Se dovessi scrivere una recensione credo che sarebbe da guinness dei primati ovvero la più lunga di Google Maps (in tutto il mondo eh! Mica solo in Italia!).
Ma mi limiterò a poche brevi note più sul versante della "attualità" che sulla falsariga della narrazione storica (resoconto che pure troverete nel Sito "La Voce di Sant'Elia").
Il Centro Sportivo Buscicchio (che ogni "vero" abitante di Sant'Elia si guarda bene dal chiamarlo "parco" ma è - e resterà a lungo- come "la palestra"). La palestra, dunque, non nella accezione di "palestra di vita" (sebbene migliaia di noi siamo letteralmente cresciuti li dentro) ma come un termine sgorgato spontaneamente quando furono edificate centinaia di palazzine con migliaia di abitazioni e decine di migliaia di persone di ogni età si trovarono a vivere nel più popoloso quartiere della Città.
La definirono "palestra" poiché in fondo era tale: una struttura coperta destinata ad attività ginniche e tanti impianti di ogni sport tutti rigorosamente all'aperto: chi lo vede ora nota solo i due campi da tennis ma in realtà vi era un campo da basket, uno da pallavolo, una pista per il salto in alto, una pedana per il salto in lungo, una pista di atletica di 120 metri, un campo di calcio regolamentare (con spogliatoi) il tutto recintato da una doppia fila di tufi con una inconfondibile ringhiera nera.
E dentro un mare di oleandri lungo tutto il perimetro, graziose siepi a delimitare i vari campi, altri alberi (pini, cedri ed altre essenze), un baretto piccolo piccolo, sei altalene, due scivoli, un po' di panchine i servizi igienici (incluse le docce che però raramente venivano usate) dove sussisteva pure una stanza adibita a "pronto soccorso", ovviamente mai usata grazie a Dio.
Ho dimenticato la fontanella perché essa, come il bocciodromo, venne aggiunta dopo (al pari del Tensostatico che sorse dove vi era il campo di pallavolo e come il baretto che da, appunto, baretto, per gelati, acqua, bevande e caffè a tutto ciò che è sorto dopo modificando anche la struttura muraria).
Infine siamo a Luglio Anno Domini 2023. Da circa un mese troneggia all'ingresso del "parco" Buscicchio uno strano manufatto viola, sgraziato ed un poco inquietante.
Il giorno che comprenderò cosa esso rappresenti aggiornerò questa recensione. Ad oggi sono tre stelle: una media molto trilussiana fra le 5 stelle di quella che fu ed è stata la palestra per almeno sei lustri e la unica stella che, ad oggi, assegno al "parco".
POSTILLA del 10 agosto 2025: come promesso ecco un aggionamento della mia personalissima recensione. Forse sono stato eccessivamente severo nella mia valutazione rispetto alla effigie di quello che ho scoperto, in seguito, essere il "santo che non c'è". Orbene, la cosa e' stata fatta certamente in assoluta buonafede eppure resta il sapore paganeggiante (ed anzi pagano) di questo strano personaggio. Per quanto la scristianizzazione sia oramai un triste fenomeno assai diffuso NON MUTA LA GRAVITÀ della confusione che ingenera. Intanto Sant' Elia esiste eccome. E' il grande Profeta veterotestamentario che oltretutto è presente nello straordinario evento della Trasfigurazione.
Che poi il nome del quartiere non derivi dal santo profeta non cambia la distanza: inventarsi questo stranissimo personaggio - che in un cortocircuito tra fantasy e realtà in una sorta di Matrix de noantri - non crea nulla di buono in generale ed in particolare nei giovani.
Si e' dato molto spazio a questa cosa poiché il Buscicchio ( ovvero "la palestra" di Via Mantegna) e' stata invasa da questo zombie non meglio identificato e che ha tanto di insegna luminosa fissa. Nessun reato naturalmente. E però poiché la recensione e' personale io ritengo l'attuale Buscicchio molto peggiore di quello della mia infanzia: la Bocciofila non proponeva strani personaggi, la fontanella funzionava, c'era un custode che rappresentava una garanzia e si faceva tanto sano sport. E non vi erano quegli eccessi cromatici incomprensibili (che però sono sempre meglio degli orrendi murales del quartiere Paradiso. Il mio voto...
Read moreVeramente eccellente il ripristino sia dei luoghi,sia il lavoro sociale e culturale dell'associazione legami di comunità che ha creato un centro aggregativo utilissimo per la rinascita...
Read moreE’ un parco decoroso in cui soggiornare per qualche tempo. Non esistono zone di ristoro. Esistono giochi per bambini in...
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