Il posto è molto carino e ben posizionato: arredamento moderno molto curato sia dentro che fuori, sul viale principale del Lido degli Estensi, verso la parte finale in direzione Porto Garibaldi. Tante Birre, tante cose da mangiare, molti posti a sedere. E forse questo è ciò che penalizza maggiormente questo splendido locale: troppo di tutto per primo la quantità di coperti. Peccato che un posto così ben curato si vada a perdere tutto il suo potenziale di accoglienza/servizio cliente con lentezza nel servizio, errori nelle ordinazioni e prezzi ben sopra la media (anceh un buon +20%). Forse c’è poco personale rispetto alla mole di clienti ospitati -ci sono veramente tanti, forse troppi coperti- e dovendo lavorare di fretta tutto si somma e rende un po’ complessa la gestione. Per carità loro stanno lavorando, ma noi clienti paghiamo per avere un po’ di relax di qualità, non ci fermiamo perché abbiamo fame o sete e basta, e quindi ci dovremo sempre accontentare di tutto. Alla fine nei locali ci si va per passare un po’ di tempo libero e rilassarsi, questo sti trasforma invece in uno stress quando si deve attendere circa mezz’ora per avere uno Spritz ed una birra, che poi una volta arrivata non era quella che avevo ordinato, ma un’altra molto più alcolica e costosa; alla fine me l’hanno cambiata, senza nessun problema, ma, poi alla cassa la mi hanno fatto pagare comunque quella sbagliata, e non ho potuto fare nulla, in quanto non mi ascoltavano nemmeno, mi hanno quasi allontanato per far pagare gli altri clienti… Quindi attesa, divorati dalle zanzare fuori -oltretutto!-, pagato un paio di euro in più per una semplice birra bionda… Vorrei pensare che siamo semplicemente stati sfortunati, va sempre data una seconda possibilità, magari se ripasso per gli Estensi ci riprovo… al max mi mangio il fegato un’altra volta, ma se qualcuno mi chiedesse se vale la pena fermarmi, per onestà nei suoi confronti, dopo questa esperienza non me la sentirei di raccomandarlo, finché almeno una volta non mi sia...
Read moreSi dice "domandare è lecito, rispondere è cortesia". Domando al barista se mi possono preparare un mojito maracuja e lui, in tutta risposta, scoppia a ridere, aggiungendo, come se fosse la cosa più normale del mondo, che non servono mojito. In teoria, poiché l'ordinazione è ancora all'inizio, mi potrei anche alzare ringraziando e andandomene, ma chi è con me ha chiesto uno spritz e, per fargli compagnia ed evitare conflitti superflui (insomma per quieto vievere...il momento dell'aperitivo dovrebbe essere una pausa, non una guerra e voglia di polemizzare zero), mi adatto allo spritz anch'io. Nel momento in cui il barista si congeda dal nostro tavolo, lo sento sghignazzare alle mie spalle lamentandosi con i colleghi di quanto sia assurdo chiedere un mojito. Infine, per concludere in bellezza, mentre nei tavoli vicini servono salatini e snack vari, al nostro tavolo portano solo un piccolo vasetto di patatine e 6 olive di numero. Credo che la narrazione dei fatti si commenti già da sola. Tuttavia, al di là della qualità mediocre dello spritz e della povertà di 6 olive e un pugno di patatine, ci tengo a precisare che un locale che si occupa di servire aperitivi non può dare per scontato il fatto di non preparare il mojito, che è il cocktail più servito al mondo. Rispondermi in quel modo, sia ben inteso, è una mancanza del barista. Chiedere un mojito in un locale di aperitivi non è un capriccio, è come chiedere il pane in una panetteria. E sbeffeggiare un cliente che sta semplicemnete chiedendo ciò che è suo diritto chiedere e ciò per cui è disposto a pagare è semplicemente inopportuno, assurdo e insensato (per non dire peggio). Se ci fosse la possibilità di indicare zero stelle, lo farei. Di sicuro non metterò mai più piede...
Read moreEntriamo nel ristorante, siamo in 8 e non prendono prenotazioni. All’interno non c’è aria condizionata. Bene, un punto a favore per questo ristorante che si prende cura dell’ambiente. Dall’unico tavolo occupato in sala, una famiglia sudata ci guarda boccheggiando. Tutta un’altra storia ai tavoli in giardino, dove una piacevole brezza marina accarezza i commensali. Purtroppo all’esterno i tavoli da 8 sono già occupati, solo quelli più piccoli sono liberi, ma per noi non è un problema dividerci e chiediamo 2 tavoli da 4. E qui la scoperta: 4+4 non fa 8 in questo locale. Anzi, il personale di sala ci spiega con grande pazienza e cortesia che assegnarci 2 tavoli da 4 rappresenta una perdita per il locale e non si può proprio fare. E se entrasse un gruppo da 4? Dove li facciamo sedere? Siete entrati in 8 e l’8 non si divide per nessuna ragione al mondo, non importa se l’alternativa è perdere 8 clienti affamati! Usciamo senza mangiare. Fa davvero troppo caldo all’interno per consumare un hamburger che siamo sicuri essere buonissimo. Ma non importa, forse riproveremo più avanti, con la stagione fredda. I bambini, delusi, chiedono spiegazioni agli adulti che un po’ imbarazzati e confusi non sanno cosa rispondere. Qualcuno sta ancora contando con le dita, altri danno la colpa al clima (è l’estate più calda di sempre d’altronde). L’unica cosa chiara è che la matematica, a volte, è...
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