HTML SitemapExplore
logo
Find Things to DoFind The Best Restaurants

Natural History Museum of the University of Pisa — Attraction in Calci

Name
Natural History Museum of the University of Pisa
Description
Pisa Charterhouse, also Calci Charterhouse or Val Graziosa Charterhouse, is a former Carthusian monastery, now the home of the Pisa Museum of Natural History. It is 10 km outside Pisa, Tuscany, Italy, in the comune of Calci. The monastery is noted for the fresco of the Last Supper, by Bernardino Poccetti.
Nearby attractions
Museo Nazionale della Certosa Monumentale di Calci
Via Roma, 79, 56011 Calci PI, Italy
Fattoria San Vito
Via Caprili, 5, 56011 Calci PI, Italy
Nearby restaurants
Agriturismo Ristoro Terra e Aroma
Via Roma, 77, 56011 Calci PI, Italy
Ristorante Il Pozzo di S. Vito di Sartini Adriano
V. San Vito, 12, 56011 Calci PI, Italy
Voglia di Pizza
Via della Cagnola, 51, 56011 Calci PI, Italy
Pizzeria zio Tony
Pizza Cavallotti, 1, 56011 Calci PI, Italy
Bun Riff Rock Gourmet
Via Roma, 52, 56011 Calci PI, Italy
Ristorante Margó In Trattoria
Via F. Ruschi, 26, 56011 Calci PI, Italy
Related posts
Keywords
Natural History Museum of the University of Pisa tourism.Natural History Museum of the University of Pisa hotels.Natural History Museum of the University of Pisa bed and breakfast. flights to Natural History Museum of the University of Pisa.Natural History Museum of the University of Pisa attractions.Natural History Museum of the University of Pisa restaurants.Natural History Museum of the University of Pisa travel.Natural History Museum of the University of Pisa travel guide.Natural History Museum of the University of Pisa travel blog.Natural History Museum of the University of Pisa pictures.Natural History Museum of the University of Pisa photos.Natural History Museum of the University of Pisa travel tips.Natural History Museum of the University of Pisa maps.Natural History Museum of the University of Pisa things to do.
Natural History Museum of the University of Pisa things to do, attractions, restaurants, events info and trip planning
Natural History Museum of the University of Pisa
ItalyTuscanyCalciNatural History Museum of the University of Pisa

Basic Info

Natural History Museum of the University of Pisa

Via Roma, 79, 56011 Calci PI, Italy
4.7(2.7K)
Open 24 hours
Save
spot

Ratings & Description

Info

Pisa Charterhouse, also Calci Charterhouse or Val Graziosa Charterhouse, is a former Carthusian monastery, now the home of the Pisa Museum of Natural History. It is 10 km outside Pisa, Tuscany, Italy, in the comune of Calci. The monastery is noted for the fresco of the Last Supper, by Bernardino Poccetti.

Cultural
Family friendly
Accessibility
attractions: Museo Nazionale della Certosa Monumentale di Calci, Fattoria San Vito, restaurants: Agriturismo Ristoro Terra e Aroma, Ristorante Il Pozzo di S. Vito di Sartini Adriano, Voglia di Pizza, Pizzeria zio Tony, Bun Riff Rock Gourmet, Ristorante Margó In Trattoria
logoLearn more insights from Wanderboat AI.
Phone
+39 050 221 2970
Website
msn.unipi.it

Plan your stay

hotel
Pet-friendly Hotels in Calci
Find a cozy hotel nearby and make it a full experience.
hotel
Affordable Hotels in Calci
Find a cozy hotel nearby and make it a full experience.
hotel
The Coolest Hotels You Haven't Heard Of (Yet)
Find a cozy hotel nearby and make it a full experience.
hotel
Trending Stays Worth the Hype in Calci
Find a cozy hotel nearby and make it a full experience.

Reviews

Nearby attractions of Natural History Museum of the University of Pisa

Museo Nazionale della Certosa Monumentale di Calci

Fattoria San Vito

Museo Nazionale della Certosa Monumentale di Calci

Museo Nazionale della Certosa Monumentale di Calci

4.9

(249)

Open 24 hours
Click for details
Fattoria San Vito

Fattoria San Vito

4.9

(141)

Closed
Click for details

Things to do nearby

Explore Pisa off-the-beaten-path
Explore Pisa off-the-beaten-path
Fri, Dec 5 • 10:00 AM
56125, Pisa, Tuscany, Italy
View details
Traditional Farmhouse Cooking Experience in Lucca
Traditional Farmhouse Cooking Experience in Lucca
Fri, Dec 5 • 5:00 PM
55013, Capannori, Tuscany, Italy
View details
Drink wine with Italian winemakers and sommeliers
Drink wine with Italian winemakers and sommeliers
Fri, Dec 5 • 11:00 AM
55100, Lucca, Tuscany, Italy
View details

Nearby restaurants of Natural History Museum of the University of Pisa

Agriturismo Ristoro Terra e Aroma

Ristorante Il Pozzo di S. Vito di Sartini Adriano

Voglia di Pizza

Pizzeria zio Tony

Bun Riff Rock Gourmet

Ristorante Margó In Trattoria

Agriturismo Ristoro Terra e Aroma

Agriturismo Ristoro Terra e Aroma

4.0

(146)

Click for details
Ristorante Il Pozzo di S. Vito di Sartini Adriano

Ristorante Il Pozzo di S. Vito di Sartini Adriano

4.3

(724)

$$

Click for details
Voglia di Pizza

Voglia di Pizza

4.4

(482)

