Al tramontare di un sole meno cocente del solito, il sottoscritto e il resto del complesso (8 persone totali) dopo svariati chilometri percorsi ci accorgemmo di avvertire una sfrenata urgenza di ingerire una pizza. Non si nega per l'amor del cielo che l'idea progettuale iniziale, proponeva il dimorare a "su stunnu", rivale storico del locale in questione, tuttavia il sopraccennato fu stracolmo di umani. Appena giunti a destinazione, ottima è stata la prima percezione, atmosfera rilassante, quasi sentimentale, ciò di cui la nostra gang necessitava. Tre gli elementi che ricordo costituenti il personale, la prima che si accinse ad approcciare al nostro tavolo fu una ragazza bionda, soave e mansueta e dalle peculiarità estetiche oltrepassanti la media; l'altra ragazza ebbe i capelli neri, anch'essa genuina, bonaria e paciosa; l'ultimo membro del personale fu un ragazzo, anch'egli piuttosto gentile e preparato, sufficientemente baldanzoso, o almeno ciò è quanto trasparso dalle gestualità e dal timbro vocale. Bisogna ammettere la scarsa mole fantasiosa concernente la nostra brigata, probabilmente intimoriti dalle concepibilità avverse delle papille gustative, ordinammo 3 tipologie di pizza in 8 persone, ma bisogna ammetterlo, nessun riscontro negativo. La bianca con polpo e noci è stata senza dubbio la pizza più richiesta e probabilmente anche la più apprezzata: il viscido mollusco cefalopode in questione è stato giudicato fresco e malleabile alla triturazione dentale, cremina di patate ugualmente promossa e croccantezza ricavata dalle noci essenziale; la "sarcidano" è ugualmente stata gradita dai vari palati con salsiccia fresca e pecorino rigorosamente locali ma ahimè un tartufo bianco presente nel menù quanto leggermente meno nella pizza, colpevolizzato leggermente di poca presenza e personalità al cospetto dei sopracitati ingredienti; infine la pizza "su Lau" (promossa come le altre), caratterizzata da dei porcini teneri quanto i polpastrelli di un carlino, un guanciale pepato rasentante la scioglievolezza più rara e un pecorino partoriente in qualità di perfetto collante, una fusione tra gli ingredienti decisamente più gradevole della coalizione delle destre in politica. Caratteristica accomunante tutte le pizze è la sofficità dell'impasto, paragonabile al pancione di un pachiderma incinto, cornicione compreso, più spesso e ingombrante della maggior parte delle pizze circolanti in zona, ma in stile napoletano questa connotazione è stata approvata senza controversie. Desserts in linea di massima positivi: Seada arguta, briosa e con un paradossale legame covalente tra dolce e salato, cedevole all'interno e scrocchiante nella parete superficiale; la cheesecake al caramello salato è stata ugualmente gradita, senza tangibili magnificazioni dato il persistente dubbio sul rigoglio della stessa che potrebbe aver inaridito parzialmente il biscotto, trattasi tuttavia di piccolezze che non intaccano la delibera a favore del dolce; la crema catalana (ultimo dessert in questione) ha baciato la mediocrità per certuni costituenti, riferimenti diretti alla simulata liquefazione mancata della stessa crema e al manto zuccheroso assai lezioso poiché carino a prima vista ma ahimè la cornice bella non serve per abbellire il quadro vuoto. Ulteriori (e meritati) complimenti al personale per la tempestività e l'accortezza con le quali hanno adoperato, raramente il minuto è stato smembrato con tanta minuziosità, ed esorbitante quanto inconsueta è stata l'accuratezza palesata nell'accostarsi al tavolo per la verifica dell'agio della clientela. Mi guaisce l'organo cavo pulsante e striato all'idea di dover biasimare il caffè, ricoprente il ruolo (fin dai tempi dei babilonesi) di terminale dei pasti, un po' come la coccardina sul grembiule dei nutelloidi delle scuole elementari. Purtroppo quest'ultimo non è stato all'altezza di tutto il resto, ma non va a ledere quanto di superbo approvato, in netta maggioranza rispetto a quanto di esiguo ritenuto. Conto più che morale,...
Read moreServizio pessimo. Abbiamo prenotato per due persone per le 20. Alle 19:50 ero già in pizzeria e praticamente c erano poche persone che stavano già mangiando , perciò abbiamo preso l ordine dopo 10 minuti. Dopo quasi un ora ancora non avevamo mangiato e la cosa assurda che hanno servito prima un tavolo di 6 persone arrivate 50 minuti dopo e un tavolo da 4 arrivate un ora dopo. Ho chiesto spiegazioni e senza neanche scusarsi hanno detto che dovevano finire prima l'asporto , che già è una cosa che non si fa e in ogni caso non reggerebbe una scusa così nel momento in cui servi delle persone arrivate 50 minuti dopo. Dopo un ora buona arriva la pizza (crudo l ' impasto). Non capisco proprio il motivo di questo comportamento e oltre ad essere nel torto non si sono manco degnati di scusarsi. Forse hanno preferito servire gente del posto o gli siamo stati antipatici. Sarebbero bastate almeno delle spiegazioni sensate o del scuse o essere considerati. Senza parole! Mai visto niente del genere In risposta alla vostra risposta: Le patatine le avevamo finite da mezz'ora e voi passando tra i tavoli lo avete visto e anche le persone affianco arrivate 50 minuti dopo hanno preso patatine e dopo un po' gli avete serviti con il resto delle pietanze, quindi se fosse come dite voi allora quella regola dovrebbe valere per tutti!!ribadisco, serviti prima di noi!! La pizza avevo fame e l' ho mangiata e forse non ricordate bene ma i bordi erano lasciati nel piatto perché la pasta dentro non era cotta bene! Infine alla sua domanda, chiesta con falsità e ipocrisia, se fosse andato tutto bene abbiamo risposto si perché avevamo chiesto già spiegazioni del perché fossero state servite persone prima di noi arrivate molto dopo e senza neanche chiedere scusa la risposta è stata che le nostre pizze arrivavano come finiva l'asporto, perciò ho valutato fosse inutile continuare e andarmene il prima possibile! Se veramente vi fosse interessato di noi ,le scuse o comunque darci qualche spiegazione l avreste data quando eravamo seduti come avete fatto con gli altri clienti ,anziché lasciarci così un ora senza...
Read moreNonostante avessimo fatto gentilmente notare che la pizza ordinata ovvero una caprese sia con il pomodoro fresco a fette anziché con la passata, mentre ci è stata portata una margerita ed avessimo accettato ugualmente lo sbaglio. Il personale ci ha preso in giro dicendoci che era invece giusta la pizza ordinata come caprese. Peccato che la caprese in realtà sottolineo che debba avere il pomodoro fresco tagliato a fette e non la passata di pomodoro come ci è stato riferito dal vs personale che intende per pomodoro fresco quello della passata oltretutto che sapeva di sapone e solo perché ha la foglia di basilico la spacci per caprese. Riconoscete almeno lo sbaglio dato che abbiamo lo stesso accettato di mangiarla come margherita. Al momento di pagare ci è passata sotto il naso una cameriera con una pizza caprese vera ossia col pomodoro fresco tagliato a fette. Trovo da parte vostra sia vergognoso che ce l'abbiate fatta pagare ugualmente come caprese invece di margherita. Inoltre abbiamo ordinato una pizza con la bottarga e carciofi ma la bottarga dov'era? La passata di pomodoro anche in questo caso sapeva di sapone. Non ci...
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