La Prosperità
Prima di scrivere la mia recensione, questa mia breve premessa ☺️..
Personalmente, mi ritengo sufficientemente attento all’ambiente in genere, ma sono stufo delle attuali mode ambientaliste. A mio parere, proprio queste ultime hanno suggerito ai sindaci della città in cui vivo di tratteggiare -per motivi elettorali- alcune ciclabili inutili. Ad ogni modo, prima di ogni lagnanza, utile rimboccarsi le maniche e, perché no.. anche sgranchirsi le gambe😅.
Ed eccomi.. In sella alla mia bellissima (imho) Cube Hyde sulla via Cassia, in direzione del Parco Papacci. Per chi non fosse della Capitale, si tratta della via meno indicata per questo mio primo test, ed anche vi segnalo che l’ingresso principale del succitato parco si trova sulla via di Grottarossa. Dalla Cassia, in poche centinaia di metri, la città passa da una consolare.. ad essere una specie di periferia in discesa, e poi campagna. Pedalando, sulla Red Cave Street 😕 (e guardandomi dietro ed attorno..) noto alla mia sinistra delle lanterne cinesi, sopra ad un bar. È il locale in oggetto.
Vi racconterò in un secondo momento delle sterrate del parco, ma al mio ritorno (sudato come un cinghiale e ce ne sono in giro fin troppi) ordino: un riso cantonese ed un pollo alle mandorle “a poltale via”.
Nell’attesa, mi ricompongo sulla terrazza del locale, respirando a grosse boccate ed osservo quanto mi circonda, che allego. In effetti, Grottarossa dista da casa mia quel tanto che basta, ad averla familiare (come nome) senza conoscerla affatto.
Lo scenario del centro abitato che ho davanti ai miei occhi si prolunga, poi, nelle stradine interne (in foto) senza un preciso ordine. Vivaci, le persone che lo abitano, ed alcune macchine che passano mostrano anche una sorta di corsa al benessere, ma certamente non m’incanta l’atmosfera, come anche non mi convince del tutto il mobilio in plastica presente sulla terrazza del locale , così come la solita boiserie interna ed i pavimenti del bagno. Ad ogni modo, tutto sembra abbastanza pulito, e questo riequilibra le cose.
Poco importa; Successivamente carico il portapacchi, per poi mangiare comodamente quanto ordinato nel mio giardino.
In sintesi, ora. Il cibo che ho asportato daMé 😉.. (al palato) sarebbe anche sufficiente, se non fosse pericolosamente malata questa...
Read moreIl locale si presenta piacevole e pulito, con un classico arredamento nello stile dei ristoranti cinesi di anni fa. Non cede alle lusinghe modaiole della commistione Cino-giapponese che spopola in città ma offre un menù tipico e soddisfacente. I prezzi sono nella media e dal lunedì al giovedì si può anche avere l'all-you-can-eat. È possibile parcheggiare sul retro ed ha un ampia terrazza dove mangiare all'aperto. La signora Lisa è molto attenta e cordiale con tutti, appare chiaro che la maggior parte dei clienti è abituale il che di solito è una conferma della validità del locale. I piatti, tutti giusti per dimensioni e realizzazione, non presentano il solito imbarazzante eccesso di soja degli altri ristoranti cinesi. In tre, per antipasti primi e secondi, abbiamo pagato un totale di 37 euro, due bottiglie di acqua comprese....
Read moreInaspettatamente ottimo, chi l’avrebbe mai detto,incastrato tra bar negozi e condomini,una cucina cinese vera, originale, della vecchia guardia come si suol dire,la cucina cinese come era una volta , come ne esistono a dir tanto una decina a Roma. Ravioli trai più buoni mangiato, spaghetti di soia brillantemente piccanti, pollo kung pao di poca piccantezzq ma morbido come è un filetto, gamberi che hanno veramente visto il mare, sapidi il giusto. Conto quasi irrisorio è proprietario prodigo di consigli sulla cucina cinese. Parcheggio tipico alla romana, ndo capita capita, sugli alberi , sulle impalcature, creativo insomma. Da non trascurare la...
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