Click for details
Pizzeria zio Tony

Pizzeria zio Tony

4.4

(183)

Click for details
Get the Appoverlay
Get the AppOne tap to find yournext favorite spots!
Wanderboat LogoWanderboat

Your everyday Al companion for getaway ideas

CompanyAbout Us
InformationAI Trip PlannerSitemap
SocialXInstagramTiktokLinkedin
LegalTerms of ServicePrivacy Policy

Get the app

© 2025 Wanderboat. All rights reserved.
logo

Reviews of Natural History Museum of the University of Pisa

4.7
(2,694)
avatar
5.0
3y

È un Museo completo ... che spazia dalla Paleontologia, alla Zoologia, alla Mineralogia in un contesto suggestivo come solo può esserlo un luogo nato per esigenze spirituali in Val Graziosa, a Calci, alle pendici dei Monti Pisani ... la Certosa di Pisa. Infatti nel 1981 le collezioni furono spostate in questa sede perché ormai, così complesse, necessitavano di ampi spazi per renderle fruibili al pubblico. Il Museo nacque nel 1500 in un periodo in cui in tutta Europa nascevano le "Collezioni di Curiosità", nel contesto universitario pisano del Giardino dei Semplici ... a Pisa. Erano collezioni di "Curiosità" provenienti del mondo della natura e non e venivano organizzate "secondo lo stile e il gusto dell'epoca", orientate a stupire con oggetti strani ed esotici poi, nel '700, la scienza moderna portò ad un approccio più scientifico e tutto cambio ... fino ad ottenere il risultato che oggi possiamo osservare. La visita inizia da quelle che sono le esposizioni più antiche, che vanno fino all'ottocento (interessante la ricostruzione dell'ufficio di Paolo Savi, che fu Direttore del Museo Pisano dal 1823 al 1871, con tutti gli oggetti che necessitavano per lo studio e la preparazioni di reperti) con esemplari di animali anche estinti. Al termine della sezione ciò che s'intendeva con le "Collezioni di Curiosità" ... nella Camera delle Meraviglie (di particolare impatto visivo è, tra l'altro, un teschio su cui è "nato" uno strepitoso corallo rosso ... consiglio, però, un'attenta lettura delle note esplicative ... è meglio). Poi ... il percorso espositivo continua con la Sala della Biodiversità, di recente allestimento, e la Galleria dei Mammiferi (circa 300 esemplari provenienti per lo più dalla collezione "Giorgio Barbero", donata dalla famiglia al Museo nel 2017). In fondo al percorso si apre finalmente la Galleria dei Cetacei, credo la più importante esistente in Italia, con reperti "vecchi" di milioni di anni ma anche di scheletri di animali esistenti, tra cui il più grande in assoluto ... la Balenottera Azzurra che, a sorpresa per i più piccini, ha nella pancia Pinocchio ... quello del racconto di Collodi (da segnalare che il Museo non dimentica i bambini ... all'inizio del percorso c'è un'area a loro dedicata con una grande Arca di Noè piena di animali come la tradizione religiosa ci tramanda). Tornando indietro si raggiunge la Sala dei Dinosauri, con la ricostruzione a grandezza naturale di un sito in Patagonia; la Galleria dedicata all'evoluzione dei Monti Pisani, con la Grotta del Leone, ad Agnano; la sezione delle Esposizioni temporanee (personalmente ho visitato sia una Esposizione dedicata ai Grandi Felini che quella dedicata al Bestiario Dantesco, entrambe di notevole interesse) per terminare, infine, nella zona dove è collocato l'Acquario d'acqua dolce più grande d'Italia, con cento specie di pesci provenienti da tutti i continenti a rappresentare la biodiversità del Pianeta acqueo. Prima di uscire dal complesso museale è d'obbligo una visita anche alla Galleria dei Minerali dove, tra le tante interessanti collezioni in mostra, vi è la sezione dedicata alle meteoriti con la più grande mai rinvenuta in Italia ... l'ottaedride di Bagnone, Massa Carrara, di ben 48 kilogrammi. In questa circostanza la visita al Museo di Storia Naturale è dovuta all'apertura delle Sale dedicate ai Presepi, che avviene in occasione delle festività legate al Natale. In Mostra tre Presepi monumentali ed animati, costruiti da due appassioni calcesani, entrambi di nome Meucci ma non imparentati, che in 14 anni hanno realizzato interamente a mano, dal 1948 al 1962, un'opera d'arte che ha girato il Mondo prima che si fermasse per sempre a Calci , grazie alla donazione degli eredi, nelle Sale del Museo di Storia Naturale. il Museo è suddiviso in due grandi percorsi che permette, quindi, di ottimizzare la visita in base al tempo disponibile. Al momento posterò le foto dei Presepi ma, non appena dai miei archivi "sbucheranno" le foto delle precedenti visite, completerò...

