An easy five stars for this restaurant. The interior was warmly lit and welcoming, the menu selection was wide and reasonably priced, and the service was excellent.
We ordered several dishes, most of which were starters that could be upgraded into mains for an additional €3 each. The bread basket was also unique with many bread types and even some dough/bread sticks that came with butter and sauce. Olive oil on the side costs an additional €1.
The dishes were on the less salty side, and instead let the flavours speak for themselves. Each dish tasted clean and thoughtfully put together, and we really appreciated it that the chef came out at one point to explain the risotto dish and how the different ingredients were sourced. A very delightful meal in this quiet town, and we would love to visit again if given...
Read moreProvato lo scorso marzo. Semplicemente fantastica. Questa è l’essenza dell’esperienza che abbiamo vissuto oggi a pranzo io e la mia compagna. Una domenica da ricordare, immersi nella pace della valle di Funes, coccolati dalle preparazioni dello chef Oskar Messner, paladino dei presidi slow food non solo alto atesini, ma chi sposa questa filosofia fa una scelta di vita, di comunità e quindi supporta e propone anche ingredienti di nicchia provenienti da altre regioni che vanno tutelati e sapientemente proposti. Uno su tutti il mandarino tardivo di Ciaculli che viene utilizzato in modo sublime, magistrale, elegante e geniale nella preparazione del cavallo di battaglia dello chef: lo stinco di agnello “Villnösser Brillenschaf” su risotto Vialone Nano, piatto che al suo interno vede presenti ben 4 presidi slow food italiani, dal trentino alla Sicilia, passando per l’Emilia e il Veneto…fantastico! Ma ovviamente l’esperienza al Pitzock non inizia dal secondo piatto, ma comincia dal cesto del pane fatto in casa che da solo merita una menzione da tanto buono e vario che è! Viene presentato insieme a dei grissini aromatizzati, a del burro artigianale e ad una mousse alla barbabietola. Io e la mia compagna abbiamo poi iniziato il pranzo con due primi piatti, delle tagliatelle con ragu d’agnello e manzo affumicato per lei, mentre io ho preso dei ravioli di grano saraceno ripieni di formaggio “Grauka” (altro presidio slow food) e burro ai porri. Che dire? I miei ravioli erano sublimi, a cominciare dall’impiattamento che sembrava un quadro raffiugurante un prato in primavera! Eccellenti e dai sapori decisi le tagliatelle (che forse per la maggior parte degli italiani sono più dei tagliolini) della mia compagna. Del secondo piatto, che avrebbe potuto essere tranquillamente un piatto unico, abbiamo già parlato, ma io, non ancora sazio, ho voluto provare l’ennesimo prodotto tutelato della zona: il vin santo trentino che ho abbinato ad una fantastica degustazione di formaggi di pecora che ho molto apprezzato. Il pranzo è stato accompagnato da un eccellente Lagrein riserva Frauenhügel di Kurtatsch del 2019. Il servizio è stato davvero convincente e abbiamo apprezzato molto il fatto che lo chef Oskar venisse personalmente a tavola a spiegare nei dettagli le sue preparazioni e gli ingredienti che venivano utilizzati. Rapporto qualità/prezzo...
Read moreExquisite. Both the cuisine and the staff. We had some ham lamb (local breed) and that for me was the highlight. But I can't actually find a flaw in all the dishes we tried (a special mention must be made also for the Schuttelbrot tagliatelle with lamb ragout). Good local beers and good wine. The staff was welcoming and helpful, and the chef brought his dishes to the table and explained the philosophy behind his restaurant and the farming of the local lamb, which was a nice touch. The plus are a relaxing location (nice view from the terrace and so, so quiet...) and a nice mountain road to get there. If it keeps serving this level of quality, I guess we'll become regular guests when we are...
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