Porta Santo Stefano (pôrta ed Stra Stêven o pôrta San Stêven in bolognese) è una delle porte della terza cinta muraria della città di Bologna. Storia. Considerata a lungo la "porta per la Toscana", porta Santo Stefano sorge alla fine dell'omonima via, lungo la strada della Futa, nel punto in cui quest'ultima cambia nome in via Augusto Murri, in corrispondenza all'incrocio con i viali di circonvallazione. Fu costruita nel XIII secolo e più volte ristrutturata e restaurata nei due secoli successivi. Ulteriormente munita nel corso del Quattrocento, fu gravemente danneggiata da colpi di artiglieria durante un assedio nel 1512, con la distruzione della torre originaria. L'anno successivo fu di nuovo munita di cassero. Nel 1843 gli edifici precedenti furono completamente demoliti e si edificò un nuovo passaggio monumentale, chiamato barriera gregoriana, costituita dai due edifici tuttora esistenti, ideati dall'architetto Filippo Antolini per ordine di Papa Gregorio XVI. Con la sistemazione della strada della Futa, da Porta Santo Stefano cominciò a transitare la gran parte del traffico e degli scambi con Firenze. La porta era chiusa da due pilastri e una grande cancellata di ferro (ancora esistenti e riposizionati all'ingresso del Parco dei Giardini Margherita, dalla parte di porta Castiglione). L'ultimo ingresso a porta Santo Stefano fu quello del Re d'Italia Vittorio Emanuele II. Dopo l'abbattimento delle mura nel 1902 i due fabbricati di porta Santo Stefano ebbero svariati usi: bagni pubblici, sede dei vigili urbani, Comitato per Bologna Storica e Artistica e sezione "Bentini" del PSI. I due casseri sono stati sede di importanti esperienze di autogestione: il Circolo Anarchico Berneri dal 1972, e Atlantide, che dal 1997 al 2015 è stato sede di collettivi e...
Read morePovera Porta Santo Stefano, anche questa poco curata e con una illuminazione totalmente inadatta (come anche nelle altre 9 Porte del resto). Questa porta ha la particolarità di essere stata ricostruita in tempi moderni e con criteri architettonici totalmente diversi dalle altre. Uno dei due Casseri che compone la Barriera Gregoriana (l'altro nome di Porta Santo Stefano) è vitalizzato dalla presenza di una Associazione che da decenni lo abita e lo cura, l'altro è in stato di abbandono dopo essere stato devastato da una Associazione poco incline a prendersene cura, peccato!
5 Stelle alla Porta, zero meno all'Amm.ne Comunale che non riesce a farle vivere a cittadini e turisti come veri e...
Read moreUna delle porte più 'moderne' di Bologna. La piazzetta potrebbe essere molto meglio utilizzata se le due strutture portali fossero diversamente finalizzate: al momento sono occupate da assurde associazioni e si presentano in stato di evidente abbandono. La parte interna della piazza è adibita ad un degradante parcheggio auto. Tutto l'insieme potrebbe essere diversamente utilizzato e valorizzato per intrattenimenti, mostre, ristorazione e punto d'incontro culturale. Invece è tristemente abbandonato a se stesso. Avere delle potenziali ed importanti risorse cittadine e non avere idee per il loro recupero e rilancio nel 2022 appare piuttosto...
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