   Read more
avatar
5.0
1y

Ho visitato il plesso museale in occasione della "Notte Europea dei Musei" del 18 maggio con ingresso serale gratuito tra le 19:00 e le 24:00, a cui l'Università di Pisa ha partecipato, tra l'altro, con il Museo di Storia Naturale che è sito a Calci. Ottima occasione per portare i bimbi al Museo. È una collezione completa ... che spazia dalla Paleontologia, alla Zoologia, alla Mineralogia in un contesto suggestivo come solo può esserlo un luogo nato per motivi spirituali in Val Graziosa, alle pendici dei Monti Pisani ... la Certosa di Pisa. Infatti nel 1981 le collezioni furono spostate in questa sede perché ormai, così complesse, necessitavano di ampi spazi per renderle fruibili al pubblico. Il Museo nacque nel 1500 in un periodo in cui in tutta Europa nascevano le "Collezioni di Curiosità", nel contesto universitario pisano del Giardino dei Semplici ... a Pisa. Erano collezioni di "Curiosità" provenienti del mondo della natura e non che venivano "organizzate" secondo lo stile e il gusto dell'epoca, orientate a stupire con oggetti strani ed esotici. Poi, nel '700, la scienza moderna portò ad un approccio più scientifico e tutto cambio ... fino ad ottenere il risultato che oggi possiamo osservare. La visita inizia da quelle che sono le esposizioni più antiche, che vanno fino all'ottocento (interessante la ricostruzione dell'ufficio di Paolo Savi, che fu Direttore del Museo Pisano dal 1823 al 1871, con tutti gli oggetti che necessitavano per lo studio e la preparazioni di reperti) con esemplari di animali anche estinti. Al termine della sezione ciò che s'intendeva con le "Collezioni di Curiosità" ... nella Camera delle Meraviglie (di particolare impatto visivo è, tra l'altro, un teschio su cui è "nato" uno strepitoso corallo rosso ... consiglio, però, un'attenta lettura delle note esplicative ... è meglio). Poi ... il percorso espositivo continua con la Sala della Biodiversità, di recente allestimento, e la Galleria dei Mammiferi (circa 300 esemplari provenienti per lo più dalla collezione "Giorgio Barbero", donata dalla famiglia al Museo nel 2017). In fondo al percorso si apre finalmente la Galleria dei Cetacei, credo la più importante esistente in Italia, con reperti "vecchi" di milioni di anni ma anche di scheletri di animali esistenti, tra cui il più grande in assoluto ... la Balenottera Azzurra che, a sorpresa per i più piccini, ha nella pancia Pinocchio ... quello del racconto di Collodi (da segnalare che il Museo non dimentica i bambini ... all'inizio del percorso c'è un'area a loro dedicata con una grande Arca di Noè piena di animali come la tradizione religiosa ci tramanda). Tornando indietro si raggiunge la Sala dei Dinosauri, con la ricostruzione a grandezza naturale di un sito in Patagonia; la Galleria dedicata alla evoluzione dei Monti Pisani, con la Grotta del Leone, ad Agnano; la sezione delle Esposizioni temporanee (ho visitato sia una Esposizione dedicata ai Grandi Felini che quella dedicata al Bestiario Dantesco, entrambe di notevole interesse) infine, per terminare, l'Acquario di acqua dolce più grande d'Italia, con cento specie di pesci provenienti da tutti i continenti a rappresentare la biodiversità del Pianeta acqueo. Prima di uscire dal complesso museale è d'obbligo una visita anche alla Galleria dei Minerali dove, tra le tante interessanti collezioni in mostra, vi è la sezione dedicata alle meteoriti con la più grande mai rinvenuta in Italia ... l’ottaedride di Bagnone, Massa Carrara, di ben 48 kilogrammi. In precedenza la visita al Museo di Storia Naturale fu dovuta alla apertura delle Sale dedicate ai Presepi, che avviene in occasione delle festività legate al Natale. In Mostra tre Presepi animati e monumentali, costruiti da due appassioni calcesani, entrambi di nome Meucci ma non imparentati, che hanno realizzato in 14 anni, dal 1948 al 1962, interamente a mano un'opera d'arte che ha girato il Mondo prima che si fermasse per sempre a Calci, grazie alla donazione degli eredi, nelle Sale del Museo di...

