"A Michelin-Worthy Experience – Osteria del Viandante Exceeds Expectations!"
As someone who’s not a Michelin Guide expert, I can say with certainty that Osteria del Viandante deserves far more than just a single star—it’s a place that’s clearly shooting straight for a second. This was the highlight of our entire trip, and honestly, it’s hard to imagine anything else living up to this experience.
From the moment we stepped through the door, we were greeted with a level of service that instantly set the tone for what was to come. The staff were warm, attentive, and incredibly knowledgeable, guiding us through each course and ensuring that our every need was met. Their genuine passion for the food was evident, and it made the entire meal feel like a special event.
Now, let's talk about the food. The multi-course tasting menu was nothing short of extraordinary. Each dish was an artwork, bursting with flavors that were as bold as they were delicate, every bite perfectly balanced. It’s clear that attention to detail and creativity are at the heart of this restaurant, with the chef pushing boundaries while respecting tradition. And let’s not forget the wine pairing—it was exceptional, enhancing each course and offering us the chance to explore regional varieties that were absolutely perfect with the dishes.
Though we had to take the train from Bologna and later a cab back to the city, it was worth every minute of the journey. This place is an experience that transcends just a meal; it’s a culinary journey, one that we’ll remember forever.
Osteria del Viandante is a true gem, and I honestly believe it’s aiming for—and deserves—a second Michelin star. If you’re in the area, do yourself a favor and make a reservation. This is a dining experience you’ll want to be part of. ✨🍷
A small note: We were hoping to thank and congratulate the chef in person, but unfortunately, he didn’t come out to the dining room. Regardless, the experience was truly unforgettable, and we’ll be sure to...
Read moreDomenica scorsa pranzo tra amici all’ Osteria del Viandante la location storica il Forte di Rubiera, il restauro degli affreschi incredibile, un tuffo nel passato ma con tanto italian style. Staff di sala impeccabile il maître André Joao, il sommelier Graziano che insieme a Mauro il cantiniere storico ci hanno stupito con il loro savoir faire. In cucina troviamo lo chef Jacopo Malpeli che con la passione per il suo territorio ci fa viaggiare nella tradizione reggiana rendendola elegante e raffinata. Il Cammino del Viandante con l’aggiunta dell’uovo visto che c’è stato presentato uno splendido Tartufo bianco di Acqualagna. Il benvenuto tartelletta con crema di rafano e trota iridea, gnocco fritto mortadella della loro selezione con foglia di rapa rossa e un erbazzone petit, siamo in pole con un bel calice di champagne. Gli Antipasti: Capasanta appena scottata, il suo fondo ristretto e mela verde,con lonzino di maiale Selezione Viandante. Anguilla affumicata alla brace con insalatina in carpione crumble di cipolla bruciata. Gnocchi di patate, salsa al beurre blanc e degustazione di caviali “Riviera”, “Black” e “Oscietra” Adamas. Plin ripieni di coscia di anatra arrosto, crema al Parmigiano Reggiano stravecchio e Aceto Balsamico di Reggio Emilia 25 anni. Uovo cotto a bassa temperatura, crema al Parmigiano Reggiano stravecchio, crumble alla cipolla bruciata, broccoli selvatici e Tartufo Bianco. Ganassino di Vitello Piemontese e la sua salsa al Barbera con purè leggermente affumicato e Tartufo Nero Uncinato. I Cappelletti del Forte nella tradizionale versione reggiana in brodo di manzo e cappone. Il carrello dei formaggi… mi sono commossa. E il carrello del gelato alla crema, antica ricetta con bacche di vaniglia, uova dell’Appennino e latte di montagna servito con guarnizioni o liquori… disneyland👏🏻. Dal benvenuto al caffè è stato un viaggio meraviglioso, ogni singolo piatto aveva un dettaglio che colpiva le mie papille…Il mio preferito? Tutti! Grazie ragazzi...
Read moreFinalmente giungo al Viandante. Un edificio che ha visto un lifting totale, ma prestando attenzione a far rivivere il passato delle mura. Aperto da circa 6 mesi credo. l'accoglienza è caratterizzata da un'estrema eleganza e da un personale estremamente preparato. Si nota subito all'occhio lo stile Gucci anni 70. La scelta nei quadri.., la carta da parati.., i lampadari e la porcellana colorata sulla tavola. Un'atmosfera formale, ma che al contempo rilassa e mette a proprio agio il cliente con ogni confort e attenzione. La cura del dettaglio, degli Accostamenti e dei sapori è minuziosa. E qui si nota la mano innovativa dello chef, che in precedenza era alla locanda Mariella e poi da inkiostro. Con qualche piatto forse ancora da perfezionare, ma tuttavia con ottimi presupposti. Io ho optato per un menù alla carta. Ma con le degustazioni ci si può davvero divertire credo. Così come ci si può divertire anche con la scelta del vino : nota di merito ad una cantina infinita, con le più note etichette italiane e internazionali. Gli amanti della Borgogna qui saranno ampiamente accontentati. La cucina propone piatti del territorio, ma al contempo, molto innovativi e ricercati. Posso dire di non aver mai mangiato un Savarin di riso così buono: piatto di origine emiliana, nella versione Cantarelli, con lingua salmistrata, risotto al Parmigiano Reggiano e ragù ai porcini, con delle piccole polpette. Un piatto ricco di sapori. Foie Gras degno di nota. Antipasto crudo eccellente e abbondante, con vari percorsi di Tartare. Cappelletti in brodo buoni: brodo ottimo; pasta che può superarsi. Ma con ottimi presupposti. Prossima volta proverò i...
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