A very pleasant surprise, we visited Padernello Castle during a lovely event showcasing exhibits of artifacts, jewelry, clothing, all set against the splendid medieval backdrop. The castle is open year-round and can only be visited with a guided tour lasting about an hour; booking is highly recommended. The very knowledgeable guide passionately recounted the history and the significant restoration work carried out in the castle. She also mentioned that art exhibitions and ongoing projects, organized through the Castello di Padernello Foundation, contribute to the revival of the castle and the small village. I greatly appreciated the explanation and admired the various rooms, taking a journey into the past, especially when looking at photos of the castle before its restoration. Highly recommended for everyone.
The castle was built by the noble Martinengo family in the second half of the 1400s, transformed into a noble residence in the 1700s. Surrounded by a moat, access is through a functional drawbridge. The Martinengo family lineage ended in 1861, and after some years, the property passed to the Salvadego family, whose last descendant left the castle to retire to the palace in Brescia. The castle remained abandoned since 1961 and fell into disrepair. A group of industrialists, with the support of the Municipality of Borgo San Giacomo, began restoration work. Currently, the castle is owned by the Municipality of Borgo San Giacomo (the majority owner) and a private company. The Castello di Padernello Foundation has been granted the use of the castle to promote activities, conferences, exhibitions, and raise funds for restoration projects. Many interventions have been carried out in various parts in recent years and have been completed. The castle can be visited...
Read moreIl castello è Monumento Nazionale dal 1912 ed è citato in una pergamena del 1391, quando i Martinengo acquistano il territorio di Padernello. A quel tempo esisteva una torre viscontea con due giri di fossato intorno. Faceva parte del sistema difensivo cosiddetto "di seconda linea" (non direttamente sul fiume, ma un po' più arretrato). Persa la funzione difensiva, venne trasformato in residenza nobiliare. Passò in eredità alla famiglia Salvadego Ugoni Molin e oggi appartiene per una quota al Comune (51%), per il 30% alla "Fondazione Castello di Padernello" e per la restante a privati. Dopo una quarantina d'anni di abbandono, nel 2005 è stato aperto alle visite e progressivamente restaurato (lavori in continuo divenire). Il maniero si trova nella campagna di Borgo S. Giacomo; è circondato tuttora da un profondo fossato colmo di acqua. L'ingresso è dotato di ponte levatoio funzionante che conduce in un androne, che si apre nel cortile d'onore. Qui si apre la grande vetrata che ospitava il "Giardino d'inverno", la serra, oggi trasformata in originale sala per banchetti ed eventi. Ovunque occhieggiano stemmi delle famiglie che ne sono state proprietarie, prime tra tutte i Martinengo (aquila rossa su fondo oro). La struttura si compone di due piani, il pianterreno è la parte più antica quattrocentesca. Qui si può ammirare la "caminata", ex-sala cantonata, dove si facevano attendere gli ospiti o coloro che dovevano conferire con il signore. Per questo, anche se labili, si possono ancora vedere i caratteristici tondi affrescati. Ammirevole la Sala Rinascimentale, la Libreria Salvadego-Ugoni, dove una porticina (nascosta) conduce nella Torretta. Al secondo piano si trovano ambienti settecenteschi ed è sullo scalone che si presenterebbe, ogni dieci anni, il fantasma di Bianca Maria Martinengo, la notte del 20 luglio... Dal maggio 2018 è stata aperta al pubblico la Torre inaccessibile, dalle cui merlature si può godere di un panorama a 360 gradi sulla campagna circostante. La visita guidata è curata dai volontari della Fondazione che con competenza e passione fanno rivivere atmosfere...
Read moreDi questo magnifico Maniero, del suo piccolo borgo ricco di importanti eventi, ne sentii parlare pochi anni fa. Mi affascinò la Storia di un gruppo di "folli volontari" che avevano intrapreso un progetto ambizioso: ridare vita ad un luogo che trabocca di Storia ma, ahimè abbandonato a sé stesso e alla vegetazione selvatica che al suo interno cresceva rigogliosamente. Essendo sempre alla ricerca di Borghi poco conosciuti dal turismo di massa, finalmente mi sono recata in questo luogo con l'animo più ricco di onesta curiosità che di aspettative eclatanti. Per la prima volta ho visitato un luogo che mi ha commosso. La passione di tutti coloro che si sono e si stanno adoperando per ridargli vita è ben visibile. Un antiquario ha messo a disposizione tantissimi mobili e oggettistica antica per arredare e ridare vita alle numerose stanze presenti. Copie di quadri in grandezza naturale (gli originali sono visibili in importanti pinacoteche) vengono riposizionati ove erano già presenti in origine. Riproduzioni ricreate con particolare attenzione, così come ogni altro dettaglio all'interno del Maniero grazie alle amorevoli cure dei volontari e scrupolosa cura delle belle arti. E poi c'è Lui, un meraviglioso ponte levatoio perfettamente funzionante. Alla conclusione della lunghissima visita con la guida e sopraggiunta l'ora di pausa pranzo, ho avuto modo di vederlo richiudersi. Una emozione davvero unica! Costo del Tour €7,50 ma chi desiderasse offrire una donazione per la ristrutturazione di altre locazioni esterne sono disponibili brochure con informazioni dettagliate. Che dire oltre a questo, andate a visitarlo ed emozionatevi come mi sono emozionata io nel tastare tanta passione attraverso la narrazione di una guida particolarmente preparata e modestamente orgogliosa di fare parte di questo gruppo di "folli volontari" che desiderano veder realizzato un sogno: ridar vita a una pagina importante della Storia vissuta da nostri antenati. Sicuramente ritornerò a Padernello anche per ammirare il suo bellissimo borgo che frequentemente si ravviva con eventi e attività molto...
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