   Read more
avatar
5.0
7y

Fu per decisione dell'arcivescovo di Pisa Francesco Moricotti che il 30 maggio del 1366 venne fondata la Certosa, nella Val Graziosa di Calci. Il convento assunse in seguito un'importanza anche politica, in particolare dopo l'annessione dell'antico monastero benedettino dell'isola di Gorgona, avvenuta nel 1425. Nella seconda metà del XV secolo, artisti fiorentini si stabilirono a Pisa per assolvere a lavori dell'Opera del Duomo. Tra il Seicento e Settecento, vengono compiuti i lavori più importanti. Si accede al complesso attraverso un vestibolo seicentesco, coronato dalla statua di San Bruno, il fondatore dell'Ordine dei Certosini; a destra si apre la cappella di Sebastiano, in origine riservata alle donne, e a sinistra la foresteria delle donne, attuale biglietteria. L'ampia corte d'onore longitudinale introduce al santuario. Di fronte all'ingresso è il prospetto barocco della chiesa, impostata su un podio con scalinata a doppia rampa, opera dell'architetto Nicola Stassi: da notare, sulla sommità, la statua della Vergine in gloria. L'interno, risalente al XVII secolo, è costituito da un'unica aula lungo le cui pareti sono addossati gli stalli lignei destinati ai monaci; una parete intarsiata a marmi policromi separa la zona destinata ai conversi. Sullo scorcio del Seicento inizia la decorazione pittorica parietale con le Storie del Vecchio Testamento, dei bolognesi Antonio e Giuseppe Rolli; gli affreschi della cupola sono del lucchese Stefano Cassiani, autore anche delle pitture ai lati, dietro l'altare e tra le finestre. L'altare maggiore fu realizzato su disegno di Giovan Francesco Bergamini e terminato nel 1686 dal figlio Alessandro; vi si trova una tela di Baldassarre Franceschini detto il Volterrano, con San Bruno che offre la Certosa di Pisa alla Madonna, del 1681. Dalla chiesa si accede alla sagrestia circondata da grandi armadi a muro, alla cappella delle Reliquie e alle varie cappelle, in cui ogni monaco celebrava la messa privata quotidiana; nella cappella di San Ranieri si conserva il dipinto settecentesco del pisano Giovan Battista Tempesti, con San Ranieri, patrono di Pisa; nella cappella di San Bruno troviamo una tela raffigurante il santo, di Jacopo Vignali; la cappella della Vergine del Rosario fu invece affrescata da Giuseppe Maria Terreni alla fine del Settecento. Tra gli ambienti più interessanti del monastero, la Foresteria Granducale, così detta perché riservata ai sovrani di Toscana, con pregevoli stucchi del Somazzi e affreschi a figure allegoriche di Pietro Giarrè. Il refettorio attuale è il risultato della trasformazione del primitivo ambiente trecentesco: tra le testimonianze più antiche, l'affresco con l'Ultima Cena, di Bernardino Poccetti (1597), mentre il resto delle decorazioni parietali, compiute nel 1773, si deve a Pietro Giarrè. Sul seicentesco chiostro grande, con al centro la monumentale fontana ottagona, si aprono le celle dei monaci, ciascuna concepita come unità abitativa composta da più stanze. Tra i numerosi ambienti del monastero ricordiamo l'appartamento del Priore, la ricca Biblioteca, l'Archivio storico e la farmacia. Nella foresteria è stata allestita la Quadreria del convento, che ospita numerosi e pregevoli dipinti, tra cui la collezione della famiglia Borghini di Calci. L'ala ovest ospita il Museo di storia naturale...

