Premessa: trattasi di un chiosco nel Lungomare Poetto che offre sia servizio bar che servizio "ristorante" (sempre che così possa essere definito).
Siamo stati in questo chiosco Domenica 14 Febbraio a pranzo; eravamo in due. Ci hanno fatto accomodare alle 14:20 dicendoci che avremmo dovuto attendere le 14:30 per la presa della comanda. Nessun problema, ci mancherebbe. Aimé, siamo stati considerati solo alle 14:45! E va bene, siamo stati comprensivi. A comanda presa ci si sarebbe aspettati di ricevere di lì a poco il beverage ordinato (bottiglia di vino e dell'acqua). Nulla. NULLA FINO ALLE 15:30, quando ci siamo alzati noi a chiedere come mai non avessimo ricevuto almeno l'acqua! Risposta: non è arrivata la comanda. Ora, so perfettamente che possa succedere, ma tu cameriera che hai preso la comanda sei in sala, vedi i tavoli. Totalmente ignorati.
Nel contempo abbiamo chiesto di poter essere spostati dentro, in uno dei due tavoli liberi perché nella lunga attesa si era sollevato un forte vento da far camminare i calici sul tavolo. Inizialmente ci è stato risposto che non era possibile perché i due tavoli liberi risultavano riservati. Indisposti abbiamo fatto presente la situazione e un cameriere, che si è poi scoperto esser il figlio del titolare, ci ha spostati dentro (unica gentilezza della permanenza nel locale).
Si sono fatte le 15:50 e dei primi ordinati nemmeno l'ombra (oltre un'ora!!!). Abbiamo dovuto chiedere informazioni alla cameriera che ci ha preso la comanda. Risposta, dopo aver chiesto in cucina: "10 minuti e arrivano". Ovvero il tempo di prepararli!
Conto: PREZZI DA RISTORANTE PER SERVIZIO DA CHIOSCHETTO di basso livello (e mi sto mantenendo di manica larga nel giudizio). Entrambi abbiamo scelto un primo con l'offerta +3€ per avere anche un contorno a piacere e un caffè + una bottiglia d'acqua + una bottiglia di Iselis (a ben 25€) + un secondo caffè + un'ora e mezza di attesa: 67€ (diventati poi 60€ in cassa).
In ultimo, ma non per importanza, cameriera veramente maleducata e indisponente.
CONSIGLIO: quando non si è in grado di gestire troppi clienti in contemporanea, si fanno accomodare solo quelli che si sarebbe in grado di seguire. Chi troppo vuole, nulla stringe; perché poi il cliente non torna e ti fa anche cattiva pubblicità (e ricordiamoci che in quella posizione, non ci sono turisti tutto l'anno!!)
Ah no, ma ci è stata offerta una grappa (una, non una a testa)...
Read moreCagliari. Estate 2021, spiaggia del Poetto, chiosco Il Miraggio. È giovedì e sono le 13.30 di una fantastica giornata di sole. Io e mio fratello, dopo una mattinata di lavoro, decidiamo di raggiungere due coppie di amici vacanzieri con figli, capitate per caso nel bar-ristorante. Giunti all’ingresso, non troviamo modo di accedere direttamente alla terrazza sulla sabbia e, muniti di mascherina e disinfettante per le mani, entriamo dalla porta-vetro principale della struttura fissa, salutando educatamente. Con il sorriso di chi sta per riabbracciare delle persone care, ci ritroviamo bloccati da una catena che impedisce l’accesso ai tavoli. Dopo circa un minuto di attesa, ignorati dal personale impegnato nella gestione di una grande sala quasi vuota (quattro tavoli da due persone oltre al “nostro”), veniamo accolti da un signore che ci parla dall’altro lato della elegantissima catena senza alcun accenno a volerla aprire. Completati i gentili convenevoli, passo all’argomento centrale: “siamo qua per salutare i nostri amici seduti a quel tavolo sulla destra”. Il buon padrone di casa, esercente di pubblico esercizio, con tono serio e irrispettoso nei confronti di due adulti pacifici, risponde: “questo è un ristorante, non è che potete entrare e uscire come vi pare!”. Incassato il colpo, incredulo, ripeto a voce alta e molto lentamente la frase appena sentita e aggiungo: “ma, quindi non possiamo entrare?”. Prontamente la risposta: “due minuti!”. Quasi superfluo scrivere che ho seguito l’ordine alla lettera, evitando di mangiare, bere, e spendere i miei soldini lì. Altrettanto ha fatto mio fratello. Per quanto riguarda i miei amici, hanno chiesto il conto e, tutti insieme, abbiamo proseguito la festa altrove....
Read moreVedo che siete solerti nel rispondere alle recensioni che non vi piacciono, ma per nulla a rispondere alle richieste dei clienti. Rispondete alla recesione di una amica con una serie di bugie: 1. che all'arrivo ci è stata data l'attesa e che da quando ci siamo sedute sono passati 30 minuti; questa è una bugia. Ci siamo prima accomodate per un aperitivo (circa 30 min) e poi dalla vs chiamata (il cui orario potete controllarlo pure voi sul vs cellulare), quindi, da quando ci siamo sedute nuovamente per pranzare a quando siamo state servite è passata 1 ora abbondante. Avete anche gli orari degli scontrini per verificare. Nessuno ha urlato ai camerieri e questa è un'altra bugia, per altro grave, ma è stato semplicemente fatto presente con pacatezza che dopo 1 ora ancora i piatti non arrivavano. In questa ora di attesa nessuno/a si è mai avvicinato nemmeno per scusarsi dei tempi lunghi di preparazione e per altre necessità o per pura gentilezza. Il problema vi è stato segnalato dopo il pagamento quando ormai avevano solo voglia di andarcene e a questo avete risposto con l'offerta del rimborso del piatto mal riuscito, che abbiamo rifiutato perché non ci consola del pranzo andato male e del malumore. Nessuno prima di pagare ci ha chiesto come fosse andato il pranzo, che sarebbe stata attenzione gradita più del rimborso. Invece di fare un mea culpa rispondete ai post e dite il falso, cercando di difendervi dalla verità di un servizio scadente e diffamando i clienti con la vs versione farlocca dei fatti quando siete palesente in torto. Inutile che rispondiate ulteriormente, sarebbe bastato rispondere al post scusandosi o non rispondendo...
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