Pasigà Restaurant — Restaurant in Olbia

Beautiful design, fantastic views and…that’s it.

Unfortunately we have not been amazed by the served, overpriced dishes. We really love fine dine and good restaurants, but this one isn’t definitely it.

We ordered veal carpaccio, seabass, crusty potatos, etc.

None of these dishes was tasty - we ended up laughing and saying, that the bread appetiser was the only tasty part of the dinner.

So ordering a carpaccio with truffle I expected it to be a fresh red meat plate with a fresh truffle on top of it with extra toppings. I received pale slices of veal, with a truffle stuffing, seeming like it was baked or something - I don’t know. I gave it a shot without prejudice and - it was not tasty at all. I left it after trying it on the side. The waitress was unattentive and I had to tell her that I don’t like the dish and it doesn’t look and taste like the dish I know. She took the plate back.

Then I had the main course which was seabass in olive crust. It was edible, but dry. Nothing extraordinary at all.

Meanwhile we had roasted potatos, which came in some corn (?) flour and was not tasty at all. Neither me and my wife have tried these potatos - the plate was left full.

And then it comes: do you think they took anything from our bill or at least asked / proposed some solution like desserts or something on them? No. Nothing. Instead automatically we got 10% of an optional service fee. We always like to tip - this time we asked - if you didn’t take the dishes that were not tasty from our bill, then we are not happy with the optional service fee. So either you take the carpaccio out or the service fee. They took the service fee out and we still paid for the carpaccio 🤣

Worst spend...

Una premessa: i voti a mio parere vanno sempre ponderati sulla tipologia di ristorante e su quali obiettivi questo pone verso se stesso, così come quali aspettative genera nel suo pubblico. Questa è la motivazione delle mie 3 stelle. Ovviamente stiamo parlando di un ristorante di alto livello, e di uno chef stellato quale Claudio Melis, ma che - proprio per questo - non è riuscito a attendere le aspettative. Se l’obiettivo è quello di conquistare la stella Michelin, ecco, a mio modestissimo parere, non ci siamo. Il punto forte di Pasigà è certamente la location, curata nel minimi dettagli, con un design degli interni ricercato, che si apre su un esterno altrettanto bello e dalla vista sbalorditiva. Il servizio è gestito da ragazzi piuttosto giovani, ma non mi ha soddisfatto in pieno. Certamente cordiali, ma a cui mancava, forse per scarsa esperienza, quella capacità di mettere i clienti - che stanno portando avanti una degustazione di diverse ore - completamente a proprio agio: mancava quella sicurezza che si mischia a cordialità e leggerezza, un mix che tipicamente rende il servizio assai gradevole. A questo si aggiungono piccoli errori, come sorprendere il cliente alle spalle nell’ apparecchiare la tavola per la portata successiva. Insomma piccole cose, ma che fanno la differenza. Inoltre sembrava ci fosse una carenza di personale di servizio: uno o due camerieri in più non sarebbero guastati. L’attesa, soprattutto all’inizio, è stata leggermente eccessiva. Per quanto riguarda il menu degustazione (quello più completo che abbiamo assaggiato), non terrò una recensione sulle singole portare, ma voglio solo dire che complessivamente non è riuscito a farmi dire WOW. Alcuni piatti erano davvero troppo semplici, lineari, senza brillantezza, senza vigore. Uno spunto in più l’ho trovato nei bottoni di zucchine, vongole e muggine. Carino l’agnello accompagnato da un culurgiones riempito con lo stesso. Ma nulla di più. Ho trovato invece davvero interessante il gelato al fiore sardo erborinato. Ha però un gusto forte e difficile che può non accontentare tutti. Deludente l’abbinamento dei 5 vini, purtroppo non ho trovato grandi proposte in grado di valorizzare i piatti.

Mi stupisce che Claudio Melis non abbia saputo dare il massimo in questa sua creazione, anche perché so che ha collaborato come consulente per l’apertura del ristorante Fradis Minoris, nel cagliaritano, dove invece ho trovato una stella Michelin meritatissima. Qui è mancata una certa attenzione ai particolari e una spinta in più al menu. Una piccola nota di colore sui ‘particolari’: all’arrivo è presente sulla tavola un cartoncino stampato, che descrive la filosofia dello chef e del ristorante… ottimo, sennonché in una ventina di righe di descrizione è presente una fin troppo abbondante manciata di errori grammaticali e refusi di vario tipo. Ecco, attenzione ai particolari! Nel servizio, nella presentazione dei vini, nella scelta delle portate (e anche nella loro preparazione, dove a volte il sale era mal bilanciato, in eccesso), ci vorrebbe la stessa attenzione ai dettagli messa nell’architettura e nell’arredo della location del Pasigà. Sarò felice di tornarci alla prossima visita in Sardegna, soprattutto se sarà presente qualche rinnovamento nella proposta di degustazione, e sarò ancor più felice se dovrò ricredermi...

We had the tasting menu for dinner and we were very disappointed. The only decent dishes were the linguine with black lemon sauce and suckling pig. They were good but not incredible. Everything else was not properly seasoned or poorly executed. The view was great but it still didn’t make up for the food. We also did the wine pairing but the individual describing the wines for us gave very generic/vague descriptions and frankly didn’t seem like he knew what he was talking about. Staff was very friendly but didn’t seem like they were properly trained and informed about the menu and wines.

Breakfast was much better. Staff at breakfast was very polite...