   Read more
Page 1 of 7
Previous
Next

Posts

Michele De GruttolaMichele De Gruttola
È un Museo completo ... che spazia dalla Paleontologia, alla Zoologia, alla Mineralogia in un contesto suggestivo come solo può esserlo un luogo nato per esigenze spirituali in Val Graziosa, a Calci, alle pendici dei Monti Pisani ... la Certosa di Pisa. Infatti nel 1981 le collezioni furono spostate in questa sede perché ormai, così complesse, necessitavano di ampi spazi per renderle fruibili al pubblico. Il Museo nacque nel 1500 in un periodo in cui in tutta Europa nascevano le "Collezioni di Curiosità", nel contesto universitario pisano del Giardino dei Semplici ... a Pisa. Erano collezioni di "Curiosità" provenienti del mondo della natura e non e venivano organizzate "secondo lo stile e il gusto dell'epoca", orientate a stupire con oggetti strani ed esotici poi, nel '700, la scienza moderna portò ad un approccio più scientifico e tutto cambio ... fino ad ottenere il risultato che oggi possiamo osservare. La visita inizia da quelle che sono le esposizioni più antiche, che vanno fino all'ottocento (interessante la ricostruzione dell'ufficio di Paolo Savi, che fu Direttore del Museo Pisano dal 1823 al 1871, con tutti gli oggetti che necessitavano per lo studio e la preparazioni di reperti) con esemplari di animali anche estinti. Al termine della sezione ciò che s'intendeva con le "Collezioni di Curiosità" ... nella Camera delle Meraviglie (di particolare impatto visivo è, tra l'altro, un teschio su cui è "nato" uno strepitoso corallo rosso ... consiglio, però, un'attenta lettura delle note esplicative ... è meglio). Poi ... il percorso espositivo continua con la Sala della Biodiversità, di recente allestimento, e la Galleria dei Mammiferi (circa 300 esemplari provenienti per lo più dalla collezione "Giorgio Barbero", donata dalla famiglia al Museo nel 2017). In fondo al percorso si apre finalmente la Galleria dei Cetacei, credo la più importante esistente in Italia, con reperti "vecchi" di milioni di anni ma anche di scheletri di animali esistenti, tra cui il più grande in assoluto ... la Balenottera Azzurra che, a sorpresa per i più piccini, ha nella pancia Pinocchio ... quello del racconto di Collodi (da segnalare che il Museo non dimentica i bambini ... all'inizio del percorso c'è un'area a loro dedicata con una grande Arca di Noè piena di animali come la tradizione religiosa ci tramanda). Tornando indietro si raggiunge la Sala dei Dinosauri, con la ricostruzione a grandezza naturale di un sito in Patagonia; la Galleria dedicata all'evoluzione dei Monti Pisani, con la Grotta del Leone, ad Agnano; la sezione delle Esposizioni temporanee (personalmente ho visitato sia una Esposizione dedicata ai Grandi Felini che quella dedicata al Bestiario Dantesco, entrambe di notevole interesse) per terminare, infine, nella zona dove è collocato l'Acquario d'acqua dolce più grande d'Italia, con cento specie di pesci provenienti da tutti i continenti a rappresentare la biodiversità del Pianeta acqueo. Prima di uscire dal complesso museale è d'obbligo una visita anche alla Galleria dei Minerali dove, tra le tante interessanti collezioni in mostra, vi è la sezione dedicata alle meteoriti con la più grande mai rinvenuta in Italia ... l'ottaedride di Bagnone, Massa Carrara, di ben 48 kilogrammi. In questa circostanza la visita al Museo di Storia Naturale è dovuta all'apertura delle Sale dedicate ai Presepi, che avviene in occasione delle festività legate al Natale. In Mostra tre Presepi monumentali ed animati, costruiti da due appassioni calcesani, entrambi di nome Meucci ma non imparentati, che in 14 anni hanno realizzato interamente a mano, dal 1948 al 1962, un'opera d'arte che ha girato il Mondo prima che si fermasse per sempre a Calci , grazie alla donazione degli eredi, nelle Sale del Museo di Storia Naturale. il Museo è suddiviso in due grandi percorsi che permette, quindi, di ottimizzare la visita in base al tempo disponibile. Al momento posterò le foto dei Presepi ma, non appena dai miei archivi "sbucheranno" le foto delle precedenti visite, completerò la recensione.
Michele De GruttolaMichele De Gruttola
Ho visitato il plesso museale in occasione della "Notte Europea dei Musei" del 18 maggio con ingresso serale gratuito tra le 19:00 e le 24:00, a cui l'Università di Pisa ha partecipato, tra l'altro, con il Museo di Storia Naturale che è sito a Calci. Ottima occasione per portare i bimbi al Museo. È una collezione completa ... che spazia dalla Paleontologia, alla Zoologia, alla Mineralogia in un contesto suggestivo come solo può esserlo un luogo nato per motivi spirituali in Val Graziosa, alle pendici dei Monti Pisani ... la Certosa di Pisa. Infatti nel 1981 le collezioni furono spostate in questa sede perché ormai, così complesse, necessitavano di ampi spazi per renderle fruibili al pubblico. Il Museo nacque nel 1500 in un periodo in cui in tutta Europa nascevano le "Collezioni di Curiosità", nel contesto universitario pisano del Giardino dei Semplici ... a Pisa. Erano collezioni di "Curiosità" provenienti del mondo della natura e non che venivano "organizzate" secondo lo stile e il gusto dell'epoca, orientate a stupire con oggetti strani ed esotici. Poi, nel '700, la scienza moderna portò ad un approccio più scientifico e tutto cambio ... fino ad ottenere il risultato che oggi possiamo osservare. La visita inizia da quelle che sono le esposizioni più antiche, che vanno fino all'ottocento (interessante la ricostruzione dell'ufficio di Paolo Savi, che fu Direttore del Museo Pisano dal 1823 al 1871, con tutti gli oggetti che necessitavano per lo studio e la preparazioni di reperti) con esemplari di animali anche estinti. Al termine della sezione ciò che s'intendeva con le "Collezioni di Curiosità" ... nella Camera