I Pescatori

Pur cambiando pelle negli ultimi anni, forse nel tentativo di adeguarsi - almeno nelle forme - alle esigenze di una clientela sempre più numerosa e non più di nicchia come agli albori, questa cooperativa è rimasta, nella sostanza, la bellissima realtà degli esordi. Molte critiche si appuntano sul fatto che la proposta della cucina sia limitata a poche portate, non considerando che un menù costruito su pochi piatti a base dei prodotti freschi disponibili sul momento rappresenta al contrario la più certa garanzia di qualità di un ristorante. Per quanto riguarda la modalità di ordinazione (con la compilazione in proprio della comanda che ricorderebbe le sagre paesane), non riesco davvero a comprendere quale possa essere il problema: il sistema funziona, ed io non ho alcun bisogno di fingermi cliente di un ristorante à la page per sentirmi soddisfatto, tutt'altro. L'antipasto di mare comprende una fettina di cefalo affumicato, alici marinate, ceci con palamita e crostini con i sughi di pesce che la cooperativa vende anche al minuto, tutto molto buono. Ottimi i ravioli con bottarga e zucchini e le tagliatelle al ragù di cefalo ed olive. Molto buona anche l'anguilla fritta, mentre il dolce confezionato non è effettivamente una specialità del locale. Buono anche il bianco in bottiglia della cantina di Scansano (Ansonica). Molti dei prodotti offerti sono stati insigniti del titolo di "presidio Slow Food", a riconoscimento del valore di questa importante attività tradizionale di pesca ed allevamento lagunare. Prezzi onesti.