Esperienza da dimenticare. In vacanza da quelle parti, abbiamo deciso di fermarci a mangiare. Erano circa le 14:20, forse un po' tardi (ma neanche troppo alla fine) quindi entriamo a chiedere se fosse possibile mangiare. Ci viene comunicato di sì. Ci accomodiamo e ci vengono portati i menù. Volevamo prendere i pizzoccheri ma erano finiti. Poco male... Essendo del mestiere, ebbene sì faccio il cuoco, lo capisco, era tardi e che siano finiti ci può stare. Ordiniamo altri 3 primi, 3 secondi e una bottiglia di vino. Dopo poco arriva il cameriere che ci dice che i primi non si potevano più fare... udite bene il perché???? Avevano già scaricato l'acqua calda dal bollitore. Cioè... Costava tanto scaldare un po' d'acqua sul fornello con una comunissima pentola?? Alla fine si trattava di 1 piatto di crespelle (che quindi non necessitano nella preparazione dell'acqua calda e che probabilmente hanno già pronte in frigo solo da scaldare e gratinare) , e altri 2 primi uguali. Quindi nulla di impossibile da poter fare. Non commentiamo pur restando delusi è stranizzati dalla spiegazione fornitaci. Io mai nella mia carriera ho sentito di impossibilità di fare un piatto di pasta perché manca l'acqua calda in una cucina.. Cioè ma siamo seri? Successivamente ci viene detto che la bottiglia di vino che avevamo scelto non era disponibile (ci può stare anche se teoricamente potevano dirlo in fase d'ordine) e ne portano un'altra simile. Passiamo ai secondi. 2 andavano discretamente bene (seppur mancava la polenta nel piatto poiché l'avevano finita) e in sua sostituzione non hanno previsto nulla. Ad esempio, le patate al forno che abbiamo preso come contorno, potevano sostituirle nel piatto alla polenta piuttosto che farcele pagare a parte. Il 3 secondo, una lombetto di cervo ai mirtilli, era immangiabile. Davvero troppo cotto e quindi stopposo (di sicuro era già cotto e lo hanno semplicemente scaldato) e con troppa salsa che essendo dolce, faceva diventare il piatto veramente scadente. Avevano dimenticato addirittura di portarci il pane, lo abbiamo dovuto richiedere. Discreti i dessert fatti in casa. Mentre eravamo seduti a prendere il caffè, in un tavolo adiacente, si siede il personale per pranzare. Poco male, a fine giornata è giusto che mangino pure loro. Se non fosse che... Loro mangiavano la pasta... evidentemente l'acqua calda per loro c'era... E allora mi chiedo... Ma se non si ha voglia di lavorare, perché magari in base alle loro abitudini era già troppo tardi, perché alla nostra richiesta della possibilità di poter mangiare ci viene comunicato di sì? Ahh già.. certo .. per 3 secondi, 3 dessert, 3 caffè e una bottiglia di vino da 20 euro abbiamo speso 120 euro. Ecco il motivo... Magari è stata solo una brutta giornata, stanchi dopo le festività natalizie... Ma a me non mi rivedrete di...
Read moreMi ha fatto piangere con la nostalgia e i ricordi di piaceri preziosi da quando ero giovane in Irlanda....siamo venuti in un gruppo di cugini, durante una vacanza bellissima in montagne. E' difficile trovare parole adeguate per descrivere l'esperienza che ha trasportato ognuno di noi dietro in tempo e spazio a ricordi di sapori e piaceri dimenticato da anni. Leo, il magnifico, il proprietario, e' un tipo di mago. Il suo benvenuto era grazioso. Il suo sorriso era infezioso. La sua personalita' avvunculare, dignitosa, calorosa, pervadeva l'aria, muri, tavola e sedie di questo nido per anime bisognosi di cura, sostenenza, gioia ed amore sincera. Il posto e' molto speciale. Il cibo e' divino. Giacomo e' il piu gentile e grazioso cameriere mai incontrato. Ma i dolci sono da un altro mondo. Sono diabetico e lo zucchero e' severamente vietato per me, particularmente con mia amata moglie accanto. Ma, dopo una costata di manzo, cosi' tenero e cotto ad una perfezione raramente visto fuori dal mio paese di nascita', il mago ha portato una selezione di dolci ai miei cugini, che ha preso il mio fiatto. Non ho spazio per descriverli, ma, ora, questo posto, per tutti noi, e' il capitale mondiale per cibo e dolci straordinaire ! Poi, mi ha parlato di un altro, il suo preferito, una mouse di cioccolata bianco, servito su una crema di fragole. Non potevo resistere. Quando ho assagiato la mouse, ho sentito lacrime negli occhi. Ero trasportato piu di cinquanta cinque anni e due mille cinque vento miglia alla montagnie della mia gioventu' . Ho assagiato di nuovo i sensazioni e gli ricordi di quel gelato, ormai fino ad ora introvabile piu, di cui abbiamo sognato di notte, dopo visite troppo rare e preziose, alla piccola lateria artigianale locale, ai piedi della nostra montagnia. Grazie Leo, per i piaceri e tanto bonta', per l'amicizia sincera e preziosa, ma, particularmente per aver riportato quelle memorie bellissime e lacrime comoventi a questo vecchio, stanco viaggiatore. Non dimenticero' la mia promessa di portarti una bottiglia di negromaro ed un altro di un primitivo speciale dalla Puglia sulla mia prossima visita. E' il minimo che posso fare dopo la gioia che hai regalato a.me ed...
Read moreDico che non mi è piaciuto questo ristorante non tanto per la qualità delle portate (su cui non posso esprimere un giudizio), ma per il trattamento che ci è stato riservato. Ci siamo seduti in tre ("lavoratori", comunque, anche se non manovali o muratori del bergamasco) e ci hanno destinato un menù alla carta, con primi sui 13-15 euro e secondi sui 25-30€. Al che abbiamo chiesto di poter avere un meno fisso o comunque quello per lavoratori che era presente e di cui i suddetti "manovali" potevano disporre e ci è stato risposto in maniera piuttosto sgarbata "Non lo so, non è affare mio. Se volete vi faccio parlare con la proprietaria". Ci siamo guardati negli occhi, ci siamo alzati tutti e tre e siamo usciti. Siamo andati in un paese vicino a pranzare con tutte le portate possibili: pane, coperto, primo, secondo, contorno, vino, acqua e caffè" a 12 euro a testa. Il bello è che durante la strada abbiamo incontrato proprio un'altra famiglia di tre persone che si era comportata esattamente allo stesso modo: si era alzata dal tavolo di questa trattoria prima di iniziare a ordinare, poco prima che noi entrassimo, per lo stesso motivo. Cari signori, non basta saper cucinare bene, così si...
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