delle Meraviglie (di particolare impatto visivo è, tra l'altro, un teschio su cui è "nato" uno strepitoso corallo rosso ... consiglio, però, un'attenta lettura delle note esplicative ... è meglio). Poi ... il percorso espositivo continua con la Sala della Biodiversità, di recente allestimento, e la Galleria dei Mammiferi (circa 300 esemplari provenienti per lo più dalla collezione "Giorgio Barbero", donata dalla famiglia al Museo nel 2017). In fondo al percorso si apre finalmente la Galleria dei Cetacei, credo la più importante esistente in Italia, con reperti "vecchi" di milioni di anni ma anche di scheletri di animali esistenti, tra cui il più grande in assoluto ... la Balenottera Azzurra che, a sorpresa per i più piccini, ha nella pancia Pinocchio ... quello del racconto di Collodi (da segnalare che il Museo non dimentica i bambini ... all'inizio del percorso c'è un'area a loro dedicata con una grande Arca di Noè piena di animali come la tradizione religiosa ci tramanda). Tornando indietro si raggiunge la Sala dei Dinosauri, con la ricostruzione a grandezza naturale di un sito in Patagonia; la Galleria dedicata alla evoluzione dei Monti Pisani, con la Grotta del Leone, ad Agnano; la sezione delle Esposizioni temporanee (ho visitato sia una Esposizione dedicata ai Grandi Felini che quella dedicata al Bestiario Dantesco, entrambe di notevole interesse) infine, per terminare, l'Acquario di acqua dolce più grande d'Italia, con cento specie di pesci provenienti da tutti i continenti a rappresentare la biodiversità del Pianeta acqueo. Prima di uscire dal complesso museale è d'obbligo una visita anche alla Galleria dei Minerali dove, tra le tante interessanti collezioni in mostra, vi è la sezione dedicata alle meteoriti con la più grande mai rinvenuta in Italia ... l’ottaedride di Bagnone, Massa Carrara, di ben 48 kilogrammi. In precedenza la visita al Museo di Storia Naturale fu dovuta alla apertura delle Sale dedicate ai Presepi, che avviene in occasione delle festività legate al Natale. In Mostra tre Presepi animati e monumentali, costruiti da due appassioni calcesani, entrambi di nome Meucci ma non imparentati, che hanno realizzato in 14 anni, dal 1948 al 1962, interamente a mano un'opera d'arte che ha girato il Mondo prima che si fermasse per sempre a Calci, grazie alla donazione degli eredi, nelle Sale del Museo di Storia Naturale.
Davide PizziDavide Pizzi
Fu per decisione dell'arcivescovo di Pisa Francesco Moricotti che il 30 maggio del 1366 venne fondata la Certosa, nella Val Graziosa di Calci. Il convento assunse in seguito un'importanza anche politica, in particolare dopo l'annessione dell'antico monastero benedettino dell'isola di Gorgona, avvenuta nel 1425. Nella seconda metà del XV secolo, artisti fiorentini si stabilirono a Pisa per assolvere a lavori dell'Opera del Duomo. Tra il Seicento e Settecento, vengono compiuti i lavori più importanti. Si accede al complesso attraverso un vestibolo seicentesco, coronato dalla statua di San Bruno, il fondatore dell'Ordine dei Certosini; a destra si apre la cappella di Sebastiano, in origine riservata alle donne, e a sinistra la foresteria delle donne, attuale biglietteria. L'ampia corte d'onore longitudinale introduce al santuario. Di fronte all'ingresso è il prospetto barocco della chiesa, impostata su un podio con scalinata a doppia rampa, opera dell'architetto Nicola Stassi: da notare, sulla sommità, la statua della Vergine in gloria. L'interno, risalente al XVII secolo, è costituito da un'unica aula lungo le cui pareti sono addossati gli stalli lignei destinati ai monaci; una parete intarsiata a marmi policromi separa la zona destinata ai conversi. Sullo scorcio del Seicento inizia la decorazione pittorica parietale con le Storie del Vecchio Testamento, dei bolognesi Antonio e Giuseppe Rolli; gli affreschi della cupola sono del lucchese Stefano Cassiani, autore anche delle pitture ai lati, dietro l'altare e tra le finestre. L'altare maggiore fu realizzato su disegno di Giovan Francesco Bergamini e terminato nel 1686 dal figlio Alessandro; vi si trova una tela di Baldassarre Franceschini detto il Volterrano, con San Bruno che offre la Certosa di Pisa alla Madonna, del 1681. Dalla chiesa si accede alla sagrestia circondata da grandi armadi a muro, alla cappella delle Reliquie e alle varie cappelle, in cui ogni monaco celebrava la messa privata quotidiana; nella cappella di San Ranieri si conserva il dipinto settecentesco del pisano Giovan Battista Tempesti, con San Ranieri, patrono di Pisa; nella cappella di San Bruno troviamo una tela raffigurante il santo, di Jacopo Vignali; la cappella della Vergine del Rosario fu invece affrescata da Giuseppe Maria Terreni alla fine del Settecento. Tra gli ambienti più interessanti del monastero, la Foresteria Granducale, così detta perché riservata ai sovrani di Toscana, con pregevoli stucchi del Somazzi e affreschi a figure allegoriche di Pietro Giarrè. Il refettorio attuale è il risultato della trasformazione del primitivo ambiente trecentesco: tra le testimonianze più antiche, l'affresco con l'Ultima Cena, di Bernardino Poccetti (1597), mentre il resto delle decorazioni parietali, compiute nel 1773, si deve a Pietro Giarrè. Sul seicentesco chiostro grande, con al centro la monumentale fontana ottagona, si aprono le celle dei monaci, ciascuna concepita come unità abitativa composta da più stanze. Tra i numerosi ambienti del monastero ricordiamo l'appartamento del Priore, la ricca Biblioteca, l'Archivio storico e la farmacia. Nella foresteria è stata allestita la Quadreria del convento, che ospita numerosi e pregevoli dipinti, tra cui la collezione della famiglia Borghini di Calci. L'ala ovest ospita il Museo di storia naturale dell'Università di Pisa.
See more posts
See more posts
hotel
Find your stay

