da seconda portata) con adagiati qualche fetta di salume e qualche pezzetto di formaggio. Se in menu lo chiami "tagliere" mi aspetto un "tagliere" con una presentazione che valorizzi i salumi e formaggi locali. Una certa opulenza sfrontata ci vuole in questi casi! Invece nulla di tutto questo. Abbiamo anche preso del prosciutto di patanegra: pochi petali tagliati al coltello e la parte del grasso aveva i contorni un po' giallognoli. Il grasso del prosciutto deve essere bianco. Punto. Poi sono arrivati i due piatti che dovevano celebrare la cena: i passatelli al tartufo. Abbiamo preso le due varianti, tartufo nero e bianco. Delusione in entrambi i casi. Il sapore del tartufo era quasi impercettibile, inoltre non è stato grattugiato sul piatto di fronte a noi. Anche questo non lo trovo corretto. La cena si è conclusa con una crema catalana e una "pera rock". In questo caso le due portate ci hanno soddisfatto. In conclusione, se dovessi riassumere l'esperienza scomodando due esempi letterari direi che siamo passati da "Great expectations" a "Alla ricerca del tempo perduto". Ultima nota: non scrivete sul sito e sulla porta del ristorante che aprite alle 19 se poi, in realtà,...

Locale che val la pena visitare anche per la storia che rappresenta. Antiche cantine del palazzo Brancuti al quale appartiene. Il titolare ne era il custode. Interni rivisitati in chiave moderna/industrial. Barre tubolari in metallo anche a parete per dare "alloggio" all'illuminazione soffusa. Le pareti in pietra ospitano opere di diversi artisti che si avvicendano temporaneamente, le cui esposizioni sono riassunte nelle locandine raccolte in un librone collocato su un cavalletto in ingresso. Entrando nel locale, una parete è stata dedicata alle pagine di numerosi quaderni hand made con le firme e le recensioni degli ospiti. Big gourmet dal 2013. Tovagliato in lino, pulizia e buon profumo, cantina dedicata. Personale efficiente e celere. Proprietario competente che "racconta contenuto e poesia" di ogni piatto. Consiglio la carne arrosto: taglio e cottura perfetta. Attenzione alla senape lionese: gusto pungente e tanto particolare-adatto per palati " di nicchia". Il locale si trova a quota decisamente inferiore rispetto al piano stradale ed è raggiungibile tramite una scala. Non mi è parso di vedere un accesso per disabili. Bagno ampio e pulito, ma con gradino di accesso. Posizione centralissima. Parcheggio nelle vicinanze, ma è un piacere camminare per raggiungere il posto. Numerose le attrattive turistiche e culturali lungo il...