Incuriositi dalla pubblicità sui social, abbiamo scelto di provare quella che veniva presentata come un'esperienza di cucina emiliana in un ambiente familiare fatto di calore e buona cucina ma si capisce subito che qualcosa non quadra già dalla prenotazione... Appena entrati ci viene chiesto se sappiamo come funziona e subito si ha la sensazione di essere da Mc Donald, dove enormi cartelloni invitano a scaricare l'applicazione, previo registrazione, concessione della posizione, iscrizione alla newsletter e memorizzazione della carta di credito, perché non sia mai che ci possa essere un po' di contatto umano tra cameriere e clienti ! Mi sembra di aver capito che c'è anche la possibilità di pagare e ordinare in cassa... Nell'applicazione non ci sono indicati gli ingredienti e gli eventuali allergeni per cui abbiamo richiesto il menù cartaceo almeno per capire cosa ci fosse nelle tigelle... Tutto ha un'aria così prefabbricata e fredda che neanche le tovagliette a quadretti rossi e bianchi danno l'aria di una Dispensa... Dal momento dell'ordine all'arrivo passano 20 minuti (ci può stare visto che dicono che niente è surgelato) e come avevamo capito, arriva tutto in una volta: acqua antipasto, primo e dolce... esattamente come da Mc Donald! Le tigelle sono buone e ben farcite, alcune calde e alcune fredde ma dobbiamo affrettarci a mangiare quelle calde perché i tortelli ci guardano con occhi speranzosi mentre si raffreddano. Lo slogan sul muro diceva: nulla si congela, tutto si crea... sarà ma i tortelli, 8 pezzi 9,90, hanno una chiusura immangiabile praticamente di pietra che rovina il ripieno che alla fine non era per niente male. Qui di familiare non c'è proprio niente, a partire dalla cucina, dai prezzi e dall'ambiente. È proprio il format da centro commerciale, per turisti, da mordi e fuggi, senza fidelizzazione se non legata agli sconti se continui a venire. Mi dispiace ma la "cucina emiliana" è tutt'altro e spiace vedere che un turista abbia questa visione dell'Emilia.