Pet-friendly Hotels in Calci

Find a cozy hotel nearby and make it a full experience.

È un Museo completo ... che spazia dalla Paleontologia, alla Zoologia, alla Mineralogia in un contesto suggestivo come solo può esserlo un luogo nato per esigenze spirituali in Val Graziosa, a Calci, alle pendici dei Monti Pisani ... la Certosa di Pisa. Infatti nel 1981 le collezioni furono spostate in questa sede perché ormai, così complesse, necessitavano di ampi spazi per renderle fruibili al pubblico. Il Museo nacque nel 1500 in un periodo in cui in tutta Europa nascevano le "Collezioni di Curiosità", nel contesto universitario pisano del Giardino dei Semplici ... a Pisa. Erano collezioni di "Curiosità" provenienti del mondo della natura e non e venivano organizzate "secondo lo stile e il gusto dell'epoca", orientate a stupire con oggetti strani ed esotici poi, nel '700, la scienza moderna portò ad un approccio più scientifico e tutto cambio ... fino ad ottenere il risultato che oggi possiamo osservare. La visita inizia da quelle che sono le esposizioni più antiche, che vanno fino all'ottocento (interessante la ricostruzione dell'ufficio di Paolo Savi, che fu Direttore del Museo Pisano dal 1823 al 1871, con tutti gli oggetti che necessitavano per lo studio e la preparazioni di reperti) con esemplari di animali anche estinti. Al termine della sezione ciò che s'intendeva con le "Collezioni di Curiosità" ... nella Camera delle Meraviglie (di particolare impatto visivo è, tra l'altro, un teschio su cui è "nato" uno strepitoso corallo rosso ... consiglio, però, un'attenta lettura delle note esplicative ... è meglio). Poi ... il percorso espositivo continua con la Sala della Biodiversità, di recente allestimento, e la Galleria dei Mammiferi (circa 300 esemplari provenienti per lo più dalla collezione "Giorgio Barbero", donata dalla famiglia al Museo nel 2017). In fondo al percorso si apre finalmente la Galleria dei Cetacei, credo la più importante esistente in Italia, con reperti "vecchi" di milioni di anni ma anche di scheletri di animali esistenti, tra cui il più grande in assoluto ... la Balenottera Azzurra che, a sorpresa per i più piccini, ha nella pancia Pinocchio ... quello del racconto di Collodi (da segnalare che il Museo non dimentica i bambini ... all'inizio del percorso c'è un'area a loro dedicata con una grande Arca di Noè piena di animali come la tradizione religiosa ci tramanda). Tornando indietro si raggiunge la Sala dei Dinosauri, con la ricostruzione a grandezza naturale di un sito in Patagonia; la Galleria dedicata all'evoluzione dei Monti Pisani, con la Grotta del Leone, ad Agnano; la sezione delle Esposizioni temporanee (personalmente ho visitato sia una Esposizione dedicata ai Grandi Felini che quella dedicata al Bestiario Dantesco, entrambe di notevole interesse) per terminare, infine, nella zona dove è collocato l'Acquario d'acqua dolce più grande d'Italia, con cento specie di pesci provenienti da tutti i continenti a rappresentare la biodiversità del Pianeta acqueo. Prima di uscire dal complesso museale è d'obbligo una visita anche alla Galleria dei Minerali dove, tra le tante interessanti collezioni in mostra, vi è la sezione dedicata alle meteoriti con la più grande mai rinvenuta in Italia ... l'ottaedride di Bagnone, Massa Carrara, di ben 48 kilogrammi. In questa circostanza la visita al Museo di Storia Naturale è dovuta all'apertura delle Sale dedicate ai Presepi, che avviene in occasione delle festività legate al Natale. In Mostra tre Presepi monumentali ed animati, costruiti da due appassioni calcesani, entrambi di nome Meucci ma non imparentati, che in 14 anni hanno realizzato interamente a mano, dal 1948 al 1962, un'opera d'arte che ha girato il Mondo prima che si fermasse per sempre a Calci , grazie alla donazione degli eredi, nelle Sale del Museo di Storia Naturale. il Museo è suddiviso in due grandi percorsi che permette, quindi, di ottimizzare la visita in base al tempo disponibile. Al momento posterò le foto dei Presepi ma, non appena dai miei archivi "sbucheranno" le foto delle precedenti visite, completerò la recensione.
Michele De Gruttola

Michele De Gruttola

hotel
Find your stay

Affordable Hotels in Calci

Find a cozy hotel nearby and make it a full experience.

Get the Appoverlay
Get the AppOne tap to find yournext favorite spots!
Ho visitato il plesso museale in occasione della "Notte Europea dei Musei" del 18 maggio con ingresso serale gratuito tra le 19:00 e le 24:00, a cui l'Università di Pisa ha partecipato, tra l'altro, con il Museo di Storia Naturale che è sito a Calci. Ottima occasione per portare i bimbi al Museo. È una collezione completa ... che spazia dalla Paleontologia, alla Zoologia, alla Mineralogia in un contesto suggestivo come solo può esserlo un luogo nato per motivi spirituali in Val Graziosa, alle pendici dei Monti Pisani ... la Certosa di Pisa. Infatti nel 1981 le collezioni furono spostate in questa sede perché ormai, così complesse, necessitavano di ampi spazi per renderle fruibili al pubblico. Il Museo nacque nel 1500 in un periodo in cui in tutta Europa nascevano le "Collezioni di Curiosità", nel contesto universitario pisano del Giardino dei Semplici ... a Pisa. Erano collezioni di "Curiosità" provenienti del mondo della natura e non che venivano "organizzate" secondo lo stile e il gusto dell'epoca, orientate a stupire con oggetti strani ed esotici. Poi, nel '700, la scienza moderna portò ad un approccio più scientifico e tutto cambio ... fino ad ottenere il risultato che oggi possiamo osservare. La visita inizia da quelle che sono le esposizioni più antiche, che vanno fino all'ottocento (interessante la ricostruzione dell'ufficio di Paolo Savi, che fu Direttore del Museo Pisano dal 1823 al 1871, con tutti gli oggetti che necessitavano per lo studio e la preparazioni di reperti) con esemplari di animali anche estinti. Al termine della sezione ciò che s'intendeva con le "Collezioni di Curiosità" ... nella Camera delle Meraviglie (di particolare impatto visivo è, tra l'altro, un teschio su cui è "nato" uno strepitoso corallo rosso ... consiglio, però, un'attenta lettura delle note esplicative ... è meglio). Poi ... il percorso espositivo continua con la Sala della Biodiversità, di recente allestimento, e la Galleria dei Mammiferi (circa 300 esemplari provenienti per lo più dalla collezione "Giorgio Barbero", donata dalla famiglia al Museo nel 2017). In fondo al percorso si apre finalmente la Galleria dei Cetacei, credo la più importante esistente in Italia, con reperti "vecchi" di milioni di anni ma anche di scheletri di animali esistenti, tra cui il più grande in assoluto ... la Balenottera Azzurra che, a sorpresa per i più piccini, ha nella pancia Pinocchio ... quello del racconto di Collodi (da segnalare che il Museo non dimentica i bambini ... all'inizio del percorso c'è un'area a loro dedicata con una grande Arca di Noè piena di animali come la tradizione religiosa ci tramanda). Tornando indietro si raggiunge la Sala dei Dinosauri, con la ricostruzione a grandezza naturale di un sito in Patagonia; la Galleria dedicata alla evoluzione dei Monti Pisani, con la Grotta del Leone, ad Agnano; la sezione delle Esposizioni temporanee (ho visitato sia una Esposizione dedicata ai Grandi Felini che quella dedicata al Bestiario Dantesco, entrambe di notevole interesse) infine, per terminare, l'Acquario di acqua dolce più grande d'Italia, con cento specie di pesci provenienti da tutti i continenti a rappresentare la biodiversità del Pianeta acqueo. Prima di uscire dal complesso museale è d'obbligo una visita anche alla Galleria dei Minerali dove, tra le tante interessanti collezioni in mostra, vi è la sezione dedicata alle meteoriti con la più grande mai rinvenuta in Italia ... l’ottaedride di Bagnone, Massa Carrara, di ben 48 kilogrammi. In precedenza la visita al Museo di Storia Naturale fu dovuta alla apertura delle Sale dedicate ai Presepi, che avviene in occasione delle festività legate al Natale. In Mostra tre Presepi animati e monumentali, costruiti da due appassioni calcesani, entrambi di nome Meucci ma non imparentati, che hanno realizzato in 14 anni, dal 1948 al 1962, interamente a mano un'opera d'arte che ha girato il Mondo prima che si fermasse per sempre a Calci, grazie alla donazione degli eredi, nelle Sale del Museo di Storia Naturale.
Michele De Gruttola

Michele De Gruttola

hotel
Find your stay

The Coolest Hotels You Haven't Heard Of (Yet)

Find a cozy hotel nearby and make it a full experience.

hotel
Find your stay

Trending Stays Worth the Hype in Calci

Find a cozy hotel nearby and make it a full experience.

Fu per decisione dell'arcivescovo di Pisa Francesco Moricotti che il 30 maggio del 1366 venne fondata la Certosa, nella Val Graziosa di Calci. Il convento assunse in seguito un'importanza anche politica, in particolare dopo l'annessione dell'antico monastero benedettino dell'isola di Gorgona, avvenuta nel 1425. Nella seconda metà del XV secolo, artisti fiorentini si stabilirono a Pisa per assolvere a lavori dell'Opera del Duomo. Tra il Seicento e Settecento, vengono compiuti i lavori più importanti. Si accede al complesso attraverso un vestibolo seicentesco, coronato dalla statua di San Bruno, il fondatore dell'Ordine dei Certosini; a destra si apre la cappella di Sebastiano, in origine riservata alle donne, e a sinistra la foresteria delle donne, attuale biglietteria. L'ampia corte d'onore longitudinale introduce al santuario. Di fronte all'ingresso è il prospetto barocco della chiesa, impostata su un podio con scalinata a doppia rampa, opera dell'architetto Nicola Stassi: da notare, sulla sommità, la statua della Vergine in gloria. L'interno, risalente al XVII secolo, è costituito da un'unica aula lungo le cui pareti sono addossati gli stalli lignei destinati ai monaci; una parete intarsiata a marmi policromi separa la zona destinata ai conversi. Sullo scorcio del Seicento inizia la decorazione pittorica parietale con le Storie del Vecchio Testamento, dei bolognesi Antonio e Giuseppe Rolli; gli affreschi della cupola sono del lucchese Stefano Cassiani, autore anche delle pitture ai lati, dietro l'altare e tra le finestre. L'altare maggiore fu realizzato su disegno di Giovan Francesco Bergamini e terminato nel 1686 dal figlio Alessandro; vi si trova una tela di Baldassarre Franceschini detto il Volterrano, con San Bruno che offre la Certosa di Pisa alla Madonna, del 1681. Dalla chiesa si accede alla sagrestia circondata da grandi armadi a muro, alla cappella delle Reliquie e alle varie cappelle, in cui ogni monaco celebrava la messa privata quotidiana; nella cappella di San Ranieri si conserva il dipinto settecentesco del pisano Giovan Battista Tempesti, con San Ranieri, patrono di Pisa; nella cappella di San Bruno troviamo una tela raffigurante il santo, di Jacopo Vignali; la cappella della Vergine del Rosario fu invece affrescata da Giuseppe Maria Terreni alla fine del Settecento. Tra gli ambienti più interessanti del monastero, la Foresteria Granducale, così detta perché riservata ai sovrani di Toscana, con pregevoli stucchi del Somazzi e affreschi a figure allegoriche di Pietro Giarrè. Il refettorio attuale è il risultato della trasformazione del primitivo ambiente trecentesco: tra le testimonianze più antiche, l'affresco con l'Ultima Cena, di Bernardino Poccetti (1597), mentre il resto delle decorazioni parietali, compiute nel 1773, si deve a Pietro Giarrè. Sul seicentesco chiostro grande, con al centro la monumentale fontana ottagona, si aprono le celle dei monaci, ciascuna concepita come unità abitativa composta da più stanze. Tra i numerosi ambienti del monastero ricordiamo l'appartamento del Priore, la ricca Biblioteca, l'Archivio storico e la farmacia. Nella foresteria è stata allestita la Quadreria del convento, che ospita numerosi e pregevoli dipinti, tra cui la collezione della famiglia Borghini di Calci. L'ala ovest ospita il Museo di storia naturale dell'Università di Pisa.
Davide Pizzi

Davide Pizzi

See more posts
See more posts